Luxottica rivoluziona l’organizzazione del lavoro. Il più grande gruppo mondiale dell’occhialeria e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali hanno firmato il nuovo Contratto Integrativo Aziendale che introduce per la prima volta la settimana corta di 4 giorni per i 20mila dipendenti dell’azienda.
Questi ultimi potranno ritagliare per sé e per le proprie esigenze personali venti giornate l’anno, per lo più il venerdì, coperte in larga parte dall’azienda, a parità di salario. I lavoratori che vorranno aderire all’opzione dovranno sacrificare cinque permessi retribuiti l’anno per coprire altrettanti venerdì liberi, mentre gli altri 15 saranno a carico di Luxottica.
La novità, inizialmente introdotta in via sperimentale in alcuni reparti e aree produttive, si inserisce in un contesto aziendale dinamico e offre un’ulteriore soluzione per disegnare i contorni del proprio orario di lavoro in funzione delle esigenze personali.
“In un’epoca di grandi trasformazioni economiche e sociali emerge l’urgenza di ridisegnare nuovi modelli organizzativi delle aziende per guidare il cambiamento verso percorsi che riconoscano e premino le professionalità e le eccellenze del nostro paese”, commenta Francesco Milleri, presidente e ad di EssilorLuxottica.
“Su questa visione si basa una lunga storia di dialogo che abbiamo instaurato con le nostre persone e le parti sociali, e che oggi si concretizza in un accordo ispirato a principi di equità e inclusione, in cui il talento del fare ricopre un ruolo centrale. Un patto di lungo periodo, che permette a EssilorLuxottica di valorizzare il made in Italy rendendo gli impianti italiani sempre più competitivi per l’eccellenza delle loro produzioni e alle sue persone di programmare con maggiore sicurezza il proprio percorso di vita e di lavoro”.
Oltre 1.500 nuove assunzioni nel gruppo Luxottica
Tra le novità previste nel contratto ci sono il part time per 3 anni con contributi pieni ai lavoratori in uscita, mentre i giovani che prenderanno il posto dei pensionandi saranno assunti da subito a tempo pieno.
L’innovazione organizzativa permetterà la stabilizzazione a tempo indeterminato di oltre 1.500 lavoratori oggi in somministrazione, oltre a sostenere il diritto allo studio dei lavoratori-studenti estendendo il diritto dei tre giorni di permesso non solo per esami universitari ma anche per master, Its, istituti ottici e secondari digitali tecnologici.
Sotto il profilo economico è previsto l’aumento del valore complessivo del premio di risultato, con soglia minima elevata da 800 a 1000 euro, con il riconoscimento dello stesso al 100% anche ai lavoratori somministrati.
“Questa intesa dimostra come le relazioni industriali, a ogni livello, sono l’elemento fondamentale e determinante per governare e migliorare momenti di trasformazione aziendale in un contesto socio-economico complesso come quello in cui ci troviamo, in un momento in cui la famiglia è messa a dura prova e ha bisogno di recuperare spazi”, aggiungono le organizzazioni sindacali nazionali rappresentate da Marco Falcinelli, segretario generale Filctem Cgil, Nora Garofalo, segretario generale Femca Cisl e Daniela Piras, segretaria generale Uiltec Uil.
Lamborghini pronta a seguire lo stesso modello
Sulla scia di Luxottica, Lamborghini si prepara a chiudere l’accordo con i sindacati per introdurre la settimana lavorativa di 33 ore e mezzo per i suoi dipendenti. “Si passerà da una settimana da 4 giorni e una da 5 per chi lavora su due turni, e da due da 4 giorni e una da 5 per chi è impiegato su tre turni”, spiega Alberto Cocchi della Fiom.
L’accordo complessivo andrà a toccare diverse questioni che vanno oltre l’orario di lavoro, come lo smart working per diversi giorni al mese (fino a 12, in alcuni casi) e il riconoscimento mutualistico per chi soffre di “malattie particolari, gravi e/o rare riconosciute dal medico della fabbrica”.
Numerose opportunità saranno riservate al benessere psico-fisico, oltre a corsi di fitness organizzati in orario serale negli spazi del parco Lamborghini. Si sta lavorando inoltre per consentire al lavoratore di rivolgersi ad altre figure esterne attraverso un’apposita convenzione, oltre a misure di sostegno alla genitorialità, banche ore solidali e permessi per adozione retribuiti.
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