Un investimento totale che potrà arrivare a mezzo miliardo di euro in cinque anni e creare 2.700 posti di lavoro. British american tobacco (Bat), uno dei principali produttori di sigarette al mondo, ha annunciato la nascita a Trieste di A better tomorrow innovation hub, una struttura per l’innovazione e la sostenibilità. L’edificio ospiterà un nuovo centro di produzione, ma anche una “boutique digitale” e “un centro di eccellenza per la trasformazione digitale e il marketing digitale”. Sarà dedicato “alla ricerca, allo sviluppo e alla produzione di linee di prodotto a potenziale rischio ridotto”.
“A Better Tomorrow Innovation Hub è un elemento fondamentale per ridurre l’impatto del nostro business sulla salute”, ha dichiarato Roberta Palazzetti, presidente e amministratore delegato di Bat Italia e area director per il sud Europa. “Trieste è stata scelta come sede di questo progetto in quanto centro leader per l’innovazione, cosa che dimostra le capacità del nostro Paese. Con questa iniziativa vogliamo assumere un ruolo più attivo nella trasformazione del nostro settore”.
A better tomorrow innovation hub
Tra i 2.700 posti di lavoro previsti, 600 saranno destinati a specialisti delle discipline Stem, ovvero scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. British american tobacco ha promesso di realizzare l’edificio secondo standard di sostenibilità elevati, con l’obiettivo di farne una struttura a impatto zero di carbonio. Ha assicurato, in particolare, “attenzione all’efficienza energetica, all’utilizzo delle rinnovabili e alla tutela dell’ambiente”. Sarà realizzato, tra l’altro, un impianto fotovoltaico per la produzione di energia. Nel suo comunicato, Bat rivendica di essere l’unica azienda del suo settore a essere stata inserita nel Dow Jones sustenability world index e tra i climate leader 2021 del Financial Times.
A Better Tomorrow innovation hub sarà realizzato in collaborazione con Interporto Trieste e l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale – Porti di Trieste e Monfalcone. Sarà costruito nell’area FREEeste, la nuova zona franca di Bagnoli della Rosandra.
Il progetto prevede lo sviluppo di 12 linee di produzione su un’area di 20mila metri quadrati per il mercato italiano e l’esportazione di prodotti a potenziale rischio ridotto, come le sigarette elettroniche, i prodotti a tabacco riscaldato e i prodotti orali. Saranno sviluppati poi prodotti per la terapia sostitutiva della nicotina.
Il progetto di Bat
“Non è un caso che Trieste, Città europea della scienza 2020, già centro di eccellenza riconosciuto a livello mondiale, sia stata scelta come sede dell’impianto”, si legge nel comunicato di British american tobacco. “Il capoluogo friulano è la città con il più alto numero di ricercatori in Europa e ospita 30 centri di ricerca attivi”.
“Possiamo partire da qui per dimostrare che l’Italia può essere il luogo d’eccellenza per costruire un futuro migliore”, ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. “Proprio qui, a Trieste, la presenza di centri di ricerca di alto livello e di integrazione tra mondo universitario e mondo produttivo attrae l’industria avanzata, dove si concentrano eccellenze universitarie e capitale umano. La ricerca e l’innovazione devono diventare una delle strade alternative alla perdita dei posti di lavoro, che è uno dei costi sociali della pur necessaria transizione ecologica”.
“Questo di Bat è un investimento che, in termini occupazionali e di indotto, ha i presupposti per far crescere il territorio triestino e quello regionale”, ha aggiunto il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. “Siamo davanti a un insediamento industriale che opererà all’insegna della sostenibilità ambientale e dell’innovazione tecnologica. Requisiti, questi, che ben si associano alla vocazione scientifica della nostra regione, che in base a uno studio della Commissione europea viene valutata come la prima regione italiana sul fronte dell’innovazione. E mi piace sottolineare come questa operazione imprenditoriale sia anche un modello di collaborazione tra pubblico e privato”.
“Sviluppo del porto, filiera integrata, incremento dei traffici commerciali, centri di ricerca di eccellenza e hub come quello di Bat sono gli strumenti che permettono di percorrere la strada della sostenibilità sociale, economica e ambientale”, ha detto invece Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali. “A Trieste, come in tutta Italia, innovazione, ricerca e sviluppo sostenibile sono i driver di questa crescita. Il governo sostiene costantemente iniziative come A Better Tomorrow Innovation Hub, che rendono concreto l’impegno per lo sviluppo della filiera italiana del tabacco, permettendo di meglio distribuire il valore aggiunto tra le diverse fasi di produzione e creando nuovi posti di lavoro nei territori”.
I lavori per la realizzazione della struttura inizieranno a metà novembre. Il completamento del primo modulo e l’attivazione sono previsti per maggio 2022.
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