30 Under 30 Forbes finanza
Under 30

Chi sono i ventenni che stanno rivoluzionando Wall Street

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La copertina della lista 30 Under 30 di Forbes per il settore finanza (Forbes.com)

Articolo di Antoine Gara apparso su Forbes.com.

Quando il coronavirus si diffondeva come un incendio fuori controllo attraverso l’Asia e l’Europa all’inizio di febbraio, Bharath Alamanda, 28 anni, analista di Pershing Square Capital Management, lavorava da remoto nel suo appartamento di Manhattan. Costruiva un modello finanziario per studiare come il fondo da 11 miliardi di dollari potesse proteggersi da un crollo del mercato.

Assieme al fondatore di Pershing Square, Bill Ackman, Alamanda valutava coperture convenzionali come le scommesse contro l’indice S&P 500. Più approfondivano, però, più erano intrigati da un’operazione non convenzionale, che avrebbe potuto trarre enormi benefici dalla noncuranza di Wall Street nei confronti del virus. Alamanada iniziò a indagare su un contratto swap chiamato Cdx Investment Grade Index, che offriva un’assicurazione sul rischio di insolvenza di 125 società nordamericane. Creò un modello delle condizioni finanziarie di ciascuna società dell’indice in vari scenari apocalittici. Scoprì che era pieno di società dei settori viaggi, vendita al dettaglio ed energia, vulnerabili a un lockdown.

Poiché le condizioni del contratto erano basate un rischio bassissimo, Pershing Square aveva individuato una copertura efficace. Se il rischio di credito percepito fosse aumentato anche di poco, la società avrebbe moltiplicato il proprio investimento. Il 21 febbraio, quando l’Italia entrava in lockdown, Pershing Square iniziò a mettere in piedi l’affare. Mentre Ackman, Alamanda e il resto della squadra si lanciavano nell’operazione, un po’ di miliardi alla volta – prima 5, poi 10, 20 e oltre -, si domandavano se non fossero troppo preoccupati per il virus.

“Era sicuramente sconcertante”, racconta Alamanda a Forbes. “Sembrava che stessimo prendendo il Covid più seriamente rispetto alle altre società di investimento. Una volta che abbiamo iniziato a imbastire l’affare, la nostra convinzione è aumentata”.

Alla fine, la pandemia ha provocato uno dei crolli più veloci nella storia del mercato americano. Pershing Square aveva speso 27 milioni di dollari per comprare 70 miliardi di protezione del credito e ha visto centuplicato il proprio investimento. Prima della metà di marzo, la copertura aveva reso 2,6 miliardi di dollari. Pershing Square cominciò allora a chiudere l’operazione per reinvestire sul mercato. Alamanda, che è nato a Madras, in India, ed è cresciuto a Tampa Bay, in Florida, prima ancora di immatricolarsi all’università di Princeton aveva aiutato a imbastire uno dei più grandi affari di Wall Street.

Alamanda è uno dei giovani entrati nell’edizione 2021 della lista 30 Under 30 di Forbes per il settore finanza, la nostra selezione delle migliori giovani menti del settore. Oggi si trovano nelle grandi società di acquisizioni, nei più importanti fondi speculativi e nelle principali banche di investimento. Sempre più spesso, i nomi che rientrano nella lista provengono anche da aziende innovative di tecnologia finanziaria, che allargano l’accesso al credito, oppure che commerciano in criptovalute e costruiscono attività sfruttando le blockchain. 

Nei fondi speculativi, la lista dei 30 Under 30 mette in evidenza Janice Zhang, 28 anni, analista di Third Point di Dan Loeb. Zhang supervisiona un portafoglio da 3 miliardi di dollari di investimenti in servizi finanziari, incluse posizioni di spicco come Square, S&P Global, Black Knight Financial Services, Borsa di Londra e Visa. E poi Alex Kimball, 29 anni, partner di Tiger Global, fondo da 41 miliardi di dollari di Chase Coleman. Kimball gestisce investimenti azionari long/short, in particolare in tecnologia, internet, pagamenti e aziende aerospaziali.

Dopo avere studiato il mandarino per un decennio, Jared Middleman, 29 anni, partner di Dragoneer Investment Group, aiuta a guidare la strategia di investimento della società in Cina, inclusi i suoi grandi investimenti in Tencent Music e Bytedance. In patria, Middleman ha investito in DoorDash e Spotify e ha contribuito a creare una società di acquisizioni a scopi speciali da 600 milioni, Dragoneer Growth Opportunities Corp.

Gli uomini d’affari sulla nostra lista vengono dalle più grandi società di Wall Street e stanno lavorando ad alcune delle acquisizioni più redditizie del settore.

