Strategia

Dai benefit economici al “work-life balance”, ecco come le aziende attraggono nuovi talenti

Le aziende sono in forte concorrenza per reclutare i migliori talenti all’interno del loro organico. Lo rileva la ricerca Navigator effettuata recentemente da HSBC, che ha coinvolto oltre 2.100 business leader appartenenti a 10 mercati a livello globale. Tra queste, due realtà su cinque – il 42% – prevede un incremento del personale del 20% entro i prossimi 12 mesi mentre solo il 12% stima una riduzione del numero dei dipendenti.
Inoltre, secondo i dati della ricerca, i leader stanno mettendo in atto diverse strategie per raggiungere tale obiettivo e 7 aziende su 10 avrebbero già attuato nuovi investimenti destinati al proprio personale: dall’assunzione di nuove figure fino a un aumento della formazione finalizzata a migliorare le loro competenze. D’altra parte, il 28% sta pianificando un percorso molto simile.
“Globalmente le aziende si trovano a dover superare la concorrenza per accaparrarsi i talenti migliori nel tentativo di cogliere le opportunità di crescita investendo nell’organico. I leader aziendali stanno rispondendo a questa esigenza rafforzando le modalità per attrarre nuovi talenti e trattenere quelli esistenti, tra cui quelle relative a fattori anche di natura non economica come benessere, modalità di lavoro flessibile, formazione e crescita” afferma Barry O’Byrne, ceo global commercial banking di Hsbc, e prosegue: “La pandemia ha modificato le modalità di lavoro e le aspettative dei dipendenti tutto il mondo in merito a quello che vogliono dal loro lavoro. Quindi, non solo le aziende stanno adeguando i loro modelli di lavoro e migliorando le attività di supporto al personale per attrarre i migliori talenti, ma lo fanno anche per incentivare il loro organico a non cercare un altro impiego. La pandemia ha puntato i riflettori sui valori alla base delle politiche delle aziende, quindi ci aspettiamo che queste incrementino gli investimenti a favore dei dipendenti, al fine di migliorare e sviluppare una cultura aziendale e gli ambienti di lavoro”.
Inoltre, l’aumento della concorrenza condurrebbe i leader a congegnare nuove strategie per arruolare personale di buona qualità e sebbene – per il 46% degli intervistati – il salario e i benefit siano ancora i fattori fondamentali che spingono un professionista a cambiare occupazione, molti di loro puntano a soddisfare le richieste dei dipendenti erogando incentivi legati al benessere personale e all’equilibrio tra vita privata e lavoro, anziché basati sul mero aspetto economico.
Gerd Pircher, ceo di Hsbc in Italia, ha rilasciato un commento sull’argomento: “I dati della nostra indagine Navigator dimostrano come, a livello globale, si stia giocando una partita fondamentale per i leader aziendali nella creazione di un nuovo modo di vivere la vita lavorativa. Nelle politiche di Retention & Acquisition dei talenti le aziende stanno superando il paradigma dei meri incentivi finanziari e si stanno orientando verso investimenti in formazione continuaaggiornamento delle competenze e politiche corporate atte a migliorare il work-life balance delle proprie risorse e talenti, attraverso formule di lavoro ibrido e iniziative per il benessere dei dipendenti. Anche in Italia, i trend rilevati a livello globale, si stanno traducendo in un imperativo per tutte le realtà che vogliono continuare ad essere attrattive e innovative. Per questo motivo è necessario che i business leader si affidino a partner di valore, per costruire un piano di trasformazione aziendale che miri al miglioramento della propria competitività.”
Ecco quindi 8 leve – o fattori chiave – utilizzate dalle aziende per reclutare i talenti migliori disponibili nel mercato:
1. Il lavoro da remoto
Durante la pandemia, i livelli di produttività sarebbero stati più elevati rispetto alla normalità e si prevede un’ulteriore crescita durante il prossimo anno: non a caso, l’11% delle aziende prese in considerazione dichiara che il lavoro agile rappresenterà il futuro per la propria realtà.
2. Un ambiente di lavoro ibrido
Le opzioni remote e hybrid-working oltre alla riduzione oraria, sono fattori chiave nelle politiche di Retention & Attraction. Un terzo delle aziende consentirà ai propri dipendenti di decidere da dove lavorare.
3. I benefit non finanziari
I tradizionali incentivi finanziari sarebbero stati già superati. Infatti, oltre alla flessibilità – ritenuta per molti un benefit non indifferente – l’interesse si baserebbe su benefit differenti come palestre e mense gratuiteassistenza sanitaria privata e terapia online.
4. Diversity & Inclusion
Il 45% delle aziende intervistate da HSBC ha creato gruppi di lavoro volti a migliorare le politiche di Diversity & Inclusion, oltre alle altre aree ESG, e il 34% lavora insieme ai propri dipendenti per creare un ambiente realmente inclusivo.
5. Il benessere post-Covid
Il benessere dei dipendenti passa anche per una migliore organizzazione tra il lavoro in sede e quello svolto da casa. Per il 71% delle aziende, il lavoro ibrido sarà sufficiente per supportare i dipendenti nella fase post-Covid: i leader intervistati hanno stimato che più di 4 ore su 10 – il 44% – saranno svolto in ufficio e il resto direttamente da casa o altrove.
6. La formazione
Dalla formazione del management per supportare i team a quella volta a migliorare il benessere psico-fisico delle persone impegnate tra casa e ufficio, la formazione è sempre più centrale ed è una tra le richieste più costanti durante i colloqui con le nuove risorse.
7. Colloqui a distanza
I recruiter di oggi più propensi a collegarsi effettuando una videochiamata dal loro salotto o addirittura da un tavolino del bar. Il remote hiring sarà una pratica sempre più consolidata, dato che il 70% dei business leader prevede di aumentare il numero di dipendenti entro il prossimo anno.
8. La sostenibilità
Sette capi d’azienda su 10 hanno confermato che nei prossimi 12 mesi le campagne di assunzione saranno mirate anche a spiegare le attività di sostenibilità, guardate sempre con maggior attenzione dai candidati: infatti, sono tematiche viste come un fattore fondamentale per attrarre nuovi talenti nonché un vantaggio competitivo in fase di assunzione.

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