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Space Economy

Riparte il programma di turismo spaziale di Jeff Bezos: a breve un nuovo lancio di Blue Origin

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Blue Origin, la compagnia spaziale fondata da Jeff Bezos, ha annunciato l’intenzione di lanciare il razzo New Shepard già il 18 dicembre. Si tratta di un nuovo passo verso la ripresa del programma di turismo spaziale, dopo che oltre un anno fa era stato messo da parte a causa di un malfunzionamento accusato a metà del lancio lo scorso settembre.

Blue Origin e il turismo spaziale

  • L’azienda sta “già considerando il 18 dicembre” come data utile per il lancio del New Shepard. Sarà effettuato senza equipaggio e trasporterà 33 “carichi di reserach payloads”, ossia una tecnologia volta a raccogliere dati e condurre esperimenti nello spazio, oltre a 38.000 cartoline dell’organizzazione no profit Club for the Future.
  • Tuttavia il lancio rappresenta anche il ritorno di Blue Origin nella corsa al turismo spaziale, dopo che un malfunzionamento avvertito a metà del lancio del settembre 2022 ha bloccato il programma New Shepard per più di un anno proprio per scoprire le cause di questo malfunzionamento.
  • La New Shepard è stata sviluppata per il turismo spaziale ed è progettata per ospitare sei persone, garantendo un volo di 11 minuti, secondo quanto riportato dal sito web di Blue Origin.

Background

Prima del malfunzionamento del 2022 a pochi secondi lancio (il lancio era stato effettuato senza equipaggio), il razzo New Shepard aveva portato con successo più di due dozzine di persone nello spazio, tra cui l’attore di Star Trek William Shatner e lo stesso Bezos.

Blue Origin ha avviato un’indagine, sotto la supervisione della Federal Aviation Administration, sulla causa del malfunzionamento. La FAA ha chiuso le indagini sull’incidente a settembre, richiedendo a Blue Origin di intraprendere 21 azioni correttive, inclusa la riprogettazione del motore e dei componenti degli ugelli. Durante questo momento di pausa, tuttavia, la concorrente di Blue Origin, la Virgin Galactic di Richard Branson, ha continuato ininterrottamente il suo progetto nel turismo spaziale, riuscendo a completare il suo sesto volo commerciale in sei mesi a novembre.

Secondo alcune stime, secondo Ars Technica, la manutenzione e l’utilizzo del suo razzo New Shepard costa a Blue Origin 100 milioni di dollari all’anno. Nel 2017, Bezos – che secondo Forbes ha un patrimonio di 169,8 miliardi di dollari – ha annunciato la sua intenzione di vendere 1 miliardo di dollari in azioni Amazon all’anno per finanziare Blue Origin. Il prezzo esatto di un biglietto a bordo del New Shepard ancora non è noto, ma nel 2018 i rapporti hanno indicato che potrebbe costare almeno 200 mila dollari. Tuttavia, il primo biglietto è stato venduto per 28 milioni di dollari in un’asta online nel 2021.

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In cifre

31. Ecco quante persone hanno preso parte ai voli spaziali organizzati a bordo del razzo New Shepard, prima che il malfunzionamento dello scorso anno interrompesse le operazioni.

A cosa prestare attenzione

Ci sono ancora dei dubbi sul lancio. Secondo Bloomberg, che per prima ha riportato questa notizia, è necessaria l’approvazione della FAA, che non è ancora definitiva.

A margine

Blue Origin continua inoltre a lavorare sul suo razzo New Glenn ad alto carico, che la NASA ha utilizzato per trasportare sonde in un’eventuale missione su Marte. Il lancio di questa missione è previsto per il 2024. Blue Origin ha investito più di 2,5 miliardi di dollari nello sviluppo del razzo.

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