Intesa Sanpaolo punta su It e Intelligenza artificiale e presenta la nuova area di governo dedicata all’innovazione e all’information technology. “La nuova struttura organizzativa”, si legge in una nota, “mira a valorizzare e rafforzare ulteriormente il rapporto con il business, rendendo ancor più efficace, flessibile e integrato lo sviluppo delle soluzioni tecnologiche, l’adozione di nuove tecnologie quali cloud e Intelligenza artificiale e a essere più attrattiva sul mondo del lavoro”.
La nuova Area di Governo recepisce le ultime tendenze di mercato, proprie delle “tech companies”, mettendo in risalto elementi distintivi della strategia aziendale – quali gli investimenti in artificial intelligence, cloud, cyber security e nella nuova banca digitale – e assicurando al contempo il presidio dei sistemi informativi a livello di gruppo in Italia e all’estero.
Punto fondamentale della nuova struttura societaria sono le nuove assunzioni. “Oltre ai talenti già presenti in azienda”, continua la nota, “la struttura sarà rafforzata dall’ingresso di circa 2000 professionisti in ambito It, da assumere tra i migliori presenti sul mercato, a cui offrire sviluppo e crescita professionale costante nel tempo, rendendo Intesa Sanpaolo un employer sempre più innovativo ed attrattivo”.
All’interno dell’area di Chief data, Ai, Innovation and Technology Officer (C-DAITO), che resta affidata a Massimo Proverbio, vengono create tre aree di coordinamento, viene potenziata la funzione relativa all’intelligenza artificiale e valorizzazione del patrimonio informativo della Banca e viene potenziata la funzione Cybersecurity per continuare a garantire ai clienti di operare in un ambiente sicuro.
“La nuova area di governo”, ha dichiarato il chief It Digital and Innovation Officer di Intesa San Paolo, Massimo Proverbio, “nasce dall’esigenza di mettere la tecnologia al centro della trasformazione del modo di fare banca. È un percorso che dobbiamo fare in simbiosi con il Business perché scelte di business e scelte tecniche si influenzano e abilitano a vicenda. E stiamo già operando in modalità agile per ripensare le piattaforme digitali a servizio della clientela e il core banking; per introdurre in banca un più efficace utilizzo responsabile e consapevole di dati e dell’Ia”.
“Inoltre”, conclude Proverbio, “la nuova organizzazione abilita questa evoluzione perché mette la tecnologia in forte relazione con i suoi utenti, relazione che deve avere un forte contenuto propositivo e trasformativo. Questa struttura organizzativa ci consente inoltre di mettere in campo un maggior numero di manager e figure senior che possono dedicarsi a sperimentare e mettere a terra soluzioni sempre più innovative e digitali. Il potenziamento delle strutture It, con l’inserimento di 2.000 persone ci consentirà di avere una gestione della tecnologia che sia veramente una core competence della banca, attrattiva per chi vuole sperimentare nuove tecnologie quali il cloud, l’Ia e le nuove architetture, e che possa essere anche un motore di crescita per le competenze digitali del Paese”.
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