Inversione di marcia per Tesla. Dopo aver scritto record su record, la brusca frenata è arrivata: i conti dell’ultima trimestrale hanno infatti evidenziato – praticamente in ogni voce – un importante ed evidente calo. I ricavi non hanno rispettato le attese degli analisti (24,06 miliardi di dollari) e si sono fermati a 23,4 miliardi di dollari, in crescita del 9% rispetto allo stesso corrispettivo del 2022 (la crescita più debole dal secondo trimestre del 2020), ma in discesa rispetto al precedente trimestre, quando i ricavi si attestavano a quasi 25 miliardi di dollari (24,9). E se l’utile netto è sceso addirittura del 44% a 1,85 miliardi di dollari, quello per azione è calato a 53 centesimi dai precedenti 95.
Un calo sensibile che ha avuto dei riscontri negativi anche a Wall Street. Dopo la pubblicazione dei conti, infatti, le azioni Tesla sono immediatamente scivolate di quasi il 5%. “I nostri principali obiettivi sono rimasti invariati nel terzo trimestre del 2023: ridurre i costi per veicolo, generare flusso di cassa libero massimizzando il volume delle consegne e continuare gli investimenti in intelligenza artificiale e altri progetti di crescita”, ha evidenziato in una nota ufficiale Tesla.
“Il nostro costo di produzione per veicolo è sceso a circa $37.500 nel terzo trimestre. Sebbene i costi di produzione nelle nostre nuove fabbriche siano rimasti più alti rispetto alle fabbriche consolidate, abbiamo attuato gli aggiornamenti necessari nel terzo trimestre per consentire ulteriori riduzioni dei costi unitari… Durante un periodo di tassi di interesse elevati, crediamo che concentrarsi sugli investimenti in R&S e nelle spese di capitale per la crescita futura, mantenendo nel contempo un flusso di cassa libero positivo, sia l’approccio giusto”, ha aggiunto.
I veicoli prodotti e il robot Optimus
Nel terzo trimestre Tesla ha prodotto più di 430mila veicoli e ne ha consegnato oltre 435mila. “Un calo sequenziale dei volumi è stato causato dai tempi di inattività pianificati per gli aggiornamenti della fabbrica”, ha evidenziato la società che comunque ha confermato il suo obiettivo di volume per il 2023: circa 1,8 milioni di veicoli.
Inoltre, Tesla ha anche affermato di aver più che “raddoppiato le dimensioni del nostro sistema di elaborazione per l’addestramento dell’IA per far fronte all’aumento dei dati e al nostro progetto robot Optimus. Il nostro robot umanoide sta attualmente ricevendo addestramento per compiti semplici tramite l’IA anziché software codificati in modo rigido, e l’hardware viene ulteriormente migliorato”.
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Il cybertruck di Tesla
Durante il corso della conferenza sugli utili, Elon Musk ha presentato agli investitori una novità: da novembre il tanto atteso cybertruck sarà finalmente disponibile. Ma attenzione.
Come evidenziato da Forbes, anche se Musk lo ha più volte definito un “un prodotto straordinario”, tuttavia ha voluto sottolineare un aspetto ben preciso: “Ci saranno enormi sfide nel raggiungere la produzione in volume con il Cybertruck e quindi nel rendere positivo il flusso di cassa inerente”. Ciò significa che “anche se penso che questo sia potenzialmente il nostro miglior prodotto di sempre – e penso che sia il nostro miglior prodotto di sempre – richiederà un lavoro immenso per raggiungere una produzione ad alto volume e avere un flusso di cassa positivo a un prezzo che le persone possono permettersi”. Peraltro, non è ancora chiaro quale sarà il prezzo ufficiale del cybertruck. Alla sua presentazione, avvenuta nel novembre del 2019, Musk aveva affermato che sarebbe stato in vendita al prezzo base di 39.900 dollari. Cifra che secondo gli analisti del settore sarà decisamente ritoccata al rialzo.
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