Milano ai primi posti tra le città più inquinate al mondo, seconda solo a Teheran e Pechino. Secondo i dati del report dell’osservatorio svizzero IQAir, martedì 21 marzo il capoluogo lombardo ha guadagnato il triste primato a causa della concentrazione di particelle sottili che hanno raggiunto il limite massimo di 50 microgrammi per metro cubo, con una media di Pm10 pari a 47.75 µg/m³. L’inquinamento atmosferico rappresenta una minaccia sempre più concreta e – stando ai dati Oms – nel 2020 quasi 70mila persone nel nostro Paese sono morte prematuramente a causa dell’inquinamento. È per restituire aria nuova a Milano che il giovane imprenditore Cristian Trio, fondatore di Dyanema, ha inaugurato un nuovo progetto filantropico finalizzato alla “riqualificazione e a creare valore nei nostri luoghi”.
Per Milano
“Amo l’Italia”, afferma Trio, “ma serve più coraggio”. Entrato nel settore immobiliare a soli 18 anni e dopo aver consolidato con Dyanema un business da 20 milioni di euro nel giro di sette anni, Trio ha deciso di impegnarsi in prima persona per Milano, la città che lo ha ospitato e che gli ha permesso di crescere a livello sia professionale, sia personale. Il progetto filantropico di Trio punta a dare nuova vita alla città, nell’ottica della restituzione.
“Il mio progetto è un give back: voglio ridare a Milano quello che mi ha dato e sta continuando a darmi”, continua Trio. “Il mio valore principale è la gratitudine e, dal momento in cui mi sono trasferito a Milano, la mia crescita personale e professionale ha avuto una fortissima accelerazione. Milano mi ha dato tanto perché qui sono diventato una persona migliore, non solo dal punto di vista imprenditoriale. Mi sento un cittadino di Milano e l’idea di vederla migliorare ed essere parte integrante e attiva della sua evoluzione dal punto di vista di estetica, servizi e impatto positivo sul cittadino mi inorgoglisce. È una città meravigliosa, non è solo la capitale finanziaria ma ha tantissimi altri aspetti che devono emergere”.
Il progetto Bosco Invisibile
La prima tappa del percorso che vedrà l’imprenditore impegnato in diverse opere a supporto della città di Milano è il progetto Bosco Invisibile, un’iniziativa dell’associazione Wau! Milano (We Are Urban Milano), patrocinata dal Comune. Per la città rappresenta un’attività concreta, educativa, civica, ma soprattutto ambientale, volta a migliorare la qualità dell’aria grazie all’impiego di una vernice ‘anti smog’ in grado di abbassare le emissioni di CO2.
Cristian Trio e i dipendenti della sua azienda, insieme ai volontari di Wau!, hanno dipinto con questa vernice innovativa un muro di circa 200 metri in zona Portello. Ma quella del Bosco Invisibile sarà solo la prima tappa di un progetto molto più ampio, che punta a espandersi anche alle altre città italiane. “Voglio che Milano sia una sorta di volano, un punto di partenza”.
Unire estetica e sostenibilità
Un percorso filantropico che nasce per dare aria pulita a Milano e che vedrà la realizzazione di altri progetti nella città, ma che punta a estendersi in tutta Italia. “Con il progetto Bosco Invisibile”, spiega Trio, “interverremo in via De Gasperi, zona ad altissimo passaggio, dove verrà utilizzata una vernice innovativa che limiterà i livelli di smog in un’area altamente inquinata. Inoltre, al di là della performance di sostenibilità, quest’azione impatterà anche a livello estetico perché verranno rimosse le imbrattature presenti sul muro”.
Si tratterà di una riqualificazione a 360 gradi. “Il bello di quest’attività è che si riesce a creare un trait d’union tra lato estetico e ambientale. Quella che usiamo è una tecnologia straordinaria e se ragioniamo in ottica di proiezione, quindi su interi stabili e strutture, è qualcosa che può impattare veramente in maniera importante sulla lotta all’inquinamento. Milano crescerà tantissimo nei prossimi anni, anche nell’ottica di Milano Cortina 2026. L’idea di sposare l’estetica alla sostenibilità, rendendo la città più bella e sostenibile, credo sia un binomio vincente che dovrebbe essere replicato”.
I progetti futuri dell’imprenditore sono molteplici. Cristian Trio, dopo aver importato dagli Stati Uniti il flipping immobiliare e dopo averlo plasmato e adattato alle esigenze italiane, ha intenzione di riportarlo nuovamente a New York, dove ha appena avviato una società. Ma non c’è solo business: “Anche sul fronte filantropico e personale ho diversi progetti in cantiere. La mia spinta in questa direzione non si arresterà. Anzi, sarà sempre più forte”.
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