“Oggi abbiamo tutto quello che serve per digitalizzare professionisti e imprese ed è nato tutto dallo spirito d’innovazione di mio padre, Mino Zucchetti”. Racconta così la sua azienda Cristina Zucchetti, presidente di Zucchetti Group, e figlia del fondatore della storica azienda di software nata a Lodi nel 1978.
Cristina, ospite negli studi di Forbes Leader, ha raccontato com’è iniziato tutto, ovvero dall’idea di un commercialista che voleva sviluppare un software per fare le dichiarazioni dei redditi in modo automatizzato. Quest’uomo era Domenico Zucchetti, professionista lodigiano che poi vendette la sua creazione ai commercialisti di tutta Italia dando inizio al fenomeno Zucchetti, un’azienda di informatica tra le più celebri del nostro Paese con 1 miliardo di fatturato nel 2020. Oggi il ventaglio di soluzioni software si è molto ampliato e, da ultimo, l’azienda lombarda ha lanciato una soluzione software per la gestione delle risorse umane nell’epoca post-covid. “Nel periodo della pandemia abbiamo sviluppato soluzioni nuove per prevedere quello che sarebbe stato il ritorno sul luogo di lavoro”, spiega ancora Cristina, “abbiamo anche un team di professionisti in grado di accompagnare i clienti, attraverso i nostri software, verso l’implementazione di un’organizzazione agile”.
Dal 2008, i figli del fondatore Alessandro e Cristina hanno preso le redini dell’azienda, portandola in pochi anni da 1.700 a 7mila dipendenti. L’azienda, in questo senso, è ancora alla ricerca di giovani informatici da poter assumere: “Noi continuiamo ad assumere persone, in particolare programmatori, sviluppatori e consulenti perché dobbiamo continuamente crescere e per portare idee nuove in un settore, come quello dell’informatica, in continuo fermento”. Il problema è che non è sempre facile trovare i rinforzi necessari, poiché in Italia ci sono poche persone con le competenze richieste. Per questo Zucchetti si sta spendendo con borse di studio e iniziative presso le scuole, al fine di far scoprire la via dell’informatica a quanti più giovani possibile.
Di questo e di altri temi si è parlato nell’intervista a Forbes Leader che si può trovare qui di seguito.
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