SpaceEconomy

La startup di due under 30 finlandesi che ha rivoluzionato l’esplorazione satellitare terrestre

Articolo apparso su Forbes.com a firma di Alex Knapp

La startup di osservazione terrestre Iceye finora conta dieci satelliti in orbita, che permettono ai suoi clienti di vedere la superficie del pianeta senza preoccuparsi di nuvole o mancanza di luce solare che potrebbero oscurare la vista. Le immagini raccolte dai satelliti sono preziose per applicazioni che vanno dalla risposta ai disastri al tracciamento delle navi, il tutto per immagini con una risoluzione di 1 metro.

Lo scorso lunedì, la società ha annunciato un nuovo servizio per i suoi clienti: immagini ad ampio raggio, che permettono di vedere 10 mila chilometri quadrati. Questo permette di monitorare un’ampia area, che potrebbe quindi rivelare punti di interesse in cui poi un’immagine più piccola e ad alta risoluzione potrebbe rivelarsi utile.

“Coprendo un’area di 10 mila chilometri quadrati a una risoluzione piuttosto bassa, puoi vedere abbastanza facilmente le navi, ad esempio, nel settore marittimo”, afferma Steve Young, VP of Business Development della società.

Un particolare caso di applicazione di questa ampia area di scansione è il recente blocco del Canale di Suez, ha detto Young, quando i satelliti della compagnia sono stati capaci di ottenere un’ampia visuale di come l’area è stata impattata. “Qualunque società di statelliti stava acquisendo immagini di quello”, ha detto. “Noi abbiamo fatto lo stesso, ma abbiamo anche fatto una grande panoramica dell’intero accaduto dall’inizio alla fine, in modo da poter vedere quante navi erano in coda da un’estremità all’altra”.

Il ceo Rafal Modrzewski e il Cso Pekka Laurila, entrambi parte della lista dei 30 Under 30 europei di Forbes,  hanno fondato Iceye nel 2012. I due hanno contribuito a creare la tecnologia dei satelliti della compagnia mentre stavano frequentando l’Università di Aalto. Il primo satellite è stato lanciato nel 2018. L’azienda ha finora raccolto circa 150 milioni di dollari in venture capital.

Nel 2020, la società ha firmato contratti con clienti per 50 milioni di dollari, dieci volte quanto sottoscritto nel 2019, ha raccontato Young. La lunghezza dei contratti si attesta a 2-3 anni. Ad aprile, la società ha aperto un impianto di produzione di veicoli spaziali a Irvine, in California, e ha annunciato di aver firmato un contratto con In-Q-Tel al fine di sviluppare funzionalità per le applicazioni del governo degli Stati Uniti.

Nei prossimi anni, la compagnia prevede di espandere le sue capacità, sia per quanto riguarda il lancio di nuovi satelliti, ma anche per il miglioramento del proprio software. Per esempio, afferma Young, la società sta lavorando sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale per contare e identificare diversi tipi di nave in una sola immagine satellitare.

“Stiamo iniziando a sviluppare una competenza che nessuno ha mai avuto al mondo finora”, afferma Young. “E questo è solo l’inizio per Iceye. Ci sono un sacco di altre cose che dovranno succedere”.

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