A Blackstone Group, Gabrielle Starfield, 29 anni, è una stella in ascesa nell’enorme business di private equity immobiliare della società. Dopo avere lavorato ad alcuni dei più importanti accordi recenti dell’azienda, come la ricapitalizzazione da 14,6 miliardi di dollari di Biorealty, società che opera nel ramo delle scienze della vita, Starfield ha ricevuto l’incarico di supervisionare le acquisizioni retail della società, mentre impiega capitali nel settore sulla scia del Covid-19. James Kim, 29 anni, principal a Bc Partners, ha avuto un ruolo nell’offerta pubblica iniziale di Chewy da parte della società, nel luglio 2019. È membro del consiglio di amministrazione della società da 28 miliardi di dollari, che si è trasformata in una delle operazioni di private equity più redditizie di sempre.

Alcuni dei nomi sulla lista stanno aiutando grandi società a riposizionare le loro attività, o stanno portando capitale istituzionale in nuove comunità.

Stephan Lambert, 29 anni, vicepresidente della strategia aziendale di Goldman Sachs, ha lavorato all’acquisizione di United Capital e dell’applicazione fintech Clarity Money da parte di Goldman. Lambert ha contribuito anche a plasmare la strategia per la carta di credito per la piattaforma Marcus di Goldman, culminata nel 2019 in un accordo per offrire la Apple Card, e le partnership di prestiti aziendali con Walmart e Amazon.

Christopher Grant, 29 anni, è un investitore in opportunity zone che gestisce Blueprint Baltimore. Supervisiona un progetto da 140 milioni di dollari per ri-sviluppare l’Amtrak di Baltimora e la stazione ferroviaria regionale. Nativo di Baltimora, si è laureato alla Graduate school of business dell’università di Stanford e ha in programma di investire nella sua città, nei prossimi anni, una cifra tra i 400 milioni e i 3 miliardi di dollari di capitale di sviluppo.

I giovani che compaiono fra i 30 Under 30 non si stanno occupando soltanto di fondi speculativi e investimenti nel private equity. Sono anche all’avanguardia nella tecnologia finanziaria e nelle criptovalute.

Alex Bouaziz, nato in Francia e laureato al Mit, ha fondato una società di venture capital nel 2016. Ha compreso che le aziende nel suo portafoglio faticavano a integrare la loro forza lavoro tecnologica a livello globale. Ha così fondato Deel, che automatizza la gestione di una forza lavoro sempre più sparpagliata nel mondo. I suoi oltre 600 clienti operano in 150 paesi. Bouaziz ha raccolto di recente fondi per 50 milioni di dollari da Andreessen Horowitz e altri investitori.

Hamel Kothari, 27 anni, nel 2017 è stato uno dei co-fondatori di Brigit, che si pone l’obiettivo quello di aiutare gli americani con reddito basso e medio a gestire meglio le loro finanze. La app fornisce consigli sulla gestione delle risorse ed evita che gli utenti incappino in commissioni di scoperto quando trasferiscono denaro sui loro conti. Kothari gestisce tutta la tecnologia e il rischio di credito di Brigit, mentre l’azienda è cresciuta fino a 250mila utenti paganti e a un fatturato previsto di 30 milioni di dollari per quest’anno.

Helen Chen, 29 anni, ha co-fondato la startup fintech Nomad, con sede a San Francisco: un mercato immobiliare residenziale simile a Zillow, focalizzato sul Medio Oriente e sull’Europa. Chinedu Eleanya è immigrato negli Stati Uniti dalla Nigeria assieme ai suoi genitori quando aveva 11 anni. Nel 2018 ha co-fondato la sua seconda startup, Mulberry, una piattaforma tech che i rivenditori utilizzano per offrire garanzie estese ai clienti di e-commerce. I clienti più importanti includono Mirror, produttore di dispositivi per il fitness, Breville, che fa macchine per caffè, e Nectar, un’azienda di materassi.

Amiti Uttarwar, 28 anni, è la prima donna che contribuisce a Bitcoin Core, la criptovaluta che viene ora scambiata con una capitalizzazione di mercato di 355 miliardi di dollari. Charlie Noyes, 21 anni, è partner di investimento presso il fondo di criptovaluta Paradigm Capital. Supervisiona al momento posizioni per 100 milioni di dollari per il più grande fondo mondiale delle criptovalute, tra cui investimenti redditizi in Tagomi e Uniswap.

Flori Marquez, 29 anni, ha co-fondato la piattaforma BlockFi per il prestito di criptovalute, che permette a chi le detiene di prestarle a tassi fino all’8,6%. La piattaforma offre anche servizi di scambio di criptovaluta e ha raccolto oltre 100 milioni di dollari da società di venture capital come Galaxy Digital, Susquehanna e Winklevoss Capital. BlockFi, che conta 100mila account attivi ed è avviata a ricavi per 120 milioni di dollari quest’anno, si sta preparando per un’offerta pubblica iniziale.

Jack Mallers, 26 anni, è l’amministratore delegato di Zap, una società di investimenti e pagamenti in bitcoin che effettua transazioni tramite Lightning Network. Ha chiuso di recente un seed round da 3,5 milioni di dollari, guidato da Greenoaks Capital. La società di Mallers sta lavorando con Visa, ora che il gigante dei pagamenti e delle carte di credito introduce i suoi clienti al bitcoin.

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