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Continua il crollo delle azioni Apple: ecco perché la società è a un bivio

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Continua il momento no a Wall Street di Apple. Martedì, le azioni della società sono scese ai minimi di oltre quattro mesi. Dimostrazione evidente delle preoccupazioni degli investitori sia guardando agli sforzi che Apple sta facendo nel settore dell’intelligenza artificiale, sia a al crollo del suo business in Cina.

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Il momento no di Apple

  • Martedì, subito dopo l’apertura delle contrattazioni, le azioni Apple sono scese di oltre il 2%, toccando i 169 dollari per azioni, ossia il prezzo più basso mai registrato dal 31 ottobre, avvicinandosi alla quinta sessione negativa consecutiva in Borsa.
  • Il motivo principale che ha spinto al ribasso Apple è il rapporto di Counterpoint Research. La società, con sede a Hong Kong, ha evidenziato che le vendite di iPhone sono diminuite del 24% su base annua nelle prime sei settimane del 2024, un duro colpo considerando che la Cina rappresenta oltre il 15% dei ricavi di Apple e le vendite nella regione sono già diminuite del 13% nell’ultimo trimestre di Apple, su base annua.
  • Il crollo delle vendite di iPhone in Cina coincide con le crescenti preoccupazioni degli analisti sul fatto che Apple rimanga indietro rispetto ai suoi grandi concorrenti tecnologici nel campo dell’intelligenza artificiale.
  • Da inizio anno, le azioni Apple sono in discesa dell’11%. Perdita che aumenta fino al 14% considerando gli ultimi 12 mesi. Si tratta di una performance nettamente in controtendenza con quella dell’indice S&P500 (in crescita dell’8% da inizio anno, del 29% nell’ultimo anno).
  • Martedì, in una nota ai clienti, l’analista di Rosenblatt, Barton Crockett, ha dichirato che le azioni Apple “sono a un bivio”, ipotizzando che la società possa aver perso il suo “appeal” a Wall Street sia per aver accantonato il progetto dell’Apple Car sia per il lancio “poco interessante” del suo Vision, il visore professionale per realtà mista.

In cifre

Nel 2024 la capitalizzazione di Apple è scesa di 368 miliardi di dollari e ora si attesta a 2.600 miliardi di dollari, cifra che non gli vale più il primato di azienda di maggior valore al mondo. Adesso, in testa c’è Microsoft. Da inizio anno, Microsoft e Nvidia, diventata la terza azienda di maggior valore al mondo, hanno arricchito il proprio valore di mercato di rispettivamente circa 240 e 920 miliardi di dollari.

Citazione cruciale

Apple “probabilmente” ha bisogno di dimostrare “nuove capacità significative nell’intelligenza artificiale generativa” per “riacquistare un po’ del suo splendore”, secondo Crockett. Il target price di 189 dollari implica comunque ancora un rialzo dell’11%, ma è inferiore al target medio di 200 dollari ipotizzato da FactSet.

Aspetto interessante

Potrebbe sembrare uno “spettacolo dell’orrore” per Apple, dato che le scarse vendite di iPhone in Cina rappresentano “la ciliegina sulla torta delle cattive notizie”, eppure secondo quanto scritto martedì in una nota ai clienti dagli analisti di Wedbush (guidati da Dan Ives), i “giorni migliori arriveranno per Apple”. Per Wedbush il target price è di 250 dollari, che implica un rialzo del 47% e una valutazione di quasi 4.000 miliardi di dollari per Apple. Si tratterebbe di una crescita basata sulle varie opportunità offerte nel business degli iPhone e dei servizi di Apple e sul potenziale di Apple di riuscire a capitalizzare al meglio la sua grande base clienti, seguendo così una strategia rialzista.

Fatto sorprendente

Questa sarebbe la prima volta dal 1997 che Apple garantisce agli investitori un rendimento negativo in un contesto in cui invece l’S&P500 registra un rendimento positivo, secondo i dati FactSet. Alla fine del 1997 Apple aveva una capitalizzazione di mercato inferiore a 2 miliardi di dollari, una piccola briciola della sua capitalizzazione di mercato di 2,7 miliardi di dollari registrata martedì.

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