È di Hexagro – azienda hi-tech italiana fondata nel 2017 e specializzata nella vertical farming – il progetto innovativo che rivoluziona i modelli di agricoltura e punta a coinvolgere tutti coloro che vorrebbero curare un orto pur non disponendo di spazi adeguati e delle conoscenze necessarie per ottenere un buon raccolto.
Si chiama Poty ed è un orto verticale modulabile costruito con materiali riciclati e riciclabili che può essere installato praticamente ovunque: in balconi, terrazzi e addirittura in una sala ampia e luminosa di un appartamento. Ideale per chi abita nelle città o teme di non avere il pollice verde, Poty consente di assemblare i suoi moduli con un sistema simile ai mattoncini Lego e può contenere fino a 40 piante – nel formato più grande – tra piccoli frutti, tuberi, piante aromatiche e verdure a foglia. Include inoltre un substrato di cocco utile per sostenere la crescita delle piante ed ottenere un drenaggio ancora più efficiente.
«Poty è una risposta a questa crisi, alla quarantena e allo smart-working, situazioni che hanno minato il benessere dell’uomo rendendolo quasi prigioniero della propria città e perdendo il contatto con la natura» spiega Alessandro Grampa – co founder di Hexagro – e continua «Vogliamo riportare l’attenzione sul consumatore, sulle sue esigenze e sul bisogno di ritrovare una dimensione di vicinanza alla natura e ai suoi effetti benefici. Il tutto attraverso l’urban farming, pratica ancora poco frequente in città».
Tuttavia, il progetto di Hexagro non propone solo un giradino verticale dotato di un sistema di irrigazione autonoma ma la vera particolarità risiede nella piattaforma – un chatbot accessibile via mobile e desktop – messa a disposizione degli utenti per assisterli durante le varie fasi della coltivazione e offrire consigli utili per ottenere risultati migliori: e se i frutti non arrivano in tempo o la pianta evidenzia segni inusuali sulle foglie, basterà scattare una fotografia, inviarla all’assistente digitale e attendere che un agronomo esperto fornisca il suo suggerimento.
«Con Poty vogliamo far conoscere l’urban farming e riportare l’agricoltura nei luoghi dove vivono quotidianamente le persone, i centri urbani, permettendo loro di poter coltivare quanto necessario senza utilizzare pesticidi chimici e soprattutto contenendo lo spreco alimentare» afferma Alessandro Grampa parlando del progetto e conclude «Ma soprattutto far riscoprire il benessere che il giardinaggio e più in generale il prendersi cura delle piante apporta alle persone che non hanno modo di vivere a stretto contatto con la natura».
Nato con l’intento di dar vita a un’economia circolare che possa combattere gli sprechi, Hexagro vanta importanti riconoscimenti ottenuti dalla Ellen MacArthur Foundation e dalla Solar Impulsa Foundation e sebbene il team sia già impegnato nell’organizzazione di eventi e workshop mirati a riunire utenti con le stesse passioni, in futuro, è previsto il rilascio di una piattaforma social che possa dare la possibilità agli urban farmers di abbattere le distanze ed entrare in connessione. Al momento l’orto verticale Poty è disponibile nel kit da 5 o 10 moduli e già dal prossimo settembre si prevede un ampliamento del catalogo con oltre 100 piante.
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