Alibaba in borsa
Il titolo è schizzato a Wall Street guadagnando il 10% nel pre market. Dopo avere registrato un primo trimestre 2023 oltre le aspettative, con ricavi per 247,76 miliardi di yuan (circa 33,2 miliardi di euro al cambio attuale), in crescita del 2% anno su anno. La holding cinese punta a “sbloccare valore per gli azionisti e promuovere la competitività del mercato”, che la società considera “la migliore cartina di salvataggio”. Ogni gruppo di business e azienda “potrà perseguire la raccolta di fondi e l’ipo in modo indipendente quando sarà pronto”. Inoltre la svolta “elimina anche qualsiasi sporgenza normativa residua dal tavolo, poiché sei pezzi più piccoli possono essere più competitivi rispetto a un colosso”.
“Diventare più agili”
Il riassetto, precisa Zhang, ha l’obiettivo di elasticizzare la struttura aziendale. “Una trasformazione che consentirà a tutte le nostre aziende di diventare più agili, di migliorare il processo decisionale e rispondere più rapidamente ai cambiamenti del mercato”, spiega l’ad.
La multinazionale punta dunque a diventare una holding. Questo rappresenta un cambio di marcia rispetto al percorso di centralizzazione iniziato nel 2018, quando l’azienda ha annunciato di voler unire le filiali nella Alibaba Economy. Con questa ristrutturazione, Alibaba punta a ridurre e semplificare le funzioni di middle e back office a livello centrale, che passeranno ai singoli gruppi.
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