Un montepremi di 100mila euro e la possibilità di guidare una vera monoposto di Formula E. Sono questi i premi messi in palio da Accelerate, una nuova competizione virtuale con cui il campionato mondiale per monoposto elettriche vuole sfruttare il crescente interesse verso gli e-sport. Una sfida in cui i piloti affronteranno videogiocatori professionisti.
Il format di Accelerate prevede sei prove, a partire dal prossimo 28 gennaio. Gara 2 e gara 3 sono in programma per il 4 e l’11 febbraio, prima di una sosta di quattro settimane. Si riprenderà l’11 marzo con gara 4, quindi gara 5 il 18. L’ultima sfida, in cui i punti varranno doppio, è prevista per il 25 marzo.
Il montepremi è allettante, poiché i simdriver in grado di qualificarsi a tutte e sei le tappe si divideranno il montepremi finale di 100mila euro. Il vincitore assoluto, inoltre, avrà la possibilità di effettuare un test drive su una vera monoposto di Formula E Gen2.
Il format di Accelerate
Prima della gare vere e proprie avranno luogo le qualifiche online, che saranno aperte al pubblico. I tre piloti che riusciranno a strappare i migliori tempi sul Berlin Tempelhof E-Prix circuit (sede del finale della stagione 2019-20), avranno diritto a un posto sulla griglia virtuale e gareggeranno per un vero team di Formula E.
Le sei gare, che dureranno 25 minuti ciascuna, vedranno la partecipazione di ventiquattro tra piloti protagonisti del campionato di Formula E e videogiocatori professionisti. La competizione si svolgerà con il simulatore rFactor2. Sia i circuiti che i team saranno mutuati da quelli della competizione originale. Per aumentare il livello di realismo sono state inoltre previste sia la gestione dell’energia sia l’attack mode, che dà diritto a un surplus di potenza.
Una delle peculiarità di Accelerate è che i punti ottenuti nelle gare virtuali si andranno a sommare a quelli reali del Mondiale di Formula E.
Accelerate fa seguito a Race at home, campionato virtuale istituito dalla federazione lo scorso anno per colmare la lacuna dello stop delle competizioni dovuto alla pandemia.
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