Articolo tratto dall’allegato Small Giants del numero di giugno 2023 di Forbes Italia. Abbonati!
di Matteo Calzaretta
In un panorama economico in costante evoluzione, nel quale le startup falliscono per mancanza di know-how e risorse, è cruciale appoggiarsi a un partner affidabile e competente.
“Unire le risorse per creare valore”, è questa la direzione di Restartstudio, una delle società leader nel settore della consulenza imprenditoriale. L’azienda mira ad aiutare le startup a raggiungere il successo sul mercato grazie a un team di professionisti altamente qualificati. Inoltre “ci assumiamo realmente una parte del rischio e richiediamo sino all’80% del nostro compenso solo una volta ottenuti i risultati desiderati”.
Dal foodtech al medtech, dal fashion al travel dal digital allo sport, dal bioTech al legalTech, tante le realtà che l’azienda ha supportato nei suoi dieci anni di attività, portando avanti un lavoro di squadra basato sull’idea che ogni attività ha il potenziale per raggiungere l’eccellenza. Ne abbiamo parlato con la presidente e ceo Elisabetta Gaia e il cfo Roberto Gschwentner.
Quali sono gli elementi su cui basate la vostra attività?
“Il mindset imprenditoriale per noi è fondamentale – spiegano Gaia e Gschwentner – ed è il primo tassello che cerchiamo di riscontrare nei progetti che ci vengono sottoposti. La serietà è il secondo requisito che ricerchiamo nel nostro interlocutore. Tra gli strumenti più efficaci che utilizziamo c’è MyVentures, un nostro sistema che permette di monitorare le finanze in entrata e in uscita delle aziende che seguiamo, garantendo una gestione finanziaria ottimale e una scrematura a monte dei progetti che decidiamo di seguire. Il terzo elemento chiave di Restartstudio è la customizzazione: ogni azienda ha il proprio obiettivo e noi impostiamo la strada migliore per raggiungerlo. Riteniamo il nostro approccio non convenzionale. Non utilizziamo un metodo “scolastico” perché non crediamo in formule preconfezionate”.
Cosa significa essere un “salvagente” per start-up e pmi?
“Potremmo definirci un “salvagente” in quanto ci preoccupiamo di offrire un servizio di consulenza personalizzato, di alta qualità, che può aiutare queste realtà a districarsi nel mondo degli affari”, spiega il cfo. “Nonostante la nostra qualità di servizio, siamo accessibili anche a chi dispone di un budget limitato proprio grazie all’approccio customizzato. Per ogni budget offriamo un intervento mirato che consente di creare un effetto leva per guardare sempre più in alto”.
Quali sono le tipologie di aziende che più si affidano a voi?
“Ci rivolgiamo a una vasta gamma di attività, dalle start-up innovative alle imprese consolidate che cercano di espandersi o migliorare, fornendo soluzioni di accesso a capitali da 50 mila euro in su. Garantiamo i servizi a tutte quelle aziende che non possono permettersi (o che non desiderando avere internamente) le figure di problem solver, business development e cfo. Offriamo servizi temporanei anche a grandi realtà che arrivano fino ai 50 milioni di fatturato”.
Un caso concreto in cui siete intervenuti?
“Una startup di software – racconta Gaia – è arrivata da noi, uscita da un incubatore, senza speranze e demoralizzata. L’abbiamo aiutata a smuovere la situazione. Abbiamo creato, attraverso RestartMethod, una partnership con una società già avviata nello stesso settore. Diverso è stato il caso di una società nel mondo dell’immobiliare: aveva una situazione finanziaria disastrosa e pertanto non risultava più credibile agli occhi di partner e finanziatori. Attraverso un’operazione di ristrutturazione del debito abbiamo migliorato la sua condizione di circa 8 milioni, identificato nuovi partner e riconvertito l’attività”.
Perché Restatstudio riveste un ruolo importante negli ambiti del debt restructuring e business transformations?
“In merito al debt restructuring, offriamo la nostra competenza per aiutare le aziende a gestire e ristrutturare i loro debiti, lavorando per sviluppare un piano realistico e sostenibile, che permetta di ristabilire la salute finanziaria nell’azienda cliente. Mentre nel campo del business transformations, Restartstudio supporta le aziende nel processo di adattamento ai cambiamenti del mercato”.
Richiedete il compenso solo dopo aver ottenuto i risultati. Quanto pesa questa scelta sul vostro fatturato?
“Questa decisione è prova della nostra fiducia nel valore che offriamo, ma soprattutto nei nostri strumenti”, spiegano i due. “Possiamo posticipare, in ottica di creazione di valore, fino all’80% dei nostri compensi che verranno pagati una volta ottenuto il successo dell’operazione. Certo, questo modo di lavorare può influenzare il nostro fatturato nel breve termine, ma preferiamo costruire relazioni di lunga durata con clienti soddisfatti che potranno diventare nuovi partner, quindi nuovi elementi chiave per una circolazione di valore”.
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