Margot-Robbie-barbie
Business

“Effetto Barbie” anche per Birkenstock: quotazione in Borsa a settembre con una valutazione di oltre 8 miliardi

Che Barbie potesse indossare le Birkenstock pareva, fino a poco tempo fa, assai irreale. A ribaltare questa certezza è stato però il film che la vede protagonista, in questi giorni nelle sale cinematografiche di tutto il mondo (al botteghino statunitense ha raggiunto i 200 milioni di dollari).

In una scena, una Barbie chiamata “stramba” mette infatti Margot Robbie di fronte a una scelta: scarpe col tacco o i famosi sandali tedeschi? Sono bastati pochi secondi di inquadratura e, dal lancio del film, le ricerche online per le Birkenstock Arizona sono schizzate del 110%. Effetto marketing assicurato.

LEGGI ANCHE: “Dopo Barbie in arrivo il film su Polly Pocket: quali sono i progetti cinematografici di Mattel”

Lo sbarco in Borsa entro settembre: valutazione oltre 8 miliardi

Ma non è tutto, perché sembrerebbe che L Catterton, società di private equity partecipata da Lvmh che ha rilevato il marchio nel 2021 battendo CVC Capital Partners e Permira, si starebbe preparando al lancio di un’offerta pubblica iniziale già a settembre, che potrebbe valutare Birkenstock tra gli 8 e i 10 miliardi di euro.

L Catterton sarebbe quindi a lavoro con Goldman Sachs Group Inc. e JPMorgan Chase & Co. per ultimare una potenziale quotazione negli Stati Uniti, anche se Birkenstock e il fonfo si sono rifiutati rifiutati di confermare la notizia.

L’azienda di calzature con sede a Neustadt (Germania) era entrata nella galassia della società di investimenti del miliardario Bernard Arnault con una valutazione di circa 4 miliardi di euro. A seguito dell’operazione, i fratelli Alex e Christian Birkenstock, rimasti azionisti di minoranza, erano diventati miliardari con un patrimonio di circa 1,7 miliardi di dollari ciascuno.

La storia di Birkenstock

E pensare che il successo di Birkenstock, fondato quasi 250 anni fa, affonda le sue radici nel mondo dell’ortopedia quando il mastro calzolaio Konrad Birkenstock, con due botteghe a Francoforte, avvia la produzione e la vendita delle solette flessibili. L’azienda ha iniziato a produrre i suoi sandali con marchio di fabbrica negli anni ’60, sotto il figlio di Carl Birkenstock, Karl.

Hanno iniziato a vendere negli Stati Uniti nel 1966, dopo che una cliente che utilizzava le scarpe per alleviare il dolore al piede iniziò a distribuirle nei negozi di alimenti naturali. Il 2013 è segnato poi da una delle svolte più significative nella storia aziendale: Birkenstock diventa un complesso industriale. Alla guida del gruppo vi è un team direttivo che per la prima volta non è composto da membri della famiglia con Oliver Reichert e Markus Bensberg che dirigono insieme le attività.

Negli ultimi anni Birkenstock, che ha chiuso il 2022 con un aumento dei ricavi a quasi 1,2 miliardi di euro, si è fatto conoscere anche nell’alta moda, attraverso collaborazioni con maison come Dior, Manolo Blahnik, Jil Sander, Proenza Schouler e Valentino.

LEGGI ANCHE: “Mi piacevano i trattori e non giocavo con le Barbie”: Margot Robbie si racconta a Forbes

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .