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Sony punta sul mercato dei veicoli elettrici con la nuova divisione Mobility. E presenta il nuovo Suv

Con l’esordio di Sony Mobility nel settore dei veicoli elettrici, si arricchisce il panorama dei competitor che dovranno creare l’annunciata rivoluzione copernicana nel settore della mobilità. L’estensione in un settore contiguo a quello della tecnologia arriva da un marchio forte come Sony che, anticipando i tempi, ci ha permesso di girare con la musica addosso, il Walkman. E che ha fatto esplodere il settore dei videogiochi con il lancio della console PlayStation.

A conti fatti, quello dei mezzi elettrici che popoleranno il mercato nei prossimi 10-20 anni, si annuncia più ricco in termini di marche dell’attuale presidiato dai brand di auto tradizionali.

Sicurezza al primo posto

Al Consumer Electronic Show di Las Vegas il presidente e ceo di Sony, Kenichiro Yoshida, ha mostrato il nuovo prototipo della linea Vision, il Suv Sony Vision-S che segue l’annuncio della Vision S visto, al livello di prototipo, nel 2020.

“Mettiamo al primo posto la sicurezza degli utenti, per questo abbiamo installato nella nostra macchina 40 sensori all’interno dell’abitacolo e all’esterno, compresa la tecnologia Lidar. Dopo l’entusiasmo mostrato dal mercato, quando è stata annunciata la prima Vision S, abbiamo continuato a investire in ricerca e sviluppo per cambiare l’esperienza della mobilità da un luogo all’altro”.

La forza dell’intrattenimento

Oltre al tema centrale della sicurezza, gli altri concept su cui Sony Mobilty ha lavorato nell’ultimo anno sono adattabilità all’ambiente e al traffico, e intrattenimento (dalla musica, al cinema ai videogames fino alla virtual reality). La nascita di questa nuova divisione pone il gruppo giapponese al centro del nuovo mercato in cui andranno a competere altri grandi marchi tecnologici.

Quali sono gli altri player tra le big tech

Si parte dalla Apple Car. L’ormai famoso Project Titan dovrà prima o poi metter sul mercato questa auto elettrica, forse a guida autonoma. Tim Cook ha investito parecchi miliardi, strappando anche ingegneri e specialisti del software a grandi brand dell’automotive. Anche dalla Cina arrivano vari progetti. C’è quello che vede protagonista la taiwanese Foxconn che ha lanciato automobili e autobus con batterie agli ioni di litio. La Foxconn che assembla nei suoi stabilimenti gli iPhone, sta collaborando anche con Stellantis per nuove tecnologie dedicate alle auto elettriche.

C’è poi Xiaomi che si è conquistata una leadership nel settore degli smartphone. Il business plan prevede la produzione di 300mila modelli all’anno con un investimento di dieci miliardi di dollari nei prossimi dieci anni. Anche Huawei – dopo i problemi con il mercato americano che ha proibito la vendita dei suoi smartphone – esplora il settore della mobilità elettrica forte del suo know-how sia nel settore del software che delle batterie.

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