Trasuda passione per la pallacanestro Simone Barazzotto quando parla della Italian Brands Basketball League, vero e proprio campionato di basket giocato nei campetti pubblici con squadre formate da imprenditori italiani che abitano e lavorano a New York. Il professionista delle pubbliche relazioni e consulente creativo, già ideatore della Nazionale basket artisti (che quest’anno compie 20 anni), sogna, con questa nuova iniziativa, di schiudere le porte degli Stati Uniti al made in Italy. Utilizzando come chiave d’ingresso la palla a spicchi che, oltre a essere amata in Italia, è uno degli sport più popolari tra gli abitanti del continente a stelle e strisce.
“Questo progetto è l’ennesima tappa dell’infinita storia d’amore tra l’Italia e New York”, ha detto il console italiano a New York, Francesco Genuardi, salutando la prima esibizione della Ibbl il 5 febbraio al Barclays Center, lo stadio di casa dei Brooklyn Nets. “Una bellissima partenza”, commenta a Forbes Italia Barazzotto, che però non ha avuto il seguito desiderato. La spedizione azzurra nella Grande Mela, infatti, non appena giocato il match e assistito, poche ore dopo, alla sfida dei padroni di casa contro i Golden State Warriors, ha dovuto fare rientro in Italia, perché la pandemia da coronavirus già iniziava a diffondersi fino al lockdown. Tutto rinviato al 2021. “Saremmo dovuti tornare a maggio per un evento di sport e a luglio per un camp ad Harlem in una scuola bilingue gestita dalla comunità italiana”, spiega l’ideatore della Ibbl. “Ma non ci siamo fermati e in questi mesi abbiamo avuto un’idea: puntare sul digitale con il gaming”. Almeno in attesa che ci si possa sfidare di nuovo sui playground, gli iconici campetti di quartiere dove dovrebbero tenersi le partite della neonata lega amatoriale per professionisti del business.
Come la Nba per le Finals, dunque, anche la Ibbl è entrata in una bolla, quella della realtà virtuale degli e-sport. È in partenza, grazie al supporto tecnico di Top Players e organizzativo di OneLabMilano, un torneo su Nba2k20. Le aziende che avrebbero dovuto sfidarsi dal vivo potranno personalizzare comunque le loro magliette, giocare e seguire live o in differita su Twitch e Facebook i match, fino alle fasi finali. Partite che saranno ritrasmesse anche sui canali aziendali dei vari brand. “Il primo test match ha fatto registrare, a fine agosto, più di seimila contatti”, osserva Barazzotto. A patrocinare l’evento è l’Agenzia Ice di New York, che promuove i brand italiani all’estero e nella cui sede si svolgeranno le finali. Sponsor principale dell’iniziativa è il gruppo dei salumi da 750 milioni di fatturato Fratelli Beretta, affiancato, tra gli altri, da brand come Givova e la fondazione specializzata in corsi di meditazione Heartfulness, che annovera tra i testimonial coach Phil Jackson, già allenatore di Michael Jordan e Kobe Bryant. Fanno parte del comitato di Ibbl, invece, Paolo Beretta (Fratelli Beretta), Ottavio Missoni jr. (Missoni), Alex Carini (Carini Group), Giacomo Buffa (Terre Alte), Alessandro Schiatti (I Love Italian Food) nonché gli ex giocatori Antonello Riva (Cantù) e Chris McNealy (New York Knicks).
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