TikTok
Business

TikTok balla da solo: le strategie del social per smarcarsi da Pechino

(Shutterstock)

Mentre l’America di Donald Trump sembra sempre più ostile alla Cina di Xi Jinping, la società privata cinese ByteDance, casa madre di TikTok, corre ai ripari.

Dopo il sabotaggio del comizio del Presidente Trump, a Tulsa, in Oklahoma, vittima di uno scherzo degli utenti di Tik Tok, negli ultimi giorni la piattaforma più amata dagli adolescenti è stata messa sotto osservazione dagli Stati Uniti. Le ira dei politici repubblicani e le perplessità dei più attenti osservatori finanziari hanno fatto il resto. Perfino la prudente testata inglese Financial Times ha rivelato che la società cinese, che fa capo al fondatore Zhang Yiming, potrebbe essere stata inserita nella lista nera del dipartimento del commercio, la stessa in cui è stata inclusa la multinazionale di telefonia Huawei del miliardario di Shenzhen, Ren Zhengfei. A seguire, Tik Tok è stata presa di mira dagli hacker informatici di Anonymous, emblema della protesta in nome della libertà di espressione: “La Cina lo usa per spiare le persone, cancellatelo subito”, avevano allertato gli utenti. Ed è delle ultime ore la notizia che anche l’Australia si è allineata alla diffidenza americana. Tanto che il governo del liberale Scott Morrison ha lanciato un’indagine sulla piattaforma web richiedendo un eventuale ban del software, in linea con quanto è già stato fatto in India (dove sono state rimosse anche altre 58 app sviluppate da compagnie cinesi).

Davanti a questo accerchiamento la ByteDance non è stata a guardare e ha preso le distanze dalla repubblica cinese. Ha iniziato a giugno, scegliendo, non a caso, il nuovo Ceo di TikTok (e Coo della sua società madre ByteDance) tra le fila dei manager americani più quotati. La scelta infatti è caduta su Kevin A. Mayer, 58 anni, ex presidente della divisione Direct-to-Consumer & International di The Walt Disney. Di base a Los Angeles.

Il passo successivo di ByteDance è stato il 9 luglio, quando ha pubblicato il Rapporto sulla Trasparenza di Tik Tok relativo al secondo semestre del 2019. Un report che analizza l’entità e la natura delle richieste che arrivano dalle autorità di tutto il mondo. Mostrando quali e quanti sono stati negli ultimi mesi i video rimossi per violazione delle Linee Guida della Community. Compresi i cinque paesi col maggior numero di rimozioni.

Paese Totale Video Rimossi
India 16,453,360
Stati Uniti 4,576,888
Pakistan 3,728,162
Regno Unito 2,022,728
Russia 1,258,853

 

E ora l’ultimo passo, quello che mira a convincere l’Europa. Oggi, 29 luglio, TikTok Inc, la società con sede a Culver City, Los Angeles, trasferirà alle filiali irlandese e britannica, le competenze sulla gestione e la salvaguardia dei dati personali degli utenti nello spazio economico europeo (UE con l’aggiunta di Islanda, Liechtenstein e Norvegia), in Svizzera e nel Regno Unito. Un passo su cui la società lavora da tempo e per cui ha eseguito oltre mille assunzioni.

Comunicare all’Europa e agli Stati Uniti la distanza presa dalla Cina, sebbene in modo velato, sembra essere una mossa sempre più urgente per Bytedance. Tanto da aver diramato alla stampa, pochi giorni fa, un comunicato che evidenzia chi sono gli investitori di Tik Tok. «Proteggere la privacy dei nostri utenti è una priorità assoluta. Il nostro Chief Information Security Officer Roland Cloutier ha decenni di esperienza nel settore e nell’applicazione della legge negli Stati Uniti. La casa madre di TikTok è una società privata sostenuta da investitori istituzionali di rilevanza globale, tra cui Coatue, GeneralAtlantic, KKR, Sequoia Capital, Susquehanna International e Softbank. Considerati tra i più noti investitori statunitensi, che detengono quattro dei suoi cinque posti all’interno del consiglio di amministrazione. Come abbiamo detto più volte, non abbiamo mai condiviso i dati degli utenti di TikTok con il governo cinese, né lo faremmo in caso di richiesta». Un comunicato coraggioso da parte del brillante milionario cinese Zhang Yiming che sorvola – volontariamente? -sul fatto che la società privata di cui parla è cinese.

Ora non resta che attendere la prossima mossa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .

Tag: