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La nuova primavera degli eventi in presenza nell’era post-Covid. A guidare la ripresa i brand del lusso

Articolo di Riccardo Bastianello

E’ stato uno dei settori più duramente colpiti dal Covid-19, uno di quelli che più di altri ha subito gli effetti di chiusure e divieti ma che ora sta vivendo una nuova primavera. Gli organizzatori di eventi, inaugurazioni o cene di gala, appuntamenti che prevedono per definizione grandi assembramenti di persone, non hanno passato di certo dei mesi sereni lo scorso anno.

Basta ricordare che il mercato degli eventi e dei congressi in Italia è il sesto a livello mondiale con un impatto diretto sul Pil italiano di 36,2 miliardi di euro e 570mila addetti diretti (dati Oice, Osservatorio italiano dei congressi e degli eventi) e che nel 2020 si è registrata una contrazione media degli eventi in presenza dell’83,8% pari a una perdita economica di 30 miliardi di euro. Ma la voglia di ripresa, e forse anche di riscatto, sta guidando il 2021 che si è aperto con il ritorno dei grandi eventi in presenza, soprattutto dei grandi brand del lusso.

A margine della Festa del cinema di Venezia, a pochi giorni di distanza dalla cena di gala organizzata per festeggiare Ennio, il docufilm dedicato a Ennio Moriccone realizzato da Giuseppe Tornatore, abbiamo incontrato Martino Crespi, uno dei più noti organizzatore di eventi d’Italia. Nel 2019, prima della pandemia, ha firmato 180 eventi, uno ogni due giorni, per marchi del calibro di Azimut Benetti, Bulgari, Ferragamo, Intesa Sanpaolo, La Rinascente e Lvmh.

“Le aziende scalpitano e hanno bisogno di eventi per presentare prodotti, inaugurare sedi, insomma fare tutto quello che non hanno potuto fare lo scorso anno”, racconta. “Alcune aziende ne sono uscite fortemente penalizzate economicamente quindi hanno dovuto fronteggiare dei tagli che, come spesso accade, coinvolgono in prima battuta soprattutto il marketing. Ma le aziende del lusso oggi vogliono tornare in presenza”.

    La cena di gala organizzata per festeggiare Ennio, il docufilm dedicato a Ennio Moriccone realizzato da Giuseppe Tornatore.
    La cena di gala organizzata per festeggiare Ennio, il docufilm dedicato a Ennio Moriccone realizzato da Giuseppe Tornatore.

Sui marchi più attivi non sembrano esserci dubbi: MasterCard in testa a tutti con eventi che spaziano dal cinema al fashion, dallo sport al glamour. Ma particolarmente attivi risultano anche Bulgari (nuova collezione con eventi a Milano e a Porto Cervo), Azimut Benetti (Salone Nautico di Cannes e di Genova), Intesa Sanpaolo e Nexi, solo per citarne alcuni. Per quanto riguarda poi le disponibilità economiche dei brand, ha spiegato, “siamo in linea con il periodo pre-Covid: quando un marchio torna a organizzare un evento si comporta come prima e si aspetta gli stessi risultati”.

“Siamo molto soddisfatti dell’esito degli eventi in questa fase di ripartenza”, ha dichiarato Dario Stefani, commercial director dell’Hilton Molino Stucky di Venezia. “Aver ricevuto feedback fortemente positivi sia dagli organizzatori sia dai partecipanti è un premio per tutto il lavoro di preparazione che abbiamo svolto nei mesi scorsi”.

Il digitale, insomma, nel mondo degli eventi resta per ora un valido alleato, una platea extra, ma ancora molto lontana dal poter sostituire l’evento in presenza. Quante aziende possono sfruttare la ripresa degli eventi in presenza e quante invece non sono riuscite a superare le difficoltà innescate dalla pandemia?

Secondo quanto riferito dagli operatori del settore, sono riusciti a superare questi mesi difficili due tipi di organizzazioni: quelle grandi a sufficienza da riuscire a sopportare mancati guadagni e difficoltà senza eccessivi contraccolpi e quelle piccole e quindi sufficientemente flessibili e adatte a cambiamenti repentini.

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