Articolo apparso sul numero di luglio di Forbes 2020. Abbonati
Hollywood lo hanno capito per primi scegliendo Dubai come location per le riprese di film ambientati nel futuro, come il sequel di Independence Day e Star Trek Beyond, girati proprio nella capitale emiratina, che si è guadagnata il titolo di città del futuro. Anche per la mobilità. Che rispetto a Ritorno al futuro, dove Marty McFly sfrecciava su skateboard volante, è assai più sostenibile e green. Basta dare un’occhiata alla flotta di mezzi della polizia locale degna di un supereroe, come l’Hoversurf, modello Scorpion 3, per capire le grandi innovazioni in ballo. Queste moto, elettriche, volano a cinque metri da terra e sono in grado di raggiungere i 96 km/h. Gli agenti le utilizzano in contesti operativi particolari e in aree di difficile accesso.
Già ad aprile 2019 lo sceicco Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum aveva emanato una nuova risoluzione per regolamentare i test sui veicoli a guida autonoma nella città. È la prima iniziativa di questo genere nella regione e parte di un quadro legislativo messo a punto per garantire la massima efficienza, affidabilità e sicurezza per la smart mobility, la mobilità intelligente. Negli Emirati Arabi, è infatti al lavoro già da qualche anno un organismo ad hoc, il Dubai electronic security center, con l’obiettivo di lanciare uno standard di sicurezza informatica per i veicoli autonomi. La Dubai autonomous transportation strategy ha l’obiettivo di trasformare il 25% del trasporto complessivo in veicoli autonomi entro il 2030, con una previsione di quasi 6 miliardi di dollari di entrate annue per il Paese. Non solo, la strategia governativa mira a ridurre i costi di trasporto del 44%, con un risparmio fino a più di 245 milioni di dollari all’anno, oltre a ridurre l’inquinamento ambientale del 12%.
I primi prototipi di autobus, auto a guida autonoma e taxi aerei li vedremo circolare già in occasione di Expo Dubai, rimandata al 2021 per l’emergenza Covid-19. Tra le novità portate all’esposizione universale, con riferimento ai temi della sostenibilità e dell’energia, c’è infatti anche una particolare attenzione al tema dei trasporti e dei collegamenti. La mobilità smart veicolerà infatti ingenti investimenti divenendo protagonista di una serie di interventi a supporto della nuova area espositiva, oltre a essere fulcro tematico di uno dei tre padiglioni dell’Expo. A marzo 2020 sono iniziati i test su strada dei nuovi veicoli a guida autonoma che favoriranno gli spostamenti all’interno dell’area dell’esposizione. La Rta, Dubai roads and transport authority, ha cominciato la sperimentazione su un percorso dedicato, che va dall’ingresso principale del sito dell’esposizione universale agli uffici del personale, garantendo la massima sicurezza per i viaggiatori.
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I lavori più importanti hanno coinvolto le infrastrutture aeroportuali e le linee metropolitane in parallelo al progetto, avviato già da tempo, per la Etihad federal rail, la nuova rete ferroviaria degli Uae. Il nuovo aeroporto internazionale Al Maktoum sarà dotato di cinque piste di atterraggio ed è destinato a diventare il più trafficato al mondo con oltre 180 milioni di passeggeri annui. Si aggiungono gli interventi nella Sheikh zayed road per aumentarne la portata: il progetto del più importante asse viario del Paese, l’autostrada che collega Dubai e Abu Dhabi, con una sezione sopraelevata che raddoppierà le sette corsie esistenti per circa 35 km. Il valore complessivo degli interventi infrastrutturali viaggia attorno ai 14 miliardi di dollari.
Non solo. L’innovazione e la sostenibilità nell’industria aerospaziale sono il motore della sponsorizzazione del padiglione Italia da parte di Leonardo che nei sei mesi dell’esposizione universale di Dubai permetterà ai visitatori di aumentare la conoscenza di questi temi e favorirà lo scambio di esperienze in grado di rafforzare la competitività del Paese nella regione e a livello globale. Il convertiplano Aw609, l’unico velivolo civile capace di volare come un aereo e decollare e atterrare come un elicottero, sarà una delle novità che il colosso guidato da Alessandro Profumo porterà al prossimo Expo. Per l’occasione, Leonardo costruirà un eliporto dal concetto innovativo, che funzionerà da hub per gli elicotteri Vip del partner Falcon Aviation Services che si muoveranno da e per il sito Expo. Con un design che integra in un terminal vero e proprio un’esclusiva lounge e uno showroom, questa struttura aiuterà a sviluppare una rete di collegamenti point to point per trasferimenti all’interno di aree urbane e tra le città. Il terminal presenta un design altamente eco-compatibile e modulare, tale da rispondere agli stringenti requisiti dell’organizzazione Expo, e prevede l’impiego di materiali riciclabili e la possibilità, se necessario, di essere trasportato presso altre località.
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