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Borsa Italiana passa nelle mani di Euronext per 4,3 miliardi di euro

i dettagli dell'acquisizione di Borsa Italiana da parte di Euronext
Vittorio Zunino Celotto – Getty Images

Dopo settimane di trattative continue, ora è ufficiale: Borsa Italiana passa sotto il controllo di Euronext e diventa italo-francese. A renderlo noto è la stessa Euronext che, tramite un comunicato ufficiale visibile sul proprio sito, ha annunciato l’“acquisizione  del 100% di London Stock Exchange Group Holdings Italia SpA, holding del gruppo Borsa Italiana per un corrispettivo in contanti di 4,325 miliardi di euro”.

“L’acquisizione del gruppo Borsa Italiana – ha dichiarato Stéphane Boujnah, ceo e presidente del consiglio di amministrazione di Euronext – segna un traguardo significativo nel piano strategico ‘Let’s Grow Together 2022’ di Euronext e una svolta nella storia del nostro gruppo. Grazie a questa operazione, Euronext diversificherà in modo significativo il proprio mix di ricavi e la propria impronta geografica accogliendo l’infrastruttura di mercato dell’Italia, Paese del G7 e terza economia d’Europa”.

E anche se lo sforzo principale per l’acquisizione di Borsa Italiana è stato effettuato Euronext, tuttavia – come viene evidenziato dal comunicato – è stato fondamentale “il forte supporto di Cassa Depositi e Prestiti (tra l’altro molto attiva in queste settimane, sia per il suo sostegno al turismo, sia per la fusione tra Nexi e Sia) e Intesa Sanpaolo come investitori strategici, con impegno a lungo termine a sostegno della crescita del gruppo Borsa Italiana, per attirare le pmi sui mercati dei capitali e per sostenere le ambizioni di crescita di Euronext”.

Proprio Cdp, in una nota ufficiale ha espresso tutta la sua felicità per l’operazione e ha anche sottolineato che, una volta verificatasi l’acquisizione di Borsa Italiana da parte di Euronext, “Cdp Equity (holding di partecipazioni del gruppo Cassa depositi e prestiti), possiederà il 7,3% del capitale azionario di Euronext, al pari della Caisse des Dépôts et Consignations, omologa di CDP”.

Guardando anche all’altro attore italiano protagonista dell’operazione, ossia Intesa Sanpaolo, (che “dopo la diluizione del private placement, deterrà una quota di circa l’1,3%”), non si sono fatte attendere le parole di Carlo Messina, ceo e consigliere delegato dell’istituto di Ca’ de Sass: “Da grande gruppo bancario europeo, crediamo fortemente in un progetto che porta verso una maggiore integrazione e il rafforzamento dell’infrastruttura finanziaria del Continente. A breve, con la Brexit, l’Europa perderà il suo mercato dei capitali più importante. Noi crediamo che sia un’opportunità preziosa per costruire un mercato finanziario profondo al di fuori di Londra o New York”. Inoltre, ha aggiunto Messina, “il nostro è un investimento strategico a favore di un progetto europeo che porta verso la Capital Markets Union e nel contempo sostiene le realtà italiane che vogliono espandersi anche oltre i confini nazionali”,

Euronext e Borsa Italiana: i dettagli dell’acquisizione

Oltre ad evidenziare che l’acquisizione di Borsa Italiana permette “di costruire la principale infrastruttura di mercato paneuropea”, Euronext evidenzia che “questo progetto di trasformazione consente al gruppo appena formato di realizzare l’ambizione di costruire ulteriormente la spina dorsale dell’Unione dei mercati dei capitali in Europa, supportando allo stesso tempo le economie locali”.

In questo modo, infatti, “il gruppo combinato beneficerà di un’impronta geografica attraente e più diversificata” e diventerà:

  • La sede di quotazione numero 1 in Europa con oltre 1.800 società quotate e 4,4 trilioni di euro di capitalizzazione di mercato complessiva delle società quotate;
  • La sede numero 1 per i mercati secondari in Europa, con circa 11,7 miliardi di euro di azioni scambiate su base giornaliera;
  • La sede numero 1 nel finanziamento azionario, con oltre 42 miliardi di euro raccolti nel 2019 da investitori a società finanziarie in tutta Europa

In ultima battuta, Euronext ha anche evidenziato che “il corrispettivo di 4,325 miliardi di euro da versare a LSEG sarà pagato in contanti alla chiusura. Inoltre, il finanziamento è totalmente garantito tramite una linea di prestito ponte sottoscritta da un gruppo di banche (Bank of America Merrill Lynch International Designated Activity Company, Crédit Agricole Corporate and Investment Bank, HSBC France e JP Morgan Securities plc.).

In conclusione, il gruppo diretto da Stéphane Boujnah ha rivelato che “le attività chiave e alcune funzioni centrali del gruppo combinato avranno sede a Milano e Roma e la direzione della funzione finanza di gruppo sarà situata a Milano e che il completamento della Proposta di Combinazione è previsto nella prima metà del 2021″. 

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