Come ha riportato NBC News, sulla scia della sospensione dell’account @ElonJet, gestito dal giovane Jack Sweeney, Twitter ha sospeso improvvisamente i profili di giornalisti che si occupano della piattaforma social e del suo nuovo proprietario Elon Musk.
I profili sospesi sono quelli di Ryan Mac del New York Times, Donie O’Sullivan della CNN, Drew Harwell del Washington Post, Matt Binder di Mashable, Micah Lee di The Intercept, Steve Herman di Voice of America e dei giornalisti indipendenti Aaron Rupar, Keith Olbermann e Tony Webster. Anche l’account Twitter di Mastodon, la piattaforma che si propone come alternativa a Twitter, è stato sospeso nella serata di giovedì.
Reporters covering Elon Musk being nuked:
Donie O’Sullivan, @CNN
Drew Harwell, @washingtonpost
Ryan Mac, @nytimes
Aaron Rupar, independent pic.twitter.com/1x9oJijobA— Jon Levine (@LevineJonathan) December 16, 2022
Niente più tracker di jet privati
A spiegare le motivazioni è stato lo stesso Musk, che si è confrontato con uno dei giornalisti sospesi in una discussione audio in un Twitter Space davanti a un pubblico di oltre 30.000 ascoltatori. Il giornalista sospeso, insieme a molti altri, ha trovato una via d’accesso alla piattaforma attraverso la funzione audio del sito.
“Se fai un doxx (atto di rivelare informazioni sensibili di una persona online, ndr)., vieni sospeso. Fine della storia. Tutto qui”, ha detto Musk, spiegando la sua nuova battaglia al gruppo, prima di andarsene pochi minuti dopo essersi unito alla discussione.
Musk, rispondendo a un tweet di Mike Solana, vicepresidente della società di venture capital Founders Fund, ha dichiarato che le sospensioni sono causate dalle nuove regole della piattaforma che vietano i profili di tracciamento di jet privati.
“Criticarmi tutto il giorno va benissimo, ma doxxare la mia posizione in tempo reale e mettere in pericolo la mia famiglia no”, ha detto in un altro tweet. Musk ha poi aggiunto che le sospensioni dureranno sette giorni.
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