Ancora una volta Louis Vuitton torna a sfilare dentro al Museo del Louvre, con la maestosità e solennità che si conviene al luogo e al brand nel portafoglio del magnate del lusso assoluto Bernard Arnault col suo gruppo Lvmh. Luogo simbolo il Louvre di ogni bellezza ma anche di ogni opulenza, un binomio che certo piace alla ricca clientela di Louis Vuitton che ha in Nicolas Ghesquière il direttore creativo delle collezioni donna. Stavolta nel video-sfilata solo virtuale l’ultima modella si ferma davanti alla Nike di Samotracia, quasi in estasi. Con questa sfilata si chiude la lunga fashion week femminile di Parigi, tutta in digitale.
Defilè galattico e piacevolissimo quanto moderno, perché stavolta Nicolas Ghesquière sigla una nuova collaborazione della maison con la ricchezza creativa dell’atelier Fornasetti, fondato nel 1940 da Piero Fornasetti e oggi diretto creativamente dal figlio Barbaba Fornasetti. La poliedrica collezione mette in mostra le iconiche immagini dipinte a mano che hanno incantato gli amanti dell’arte e del design del mitico atelier milanese.
La sfilata autunno-inverno 2021 di Nicolas Ghesquière trae ispirazione da molteplici elementi dell’universo visivo di Fornasetti. La collezione, svelata nella spettacolare cornice delle Gallerie Michelangelo e Daru al Louvre, instaura un dialogo estetico e creativo che trascende i confini temporali, grazie alle immagini di antichità di Fornasetti da un lato e alla straordinaria serie di sculture greche, etrusche e romane del museo dall’altro. Uno “specchio” tra arte e moda come non mai, una comunicazione diretta tra antico, moderno e futuro, alla maniera forte di Vuitton.
Il direttore creativo della maison francese ha consultato l’archivio Fornasetti che comprende 13mila creazioni, portandole in passerella sotto forma di cappotto a stampa di busti marmorei, antiche monete romane, grottesche fascinose.
Gli abiti e gli accessori presentano una ricca miscela di colori, trame e tecniche tradizionali e all’avanguardia tra cui jacquard, ricamo e stampa laser, combinando il mondo squisitamente illustrato di Fornasetti con il design straordinariamente contemporaneo di Nicolas Ghesquière. Gli elementi principali sono abiti in velluto, top stampati in jersey lucido, su cui i disegni Fornasetti di statue antiche si sovrappongono a immagini catturate da termocamere high-tech, oltre a giacche in lana con cappuccio ed elementi sartoriali. I capispalla oversize e tondeggianti si vestono delle stampe Fornasetti sia in versione colorata, sia in oro.
Alla collezione presentata in sfilata seguirà una ulteriore capsule collection Louis Vuitton-Fornasetti, in cui saranno protagonisti i celebri motivi Fornasetti: architetture, serrature, chiavi e ritratti. Tra di esse una versione esclusiva della borsa Cannes in pelle splendidamente impreziosita da un disegno architettonico in bianco e nero di Fornasetti che ricorda il Battistero di epoca rinascimentale a Firenze, e una nuova versione della celebre borsa Petite Malle ricoperta da una cupola in pelle metallizzata che crea una suggestiva illusione ottica.
“In questa collaborazione per il prossimo inverno, ho voluto inserire delle creazioni in grado di evocare la continua modernità del mondo artistico di Fornasetti”, spiega Nicolas Ghesquière. “Come designer che ha sempre amato la capacità della moda di evocare contemporaneamente il passato, il presente e il futuro, ho voluto aggiungere nuovi livelli a questo palinsesto creativo. Esplorare gli archivi Fornasetti mi ha fatto provare l’emozione di uno scavo archeologico, dalla ricerca fino al ritrovamento di disegni del passato, riportandoli a nuova vita per Louis Vuitton, per il presente e per il futuro”.
Alta manualità e artigianato d’arte sono anche nel cuore di Barnaba Fornasetti. “Mio padre era un innovatore che credeva nel fatto a mano, proprio come Louis Vuitton”, dice Barnaba Fornasetti, direttore artistico del marchio. “La nostra ambizione è sempre stata quella di diffondere l’immaginario unico di Fornasetti tra le persone attraverso oggetti finemente realizzati a mano e questa gratificante collaborazione rappresenta una nuova opportunità per ampliare ed esplorare la nostra creatività visiva”.
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