Il 15 maggio 2022 sarà un data da ricordare per l’Italia. E non certamente per una notizia positiva o per una festività, ma, al contrario, per uno di quegli eventi che non vorremo mai segnare in calendario: l’overshoot day. Ossia il giorno in cui esauriamo le risorse rinnovabili che la Terra è in grado di rigenerare nell’arco di un anno. E l’Italia in poco più di 4 mesi, con esattezza 134 giorni, ci è riuscita. Iniziando così, a partire già da oggi, a utilizzare le risorse del 2023.
Un dato che non può far altro che farci riflettere e che, secondo quanto evidenziato dal Global Footprint Network, l’organizzazione che misura il consumo di risorse dei Paesi per calcolare la data di sforamento, esplicita una verità difficile da accettare: se tutti gli abitanti del nostro pianeta vivessero come gli italiani, servirebbero più di 2 Terre (2,7) per sostenere la popolazione mondiale.
Il Global Footprint Network calcola, infatti, il numero di giorni di quell’anno in cui la bio-capacità della Terra è sufficiente a fornire l’impronta ecologica dell’umanità. Il resto dell’anno corrisponde al superamento globale. Si divide, quindi, la biocapacità del pianeta (la quantità di risorse ecologiche che la Terra è in grado di generare in quell’anno), per l’impronta ecologica dell’umanità (la domanda dell’umanità per quell’anno) e moltiplicando per 365, il totale dei giorni in un anno.
Overshoot day 2022: e se tutti vivessero come gli americani?
Se nel complesso la popolazione mondiale sta usando risorse equivalenti a 1,75 Terre, dai calcoli dell’Organizzazione Footprint è possibile notare che la “richiesta” già altissima del nostro Paese è, contemporaneamente, decisamente inferiore rispetto a tanti altri stati mondiali. Per fare un esempio, se tutti vivessero come gli americani, servirebbero 5,1 Terre, dato che gli Stati Uniti hanno già raggiunto l’overshoot day il 13 marzo, a distanza di poco più di 3 mesi dall’inizio dell’anno.
Quindi, in attesa di conoscere la data dell’Earth Overshoot Day, il giorno in cui tutta l’umanità termina le risorse annuali della nostra Terra – che sarà resa disponibile il 29 luglio, la giornata mondiale dell’Ambiente – ecco quali sono i principali dati già resi noto dal Global Footprint Network.
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