Pershire Square Capital Management, hedge fund fondato e gestito da Bill Ackman (che ha un patrimonio di 3,1 miliardi di dollari secondo Forbes) ha acquistato 3,1 milioni di azioni Netflix, pari a una quota di circa 1,1 miliardi di dollari. La società è così diventata una dei 20 maggiori azionisti del colosso dello streaming.
Aspetti principali
- In una lettera indirizzata agli investitori, Bill Ackman, fondatore e ceo di Pershire Square Capital Management ha rivelato che da venerdì scorso l’hedge fund ha iniziato a comprare azioni Netflix, fino ad arrivare a una quota pari a 3,1 milioni di azioni. Diventando così uno dei 20 maggiori azionisti della società.
- Sulla base dell’attuale prezzo delle azioni Netflix, 359,70 dollari per azione, Pershire Square Capital Management ha in mano una quota pari a 1,1 miliardi di dollari.
- “Ammiriamo molto Netflix sia come consumatori che come investitori, ma in precedenza non abbiamo mai posseduto a partecipazione nella società”, ha dichiarato Bill Ackman. “Netflix è uno dei principali beneficiari della crescita dello streaming e del calo della tv tradizionale. Anche perché guidata da una user experience superiore, da una quantità vasta e diversificata di scelta, da un constante aggiornamento dei contenuti, da un miglioramento globale della larghezza di banda, e dalla proliferazione e dal continuo miglioramento e comodità offerta dai vari dispositivi da cui si può guardare il servizio”, ha aggiunto il numero uno della società.
- Per acquistare le azioni Netflix l’hedge fund ha utilizzato i proventi della liquidazione di una posizione di copertura che aveva accumulato all’inizio del 2021 per proteggersi dall’aumento dei tassi di interesse. Si tratta di una quota dell’80% che gli ha permesso di ottenere una liquidità di 1,25 miliardi di dollari. Quasi tutti investiti per l’acquisto.
Background
“L’opportunità di acquisire Netflix a una valutazione interessante è emersa quando gli investitori hanno reagito negativamente ai conti dell’ultimo trimestre e dalle prospettiva di crescita e di guidance a breve termine rilasciate dal management. Inoltre, il sostanziale calo del prezzo delle azioni di Netflix è stato ulteriore aggravato dalla recente volatilità del mercato”. Così Bill Ackman ha spiegato agli investitori la scelta di Pershire Square Capital Management di acquisire azioni Netflix. In sintesi, un’opportunità di mercato resa possibile dal recente crollo in Borsa del colosso dello streaming. Che venerdì scorso, all’indomani della pubblicazione dell’ultima trimestrale, ha perso oltre il 20%. E non per i conti in sé, che sono stati positivi, ma per il rallentamento della crescita dei nuovi abbonati, e per l’aumento, sempre più costante, dei competitors presenti nel mercato dello streaming.
Netflix è solo un’occasione di mercato per Bill Ackman?
Comprare azioni Netflix non è stata solo un’occasione di mercato per Pershire Square Capital Management, ma il momento perfetto per realizzare un investimento prefissato già da tempo. “Abbiamo iniziato ad analizzare Netflix in relazione al nostro investimento in Universal Music Group. Quindi, ci siamo fatti trovare pronti quando, venerdì scorso, il prezzo delle azioni è diminuito drasticamente”, ha rivelato nella lettera Ackman. “Ora sia con UMG che Netflix, siamo abbastanza settati nel mondo dello streaming, perché amiamo i modelli di business, i contesti di settore e i team di gestione alla guida di queste straordinarie organizzazioni”.
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Infine, lo stesso Ackman ha rivelato i punti chiave che hanno spinto quest’acquisto:
- i ricavi di Netflix che giungono dagli abbonamenti sono altamente ricorrenti. E hanno un enorme potenziale di crescita futura
- è dotata di un team di gestione all’avanguardia e una cultura unica dedita alle alte prestazioni (in quanto è diventata uno dei più grandi produttori di contenuti più amati di sempre)
- economie di scala e grande qualità dei contenuti che la rendono leader nel suo settore
- un importante potere di prezzo derivato dall’enorme valore che offre ai consumatori rispetto ad altri competitor
- sostanziale espansione della marginalità, con possibilità di miglioramento continuo grazie economie di scala e alla base di abbonati globale in rapida crescita
- un profilo di free cash flow in miglioramento che dovrebbe consentire continui investimenti in crescita. E, inoltre, la garanzia di fornire dividendi agli azionisti
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