Un successo italiano conquista il Medio Oriente. Nella lista dei Construction Award degli Emirati Arabi la nomination è dedicata a Fila Solutions, unica azienda italiana in lista tra i migliori sub-appaltatori del settore dell’edilizia e delle costruzioni, mercato tra i più competitivi degli ultimi anni, soprattutto in questa parte del mondo.
Così, grazie anche al lavoro del manager Fabrizio Nicoli che vive e lavora a Dubai da diversi anni, l’eccellenza italiana di Fila Solutions la rende uno di quei modelli di business da seguire con attenzione. Sia nella qualità dei prodotti, che Fila crea per la cura delle superfici interne ed esterne, sia nella struttura della sede di San Martino di Lupari, in provincia di Padova, il binomio passato e innovazione è tangibile.
Il controllo qualità fatto in casa di Fila Solutions
Un museo dedicato alla storia dell’azienda, che ha origini molto lontane, è il punto di partenza per i clienti che la visitano. L’inizio è il 1943. Nei primissimi anni di crescita ci sono le immagini girate a Milano per pubblicizzare nel Carosello la crema lustrascarpe (“il re dei sciuscià” recita il video che si può vedere anche su YouTube), poi le pagine di Vogue Casa datate 1976 dove è messa in evidenza l’importanza della manutenzione di pavimenti pregiati, come il cotto fiorentino, e le collaborazioni per il recupero di edifici storici come il teatro San Carlo di Napoli.
Gli anni Settanta sono il periodo delle prime iniziative di co-marketing. Ma anche dell’avvio del controllo di qualità fatto in casa, rappresentato oggi dal centro di ricerca e sviluppo, uno dei principali punti di forza di Fila. Qui si analizza ogni tipo di materiale e superficie (marmo, pietra naturale, gres porcellanato, cotto, resilienti e legno), si sperimentano nuove soluzioni con formule e scelte eco-friendly, e i prodotti vengono testati e certificati con il supporto di istituti internazionali.
La ricerca dei bio solventi
“Il nostro è un laboratorio di innovazione aperto ai centri di ricerca. Avere interlocutori di alto spessore tecnico è molto importante. Oltre alle nostre competenze, ospitiamo studenti e ricercatori di diversi centri, tra cui l’Università di Padova”, spiega Francesco Pettenon, alla guida dell’azienda insieme alla sorella Alessandra, terza generazione della famiglia Pettenon. A loro è affidata la crescita innovativa e sostenibile, e il percorso è già ben tracciato. “Uno degli ultimi progetti più ambiziosi di cui facciamo parte è il programma europeo Horizon Europe 2021-2027 che ha l’obiettivo di far crescere la ricerca più avanzata e lo sviluppo di una mobilità scientifica transnazionale. In cima alle nostre sfide, c’è la ricerca dei bio solventi, per la diffusione di prodotti di origine naturale ottenuti da materie prime rinnovabili”.
L’impegno di Fila per tutelare l’ambiente è chiaro. Nell’ultimo anno ottiene la medaglia d’argento EcoVadis, la piattaforma che valuta la sostenibilità della supply chain, prima e unica azienda ad oggi nel loro settore, entra in Climate Pledge, la fondazione di Amazon che ha un impegno a raggiungere zero emissioni di CO2 in tutto il suo business entro il 2040, con 10 anni di anticipo rispetto agli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi.
“La sostenibilità, dentro e fuori l’azienda, è uno dei punti centrali che ha sempre ispirato la nostra gestione aziendale”, dice Francesco Pettenon. “Un’azienda familiare che si sviluppa nel territorio ha degli obblighi che fanno parte del suo Dna: vivere quel luogo come casa e prendersi cura di tutte le persone”.
Il programma di welfare aziendale
In questo focus sull’azienda veneta finalista a Dubai, si capisce bene che la chiave del successo è nella cura. Per le donne della comunità locale e per le collaboratrici, Fila segue una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione del tumore al seno. E da due anni offre uno screening gratuito e l’incontro con medici esperti. “L’importanza della prevenzione è il messaggio che vogliamo dare”, commenta Alessandra Pettenon. “Il tumore al seno è la neoplasia più frequentemente diagnosticata nella popolazione femminile italiana, ma è sempre più curabile e la mammografia è senza dubbio il metodo ad oggi più efficace per la diagnosi precoci. Prevenzione però è anche assumere comportamenti salutari nel rispetto del proprio corpo”. Iniziativa che si inserisce all’interno di un programma di welfare aziendale ben più ampio.
L’internazionalizzazione di Fila Solutions
Le ricette di business completano il profilo di un’azienda che anni fa ha avuto la lungimiranza di aprire le filiali all’estero, prima fra tutte la Germania, nel 1993 e a seguire, la Spagna, Usa, Francia, Regno Unito e Emirati Arabi Uniti ed esporta oltre il 60% in 80 paesi. Nell’analizzare più da vicino le strategie d’impresa, Francesco Pettenon definisce l’internazionalizzazione un plus notevole, accompagnato da una buona pianificazione che alimenta la brand reputation: investimenti nei mass media e campagne mirate come ha fatto per esempio per i prodotti fai da te, disponibili nelle più conosciute catene di negozi per la casa come Leroy Merlin, OBI e Iperceramica.
Secondo Francesco Pettenon la chiave del successo è anche nell’organizzazione. “Credo sia stato molto importante aver creato un team di manager con alle spalle importanti esperienze estere, capaci di interagire anche in inglese, francese, spagnolo, tedesco con un team di assistenza tecnica a loro supporto”. Dall’Italia all’Europa, è una lista interessante quella dei luoghi pubblici e non in cui i prodotti Fila hanno dato un grande contributo. Qualche esempio ? La Villa Contarini, a Padova, al Tottenham Football Stadium di Londra, l’aeroporto di Valencia, in Spagna, l’Armani Hotel di Dubai, il Museo del Louvre di Abu Dhabi o il centro di ricerca Cha Bio Complex in Corea del Sud.
La governance familiare
Alla luce di questa lunga storia imprenditoriale, c’è una decisione importante che merita di essere sottolineata, fondamentale per lo sviluppo dei mercati e degli investimenti. La spiega bene l’ad Francesco Pettenon. “La nostra governance è sempre stata formata dai membri della nostra famiglia. Che abbiamo ampliato con due nuovi esperti provenienti dalla Bocconi di Milano, Gabriella Lojacono, Professore associato di International Management al Dipartimento di management e tecnologia, e il docente di Finance e m&a, Leonardo Etro, che sono diventati da luglio membri effettivi del nostro Consiglio di amministrazione. Lo scopo è di aumentare le competenze dell’organo più importante in una società per azioni per sostenere lo sviluppo internazionale del nostro gruppo. Questa è una cosa che poche aziende familiari fanno”.
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