Novità in casa Eni e Satispay. Le due società hanno annunciato una collaborazione: Eni Sustainable Mobility aggiungerà il sistema di pagamento della fintech italiana a quelli già disponibili nelle stazioni di servizio Eni. “I clienti delle Eni Live Station possono pagare i rifornimenti di carburante self e servito, le consumazioni e gli acquisti negli Eni Café e nei negozi Emporium, nelle casse e nei terminali di piazzale di oltre 1.300 Eni Live Station”, si legge nella nota ufficiale.
L’accordo per le stazioni di servizio Eni
“Con l’accordo con Satispay, Eni Sustainable Mobility amplia ulteriormente le opzioni di pagamento disponibili per i propri clienti con l’obiettivo di rendere ancora più semplice e accessibile la loro esperienza nella stazione di servizio. Per far fronte alle loro esigenze di prodotti e servizi per la mobilità, sono più di un milione le persone che ogni giorno entrano nella rete delle Eni Live Station che, in Italia, conta oltre quattromila punti vendita”, ha commentato Luigi Napolitano, responsabile operations, sistemi e profili di Eni Sustainable Mobility.
Soddisfatto anche Stefano Schiavio, partnerships & corporate bd director di Satispay. “Essere stati scelti da un grande operatore del settore mobilità come Eni Sustainable Mobility conferma che possiamo produrre un impatto significativo per utenti ed esercenti. Garantire efficienza, semplicità e affidabilità nella gestione dei pagamenti è un aspetto chiave per permettere ai nostri partner di offrire un’ottima esperienza di acquisto ai clienti, migliorando la qualità del servizio nel complesso. Raggiungere questo obiettivo è ancora più importante proprio in quei luoghi in cui può concentrarsi un elevato numero di persone come le stazioni di rifornimento, che, specialmente con l’arrivo delle vacanze estive, riscontrano una maggiore affluenza e necessitano per questo di velocità e affidabilità nei pagamenti”.
L’unicorno italiano dei pagamenti
A settembre, grazie alla raccolta di altri 320 milioni di euro, Satispay è diventato un unicorno, superando il miliardo di valutazione. Il round di serie D aveva visto l’ingresso della società di venture capital newyorkese Addition. Greyhound Capital, azionista dal 2018, ha incrementato la sua quota. Hanno fatto lo stesso anche Coatue, Lightrock, Block (il nuovo nome della Square dell’ex ad di Twitter Jack Dorsey), Tencent e Mediolanum Gestione Fondi, tutti entrati nel 2021.
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