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Nasce Setteottobre, l’associazione contro l’antisemitismo

“Contrastare la marea montante del negazionismo, delle falsificazioni, dell’odio antisemita, e riaffermare il diritto di Israele a difendersi, lavorare per la difesa dei valori democratici”. È con questo obiettivo che nasce a Roma Setteottobre, l’associazione che mira a contrastare l’ascesa dell’antisemitismo in Italia e non solo. Nel programma, accanto a un’estesa attività di comunicazione e informazione, sono previsti, tra altri, progetti specifici per le scuole, osservatori sull’antisemitismo e sull’odio antioccidentale, l’assistenza legale per coloro oggetto di atti antisemiti.

Promossa, fra gli altri altri, da Stefano Parisi, Anita Friedman, Daniele Scalise, Andrée Ruth Shammah, Luigi Mattiolo, Pier Luigi Battista, Ilaria Borletti, Gabriele Albertini, e con già 200 adesioni raccolte fino a oggi – fra cui Claudio Pagliara, David Meghnagi, Costanza Esclapon, Claudia Mancina, Alessio D’Amato e Massimiliano Fedriga – Setteottobre sarà ufficialmente presentata domenica 21 gennaio, in un incontro che vedrà protagonisti gli israeliani Attila Somfalvi, analista politico del think tank Inss di Tel Aviv, Ali Waked, direttore del canale arabo iNews24, l’esperto di geopolitica Alexandre del Valle (Ipag Business School di Parigi, Luiss di Roma) e alcuni soci di Setteottobre.

“Dal 7 ottobre”, spiega Stefano Parisi, presidente dell’associazione, “non si torna più indietro. Non solo per l’orrendo massacro perpetrato dai terroristi di Hamas contro inermi cittadini israeliani, ma per la violenta reazione antisemita che ne è scaturita e che abbiamo visto nelle scuole, nelle università e nelle piazze delle città europee e americane”. Reazione sostenuta “dall’indifferente ambiguità di tanta élite occidentale, silente nei riguardi della propaganda che trasforma le vittime in carnefici, schierandosi di fatto con terroristi, nazisti, violenti regimi oscurantisti. Ci siamo convinti che non si può rimanere inermi davanti al rischio della fine dei principi democratici, della libertà della persona, del benessere comune, della solidarietà tra i popoli. Si stanno unendo a noi tante persone che hanno a cuore Israele e i nostri valori”, chiude Parisi.

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