maschera da snorkeling isinnova
Innovation

Combattere il virus con una maschera da snorkeling: Isinnova riceve il Mother Teresa Award

maschera da snorkeling isinnova
Easy Covid-19 (Fonte immagine: www.isinnova.it)

Uno dei tanti simboli della lotta al Coronavirus è senza dubbio la maschera da snorkeling di Decathlon, convertita – attraverso una valvola appositamente brevettata – per renderla compatibile con i respiratori polmonari delle strutture ospedaliere; una storia, quella dell’azienda bresciana Isinnova fondata da Cristian Fracassi e Alvise Mori nel 2015, che ha fatto il giro del mondo e di cui c’eravamo già occupati a suo tempo, intervistando gli ingegneri Marco Ruocco e Lorenzo Abeni.

Quest’anno il suo fondatore, Cristian Fracassi, e Alessandro Romaioli, Technical Officer e ingegnere dei materiali, hanno ricevuto il “Mother Teresa Award for Social Impact”, premio internazionale assegnato ogni anno per onorare individui e organizzazioni che promuovono la pace, l’uguaglianza e la giustizia sociale e mirano a incoraggiare la causa della giustizia e la coesistenza pacifica, mentre fornendo un impulso alla società per assorbire questi valori. Lo abbiamo raggiunto per farci raccontare l’emozione di ricevere un riconoscimento così importante.

Fracassi, intanto cos’è il Mother Teresa Award?
Il premio ‘Mother Teresa Award for social impact’ è un premio internazionale che viene rilasciato dalla fondazione Harmony Foundation a quelle persone che si sono distinte per bontà e dedizione al bene comune, ad aiutare gli altri e a mettersi in gioco a livello internazionale. Prima di noi sono state premiate persone del calibro del Dalai Lama o del premio nobel Malala. Inizialmente io e Alessandro (Romaioli, ndr) abbiamo pensato fosse una mail finta, non ritenevo possibile che fossero arrivati a noi, dopo una seconda mail di sollecito risposta ho capito che non era uno scherzo ma era tutto vero e siamo rimasti sbalorditi oltre che immensamente fieri di quello che abbiamo fatto. Abbiamo rischiato tanto, ma siamo riusciti ad essere utili per molte persone, e questo vale più di mille premi. Ci hanno spedito il premio per via aerea perché purtroppo non si poteva tenere la cerimonia fisica, abbiamo quindi registrato un video di ringraziamento e allegato alcune foto che sono state poi trasmesse durante la cerimonia online in diretta

Cosa ha imparato da questa esperienza e come potrà migliorare la sua capacità imprenditoriale?
Come imprenditore ho imparato che se hai un progetto utile tra le mani, che può salvare delle vite, bisogna dimenticarsi degli aspetti profittevoli e immaginare di essere dalla parte opposta, ovvero di coloro che hanno estremo bisogno di te. Si impara a ragionare col cuore più che a valutare le regole o gli aspetti economici. Ci siamo buttati, e parlo al plurale perché è stato fondamentale, anzi indispensabile, essere una squadra, ognuno col suo ruolo ben preciso, non abbiamo voluto valutare tutti gli aspetti negativi che potevano esserci e che avrebbero fermato il progetto. Abbiamo imparato a chiedere aiuto, a Decathlon, agli ospedali che ci hanno fatto i test nonostante fossero allo stremo delle forze, a 16mila makers da tutto il mondo che in pochissimi giorni hanno acceso le loro stampanti 3D e hanno donato quasi 150mila valvole charlotte a chi ne aveva bisogno, a Oldrati Group, azienda che ha investito soldi per realizzare uno stampo ed essere ancora più veloce ed efficiente. E nessuno ha detto no, tutti si sono prestati ad essere parte attiva in questo progetto benefico. Ho capito che esistono molte più persone disponibili di quanto ci si aspetti, soprattutto nei momenti di difficoltà. Si è soliti dire: quando hai bisogno spariscono tutti, e invece se hai il coraggio di chiedere aiuto ti accorgerai che sono moltissimi quelli disposti ad allungare la mano.

Quali saranno gli obiettivi di Isinnova per il nuovo anno?
Gli obbiettivi di Isinnova di quest’anno sono riuscire a mettere parzialmente a frutto i grandi contatti ottenuti, cercando di trovare le risorse economiche per poter affrontare altre sfide di portata globale non a fine di lucro. Da una soddisfazione immensa sentirsi utili e mi piacerebbe immensamente poter riprovare quelle sensazioni uniche. ISINNOVA quest’anno vuole crescere, portare in casa nuove figure con competenze sempre diverse, per possedere ancora più visione e affermarsi come vera e propria fucina di inventori. ci tengo a precisare che è stato un enorme lavoro di squadra, un progetto che ha vinto perché nessuno ha voluto predominare e ognuno ha fatto la sua parte, in maniera efficiente e perfetta. Sarà molto difficile che altri prototipi funzionino al primo colpo, ma, da cristiano praticante, penso che anche qualcuno lassù abbia fatto la sua parte”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .