“Ridisegnare il futuro: includere, condividere, agire”. È stato questo il motto del B20, uno dei più autorevoli engagement group istituiti dal G20, che rappresenta oltre 6,5 milioni di imprese a livello globale. E che nel 2021 è stato organizzato da Confindustria e presieduto dall’Italia, nella figura della manager e imprenditrice Emma Marcegaglia, presente nella classifica Forbes dei miliardari italiani con un patrimonio di 1,4 miliardi di dollari.
Durante il summit, che si è svolto il 7 e l’8 ottobre in formato ibrido a Roma, presso l’Auditorium della Tecnica di Confindustria, la stessa Marcegaglia ha consegnato al presidente del Consiglio, Mario Draghi, in qualità di presidente del G20, le raccomandazioni sviluppate in un anno di lavoro dal settore privato e dalle confederazioni industriali dei paesi G20. Proposte che riguardano le priorità strategiche per la crescita globale: transizione energetica, trasformazione digitale, commercio, investimenti sulla salute, lavoro, formazione alla sostenibilità, women empowerment, finanza sostenibile, investimenti nella rigenerazione urbana.
Le priorità del B20
Nell’indicare il percorso per sostenere il G20 e trasformare le criticità in nuove opportunità, la dichiarazione finale del B20 indica tra le priorità:
- interrompere la spirale protezionistica e rigenerare l’Organizzazione mondiale del commercio
- accelerare la decarbonizzazione dell’economia globale e la transizione verso modelli energetici sostenibili
- allineare e migliorare il monitoraggio dei rischi, la previsione delle crisi e la trasparenza dei piani di preparazione alle crisi globali
- sostenere la trasformazione digitale per favorire l’inclusione e la creazione di nuove competenze
- promuovere la rigenerazione urbana e gli investimenti a impatto sociale
- sostenere gli investimenti nella salute e nelle scienze della vita
- colmare il divario di genere
- promuovere una governance sostenibile pubblica e privata, basata sull’impegno per la legalità e la lotta alla corruzione
- modernizzare le politiche per l’impiego e i sistemi educativi
Obiettivi raggiungibili solo attraverso “una cooperazione economica più coesa e una governance multilaterale al passo con i tempi, perseguendo politiche di bilancio ambiziose e coordinate, che fungano da corollario alle politiche monetarie nel sostenere la fiducia e gli investimenti”, evidenzia la stessa presidente del B20. “Constatiamo segnali incoraggianti: la cooperazione e la collaborazione vengono considerate adesso chiaramente come l’unico modo per contrastare e affrontare le minacce comuni”.
Anche i dati macroeconomici sono positivi. Il Pil globale potrebbe infatti aumentare del 6% nel 2021 e del 5% circa nel 2022, mentre il volume globale del commercio potrebbe raggiungere un’espansione del 10% quest’anno e del 7% nel 2022.
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Gli ospiti del summit conclusivi del B20
Il summit finale del B20, organizzato da Confindustria, ha visto la partecipazione, tra gli altri, del presidente di Confindustria Carlo Bonomi e dei presidenti delle 9 task force. Oltre a Marcegaglia, erano poi presenti i ministri Daniele Franco (Economia), Elena Bonetti (Pari opportunità e famiglia), Vittorio Colao (Innovazione tecnologica), Roberto Cingolani (Transizione ecologica) e Luigi Di Maio (Esteri), Janet Yellen, segretario al Tesoro statunitense, Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, Ngozi Okonjo-Iweala, direttore generale dell’Organizzazione mondiale del commercio, Mathias Cormann, segretario generale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, Qu Dongyu, direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), Jeff Bezos, fondatore e presidente di Amazon, e John Elkann , presidente e ceo di Exor e co-chair B20 international advocacy caucus, e Joko Widodo, capo di stato e di governo dell’Indonesia, prossimo presidente di turno del G20.
Le 9 task force del B20, con oltre 1000 delegati e 2000 partecipanti, hanno elaborato ciascuna un policy paper per poter misurare l’azione dei governi. I lavori sono stati guidati da Barbara Beltrame Giacomello per la task force commercio & investimenti, Carlo Messina per finanza & infrastrutture, Francesco Starace per energia & efficienza delle risorse, Gianpietro Benedetti per impiego & formazione, Diana Bracco per l’iniziativa speciale sull’empowerment femminile, Claudio Descalzi per l’action council su sostenibilità & emergenze globali, Sergio Dompé per salute & scienze della vita, Maria Patrizia Grieco per integrità & conformità, Maximo Ibarra per trasformazione digitale.
Le proposte del B20 Italy 2021
Di seguito le proposte avanzate dal B20 Italy 2021:
- rendere la governance commerciale multilaterale capace di abbattere i muri eretti dal protezionismo, a partire dalla prossima Conferenza ministeriale dell’Omc
- ottenere impegni concreti nella prossima COP26 per accelerare la decarbonizzazione dell’economia globale e la transizione verso modelli energetici sostenibili e per invertire il degrado ambientale e la perdita di biodiversità
- allineare e migliorare il monitoraggio dei rischi, la previsione delle crisi, la prevedibilità e la trasparenza dei piani di preparazione alle emergenze per minimizzare i rischi sistemici delle minacce sanitarie, digitali e naturali
- accompagnare la trasformazione digitale per includere le persone e soddisfare il bisogno di maggiori competenze, promuovendo maggiori investimenti in connettività
- promuovere la finanza sostenibile e supportare la finanza d’impatto anche armonizzando a livello globale le tassonomie, gli standard globali di rendicontazione esg e le metriche di impatto
- favorire, anche attraverso la collaborazione tra pubblico e privato, gli investimenti in infrastrutture sostenibili e gli interventi di rigenerazione urbana
- sostenere gli investimenti nella salute e nelle scienze della vita come risorsa strategica nei partenariati pubblico-privato, per contrastare la pandemia, garantire un’equa distribuzione dei vaccini, migliorare la resilienza e il benessere mondiale
- colmare il divario di genere eliminando le barriere economiche, sociali e culturali che impediscono alle donne di partecipare equamente all’economia e porre le basi verso un futuro professionale attraverso le discipline Stem
- promuovere partnership pubblico-privato e governance sostenibile delle imprese per favorire la legalità e la lotta alla corruzione, con processi di compliance aziendale che siano in grado di tenere insieme la remunerazione degli azionisti con la creazione di valore per gli stakeholder
- rendere più efficaci le misure per l’impiego e i sistemi educativi per favorire l’accesso alle nuove competenze
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