Articolo tratto dall’allegato Small Giants del numero di agosto 2023 di Forbes Italia. Abbonati!
Uno degli ultimi servizi che ha deciso di lanciare sul mercato è stato pensato per semplificare la gestione dei quantitativi sempre più numerosi dei resi, in costante crescita negli ultimi anni alla luce del boom che il commercio elettronico ha registrato nel nostro Paese in seguito alla pandemia.
Reso Facile è la novità portata sul mercato da InPost, l’operatore polacco attivo nel settore delle spedizioni tramite e-commerce e una delle principali piattaforme di logistica per la consegna out-of-home in Europa. “Oggi i resi rappresentano circa il 14% dei nostri volumi business to consumer, ma siamo convinti che questa percentuale crescerà ancora a ritmi molto marcati nei prossimi anni”, spiega Leonardo Berlingieri, commercial director di InPost Italia.
“Dal momento che semplificare è la nostra parola d’ordine, Reso Facile consente di restituire il prodotto senza dover stampare nulla venendo così incontro ai consumatori. In pochi click e pochi minuti, si può così ricevere direttamente sulla propria e-mail un Qr code e un codice reso che consentono all’acquirente di rendere la merce senza dover affrontare ulteriori complicazioni. Le piattaforme e-commerce hanno invece la possibilità, sempre in un’ottica di semplicità del servizio, di integrare Reso Facile tra le opzioni attualmente già in uso sul loro sito, oppure di proporlo tramite il portale InPost, senza alcuna necessità dunque di integrazione tecnica”.
Le origini
Fondata nel 1999 da Rafał Brzoska in Polonia, InPost fornisce servizi di consegna attraverso una rete di oltre 28.000 punti di distribuzione in nove paesi europei, nonché servizi di corriere a domicilio e di evasione degli ordini per chi vende tramite e-commerce. La rete di InPost si basa in particolare sui locker, gli armadietti automatizzati collocati in posti strategici come supermercati, uffici postali, grandi brand del retail e fermate della metropolitana, e sugli InPost Point, i punti di ritiro ospitati presso migliaia di esercizi di quartiere in tutta Italia. Il business di InPost continua a svilupparsi, tanto che nel 2022 la società ha raggiunto la soglia dei 54.000 punti di ritiro in Europa, di cui circa il 9% in Italia, con circa 745 milioni di pacchi consegnati, in crescita del 44% rispetto al 2021.
Il nostro paese è un mercato strategico per lo sviluppo internazionale di InPost con i punti di distribuzione che sono passati da circa 100 a quasi 5.000 punti in meno di due anni, e con la copertura di tutte le regioni raggiunta negli ultimi mesi. Aumenta di conseguenza anche il numero delle persone impiegate da InPost nel nostro paese: dalle 40 persone di fine 2021 la forza lavoro conta oggi oltre 80 dipendenti, ed entro la fine del 2023 è prevista un’ulteriore crescita.
In Italia sono tra l’altro attive diverse partnership significative, come quella annunciata lo scorso dicembre con Atac, l’azienda di trasporto pubblico della Capitale, grazie alle quale i locker di InPost saranno localizzati in 21 stazioni della metropolitana di Roma. Grazie a questi accordi, InPost vuole contribuire non solo a rafforzare la sua rete a portata di cliente, ma anche a diffondere nella popolazione italiana un’abitudine già molto consolidata nei Paesi del Bord Europa, dove l’utilizzo dei punti di ritiro fuori casa per ricevere gli acquisti realizzati online è diventato una consuetudine e raggiunge anche tassi del 70%.
Il mercato italiano
“L’Italia rappresenta un tassello importante per la crescita globale di InPost. Qui siamo attualmente l’unico operatore specializzato nel canale out of home: consegne e ritiri si svolgono esclusivamente presso i nostri quasi 5000 punti di distribuzione”, conferma Nicola D’Elia, managing director Southern Europe di InPost. “La gestione delle merci presso i punti di ritiro permette oltretutto di ottimizzare le consegne fino a dieci volte rispetto al recapito a domicilio, incidendo in modo positivo sulla riduzione del traffico e delle conseguenti emissioni di CO2, dell’inquinamento acustico e anche degli incidenti stradali. Siamo fermamente convinti della bontà di questo modello, perché garantisce autonomia e flessibilità alle persone nella gestione dei propri acquisti in rete e ha al contempo anche un risvolto positivo sull’ambiente, un aspetto a cui i cittadini prestano sempre più attenzione”.
Proprio per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, InPost ha attivato un programma di abbattimento delle emissioni, la strategia Net-Zero entro il 2040 ratificata da Science Based Targets, iniziativa nata dalla collaborazione tra il Cdp, il Global Compact delle Nazioni Unite, il World Resources Institute e il World Wide Fund for Nature, al fine di fissare un obiettivo climatico basato sulla scienza.
InPost Italia ha quindi appena ottenuto la certificazione Iso 9001:2015 con Tuv, ente di fama mondiale riconosciuto quale simbolo accreditato di qualità, sicurezza e sostenibilità. Intanto l’azienda ha lanciato anche un piano di comunicazione pubblicitaria nella città di Milano per mettere in luce, con il claim “Vicino a te”, tutti i vantaggi e le libertà offerte dalla consegna out-of-home, la modalità scelta da InPost grazie alla quale il cittadino non perde tempo in attesa del corriere e ottimizza i suoi tempi gestendo spedizioni e ritiri negli stessi luoghi che frequenta abitualmente, potendo infine riconsegnare un prodotto senza la necessità di avere una stampante nella propria abitazione.
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