Alfasigma si allarga negli Stati Uniti. L’azienda farmaceutica bolognese ha comprato l’americana Intercept Pharmaceuticals, quotata al Nasdaq, specializzata in malattie rare e gravi del fegato, come la colangite biliare primitiva (cbp) e l’epatite grave associata all’alcol. L’accordo di fusione è arrivato al prezzo di 19 dollari per azione, con un premio dell’82% rispetto al valore di chiusura del 25 settembre. La chiusura dell’affare, che vale 793 milioni di dollari, è prevista per la fine del 2023.
Che cos’è Intercept
Intercept è conosciuta soprattutto per un farmaco per la cbp, una malattia autoimmune del fegato che colpisce soprattutto le donne. Sta sviluppando poi vari progetti, tra cui altri farmaci contro la cbp.
Secondo Jerry Durso, presidente e amministratore delegato di Intercept, l’operazione “fornisce un valore significativo agli azionisti e riconosce il valore del nostro portafoglio, delle nostre capacità in ambito ricerca e sviluppo e commerciale e dei nostri talenti in tutta l’organizzazione”.
Il 26 settembre, in seguito all’annuncio dell’opa, il titolo di Intercept ha guadagnato il 79%.
L’operazione
“L’acquisizione annunciata oggi è in linea con la nostra strategia volta a costruire una forte presenza nel mercato statunitense, con particolare attenzione all’area gastroenterologica di base”, ha dichiarato Stefano Golinelli, presidente di Alfasigma. Già nel 2017 l’azienda – nata lo stesso anno dalla fusione tra Alfa Wassermann, Biofutura Pharma e Sigma-Tau Industrie Farmaceutiche Riunite – aveva comprato Pamlab, società della Louisiana, per poi ribattezzarla Alfasigma Usa. Il gruppo è oggi in più di 100 paesi, fattura oltre 1 miliardo di euro e impiega tremila persone tra ricerca, sviluppo, produzione e distribuzione.
In Italia Alfasigma si occupa soprattutto di farmaci da prescrizione ed è conosciuta per prodotti di automedicazione e integratori alimentari. Ha sedi a Bologna e Milano, quattro siti produttivi in Italia, uno in Spagna e uno negli Stati Uniti.
“Intercept si integra perfettamente con il business core di Alfasigma, la gastroenterologia e l’epatologia”, ha affermato Francesco Balestrieri, amministratore delegato di Alfasigma. “Riteniamo che l’operazione rappresenti un’opportunità di trasformazione per entrambe le aziende”.
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