“Tesla non è più il più grande produttore mondiale di auto elettriche”. È questa la notizia, pubblicata da diverse testate come il Financial Times, che sembrava annunciare un cambio degli equilibri tra i leader della produzione di veicoli elettrici. Ma i numeri di vendita del secondo trimestre del 2022 sia di Tesla che della cinese Byd (di cui anche Warren Buffett ha una quota vicina all’8%) hanno però tratto in inganno qualcuno.
I numeri di Byd, infatti, inglobano anche le vendite di auto ibride plug-in, che è una tecnologia di “transizione” e sono diverse dalle full electric che sembrano essere il futuro dell’automotive. E sulle quali Tesla ha investito tutto, costruendosi nel corso degli anni un enorme vantaggio in termini di volume di produzione rispetto ai competitor.
I numeri pubblicati dalle due società
Tesla ha comunicato di aver consegnato 564.743 veicoli completamente elettrici nella prima metà del 2022. Di questi, poco più di 250.000 sono stati consegnati nel secondo trimestre. Byd ha riferito di aver consegnato 638.157 “veicoli elettrici” nel primo semestre dell’anno.
Ma, come fa notare Electrek.co, quasi la metà veicoli venduti da Byd sono ibridi, ovvero elettrici ma con un motore a benzina. Sui 638.157 “veicoli elettrici” venduti da Byd nel primo semestre dell’anno, 314.638 sono appunto ibridi plug-in. Andando quindi a confrontare il numero di veicoli completamente elettrici venduti dalle due aziende, Tesla è ancora saldamente in testa. Tutto ciò avviene nonostante il brutto trimestre dell’azienda di Musk causato dalla chiusura di una delle fabbriche a Shanghai durante il lockdown che ha interessato molte città della Cina.
La compagnia cinese Byd e Buffett
Nonostante questo, la marcia di Byd sembra inarrestabile e non è escluso che possa davvero detronizzare l’azienda dell’uomo più ricco del mondo. Anche perché può contare su un mercato domestico, quello cinese, che non ha rivali. Le vendite dell’azienda nei primi sei mesi dell’anno sono aumentate del 315% su base annua. Le azioni di BYD negoziate a Hong Kong hanno guadagnato il 35% nell’ultimo anno. E ora il suo valore di mercato è superiore a quello di GM e Ford messe insieme.
Anche un investitore come Warren Buffett ci sta scommettendo e, tramite la sua holding, la Berkshire Hathaway, ha una partecipazione del 7,7% in BYD.
I fondatori miliardari
La compagnia cinese ha anche fatto la fortuna dei suoi fondatori e manager. Il presidente di BYD Wang Chuanfu detiene oggi una fortuna di $ 23,9 miliardi secondo la Real Time Billionaires di Forbes. Il vicepresidente di BYD Lu Xiangyang, cugino di Wang che guida anche la società di investimento Youngy Investment Holding, ha un patrimonio di 19 miliardi di dollari. Il direttore di BYD Xia Zuoquan, che guida la società di investimento Zhengyuan Capital, vale 4,3 miliardi di dollari.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .