È difficile immaginare che cosa possa essere scritto alla voce “professione” sulla sua carta d’identità. Perché Cecilia Gasdia è manager, soprano, pianista e pilota. Di certo, è la tempra da leader a prevalere su tutto. Per passione guida aerei, per lavoro la Fondazione Arena di Verona, per la quale ricopre il duplice ruolo di sovrintendente e direttore artistico.
Gasdia è ospita della nostra serie Cultura. Petrolio d’Italia?. Guida il più noto Festival lirico estivo, che contribuisce a fare di Verona la quarta città turistica d’Italia. L’edizione 2019, l’ultima pre-pandemia, registrò 426.649 biglietti venduti, per oltre 26 milioni d’incassi complessivi e una media di mezzo milione a serata. Una manifestazione che produce un dividendo sociale e di immagine, oltre a generare Pil: l’ultima analisi condotta dall’università cittadina ha dimostrato che il giro d’affari del Festival è pari a 500 milioni.
Cecilia Gasdia ha scelto Riccardo Muti
Il Covid cambia prospettive e numeri. A partire da quello relativi agli spettatori ammessi all’anfiteatro, con evidenti ripercussioni sul botteghino. L’edizione al via il prossimo 19 giugno dovrà fare di nuovo i conti con distanziamento, mascherine, contrazione del pubblico, limitazione degli spostamenti, incognite in tema d’affluenza turistica.
Gasdia non solo non s’arrende: rilancia. E affida il taglio del nastro della 98esima edizione al numero uno della direzione d’orchestra, Riccardo Muti, sul podio per l’Aida di Giuseppe Verdi. “Nel secondo dopoguerra, il Teatro alla Scala, sotto le macerie, ospitava il concerto di Arturo Toscanini e segnava così la ripartenza dell’Italia”, osserva la manager. “Noi affidiamo a Muti, erede naturale di Toscanini, l’apertura del Festival, appuntamento che vorrebbe segnare la ripartenza dopo la pandemia”.
Il Festival 2021
“Rispetto all’anno scorso – prosegue Gasdia – abbiamo più esperienza. Conosciamo meglio il nemico Covid, abbiamo già rodato protocolli ed è iniziata la campagna vaccini. Torniamo a produrre spettacoli perché non dobbiamo subire il futuro, ma guidarlo e andare controvento. Proprio come fa un pilota d’aerei”.
Nel cartellone del Festival 2021 troviamo i più grandi nomi della lirica e dell’arte: da Placido Domingo a Roberto Bolle, Anna Netrebko, Anita Raschvelishvili, Ambrogio Maestri, Jonas Kaufmann, Sonia Yoncheva. A garantire lo spettacolo provvederanno anche le ultime innovazioni nel settore della scenotecnica. E alla base, l’alta manifattura di casa-Arena.
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