vino Nas-cëtta
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Come 12 soci stanno riportando il vino Nas-cëtta al suo natural splendore

Articolo tratto dal numero di maggio 2022 di Forbes Italia. Abbonati!

La storia di riscoperta moderna della Nas-cëtta di Novello è una delle conferme, ce ne fosse bisogno, di quanto inestimabile sia il patrimonio varietale dell’Italia in ambito vitivinicolo. L’ampliarsi del movimento sta infatti favorendo il riaffiorare (non casuale, bensì figlio di piani, di lavoro e di comunicazione, ben allestiti) di territoriali colpevolmente sacrificati dalla storia. Che questo recupero avvenga al centro del territorio che ha inaugurato il periodo di rinomanza moderna del movimento, ovverosia le Langhe, è fatto ancora più ragguardevole. Novello, quindi, areale dove l’uva bianca Nascetta (o Anascetta, ora indicato perlopiù con il localismo Nas-cëtta), era conosciuta già alla fine dell’800 quale tipologia di grande potenzialità, ma che le rese scarse e la lavorazione complessa fecero sacrificare alla causa del Nebbiolo.

Un ritrovamento quasi casuale, all’inizio degli anni ’90, di una manciata di bottiglie superstiti – figlie tra l’altro di una vendemmia incredibile come la 1983 – fecero gridare al miracolo. Da lì il lungo cammino che porterà al riconoscimento della Doc Langhe Nas-cëtta del comune di Novello (ottenuta nel 2010) figlia degli sforzi di un movimento unitario, dato che è del 2014 la nascita dell’Associazione produttori di Nas-cëtta del comune di Novello, che attualmente annovera 12 soci, tutti agguerritissimi nella missione di riportare la Nas-cëtta al ruolo che le spetta nel panorama vitivinicolo. 

Arnaldo Rivera

Personaggio emblematico, storico sindaco di Castiglione Falletto, che arriva nel 1958 a concretizzare il suo progetto di cantina cooperativa. In linea con questi sforzi è la produzione della Nas-cëtta, 8 mesi sui lieviti in acciaio, una versione molto sapida, molto agrumata al naso, con bella tessitura di albicocca e tiglio. Palato intenso, con densità e ritorno fruttato-agrumato. 

Az. Agr. Cascina Gavetta

I vini di Gavetta, azienda agricola di Roberto Cogno, sono figli di un progetto di sostenibilità e di grande biodiversità, oltre che belle letture di pulizia in cantina. Non fa eccezione la Nas-cëtta da vigna Belmonda, note di mela Golden, chinotto e litchi al naso, alla beva salmastra, di tensione e croccantezza, con bella persistenza.  

Az. Agr. Elvio Cogno

La leggenda vuole che fu un assaggio di una bottiglia di Franco Marengo da parte di Armando Gambera, Elvio Cogno e Valter Fissore, ora presidente dell’associazione, a fare gridare al miracolo. Tanto che Elvio prima, poi Valter, ne furono instancabili promotori. Prima vendemmia semiclandestina nel 1994, ora addirittura poco più di 2 ettari. L’Anas-Cëtta, vinificata ed affinata tra legno e acciaio, ha tensione di bergamotto, pesca bianca, menta, poi gelsomino e sambuco. Beva con bella sapidità e ritorno floreale-mentolato. 

Az. Agr. La Pergola

L’azienda agricola La Pergola, fondata da Sergio Taricco alla fine degli anni ‘70 del 1900, prosegue con il figlio Marco, dal 2009, l’attività di famiglia. Nella batteria de La Pergola importanza fondamentale è riservata proprio alla Nas-cëtta, vino molto varietale, naso di fiori di acacia, albicocca e timo, con bocca iodata e densa e ritorno sul finale delle sensazioni floreali.

Az. Agr. Le Strette

La cantina Le Strette, nata a Novello nel 1997, ha posto fin dalla sua fondazione una grande attenzione alla vinificazione della Nas-cëtta, di cui si produce anche il cru Pasinot. Letture di nitidezza e tensione, amplificate da affinamento in solo acciaio, con note di cedro, biancospino, fiori di zagara e palato di bella persistenza.

Az. Agr. Stra

200 anni di attività agricola e vitivinicola, caratterizzata dalla cura e attenzione per il quotidiano lavoro in campagna. La Nas-cëtta qui è considerata parte della stessa, gloriosa tradizione che si perpetua. Da zona Pallaretta, naso con note di timo cedrino, litchi, susina gialla e glicine. Bocca iodata, con ritorno floreale-officinale. 

Az. Agr. Vietto

Una tradizione di dedizione all’attività agricola, poi a partire dal 2000 l’Azienda Agricola Vietto inizia ad imbottigliare a marchio utilizzando unicamente le uve dei propri vigneti. La Langhe Doc Nas-cëtta Giuana ha naso con note di caramella di orzo, pompelmo rosa e nettarina, con tocchi di gelsomino. Il palato è salmastro-sapido, con ritorno agrumato-floreale.

Az. Agr. Luca Marenco

Una bella storia familiare quella dell’azienda Marenco, che Luca, l’attuale proprietario, riprende per mano nella linea della tradizione. Vini dall’impronta di grande bevibilità e pulizia di fattura cui la dedizione alla Nas-cëtta non fa eccezione. Naso di ortica, salvia, ananas e scorza di limone, bocca iodata e di bella croccantezza, con finale persistente.

Az. Vit. Marengo Mauro

Una cura maniacale per il vigneto per un’azienda familiare attiva da più di 50 anni grazie al capostipite Francesco Marengo. Una Nas-cëtta, la loro, da fermentazioni a temperatura controllata e affinamento in acciaio. Al naso note di timo fresco, poi nettarina e sambuco, con tocco di noce moscata. Beva iodato-salmastra, con ritorno fruttato-floreale.

Casa Baricalino

Giovane realtà vitivinicola che cura dal 2014 un progetto sostenibile, caratterizzato dalla lotta integrata, senza utilizzo di diserbanti, sfalci meccanici e limitandosi a pochi trattamenti fitosanitari. Dedizione che dà vita a questa Nas-cëtta. Naso di freschezza, pera Abate, poi salvia limonata e fiori di acacia, il palato è di densità e tensione, con ritorno officinale-floreale. 

Sansilvestro

Altra cantina storica della zona di Novello, la creatura di Paolo e Guido Sartirano riserva da sempre un’attenzione prioritaria alla produzione e commercializzazione della Nas-cëtta, come testimonia questa bottiglia, naso di mango, con tocchi di sfalcio di campo e biancospino, la bocca è di intensità e croccantezza, con ritorni floreali e della frutta tropicale. 

Passone Massimiliano

La new entry nel gruppo, ma figlia di quattro generazioni dedicate alla coltivazione della vite. Nel 2020, sullo slancio della passione di papà Renzo, nasce l’azienda di Massimiliano, che ha un focus privilegiato proprio sulla Nas-cëtta. Naso con note di nettarina, fiori di zagara e sambuco, con tocco di eucalipto. Beva salmastra, ritorno balsamico-fruttato e persistenza.

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