Miliardari intelligenza artificiale, classifica Forbes.
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Tutti i miliardari che nel 2024 si sono arricchiti grazie al boom dell’intelligenza artificiale

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Un anno e mezzo dopo che ChatGpt ha fatto il suo ingresso sulla scena, facendo dell’intelligenza artificiale un argomento di conversazione persino a tavola e trasformando il ceo di OpenAI, Sam Altman, in un nome quasi familiare, la “corsa all’oro” dell’IA è in pieno svolgimento. Solo nell’ultimo anno, le aziende del settore tech – nuove e antiche – hanno visto i prezzi delle loro azioni salire alle stelle, contribuendo a rendere i magnati della tecnologia mondiale ancora più ricchi e spingendo più di una dozzina di nuovi miliardari dell’intelligenza artificiale nella lista dei miliardari di Forbes.

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Jensen Huang, la fortuna di Mr. Nvidia

La persona simbolo di questo processo è senza dubbio il cofondatore e ceo di Nvidia: Jensen Huang. Il prezzo delle azioni di Nvidia è infatti aumentato di quasi il 300% nell’ultimo anno, portando Huang per la prima volta tra le 20 persone più ricche del mondo (al numero 20). Molte altre sono le aziende che hanno cavalcato l’onda.

Le azioni di Super Micro Computer, che produce server che gestiscono applicazioni di intelligenza artificiale ad alta intensità di calcolo, hanno registrato performance addirittura migliori di quelle di Nvidia – più che decuplicata nell’ultimo anno, più di qualsiasi altra società presente nell’indice S&P 500 – rendendo i suoi cofondatori, marito e moglie, Charles Liang e Sara Liu, entrambi nuovi miliardari.

Anche l’amministratore delegato dell’azienda di semiconduttori Advanced Micro Devices, Lisa Su, è entrata nella classifica dei miliardari quest’anno, grazie all’aumento del 120% del prezzo delle azioni di Amd. E Cloudflare, una società di sicurezza informatica fortemente connessa all’intelligenza artificiale, ha visto le sue azioni salire dell’86%, rendendo il direttore operativo Michelle Zatlyn un nuovo miliardario e aumentando la fortuna del ceo Matthew Prince a 3,4 miliardi di dollari, dai 2 miliardi di dollari del 2023.

Il boom dell’intelligenza artificiale

Anche le società private specializzate in intelligenza artificiale sono decollate. L’anno scorso, secondo Crunchbase, le startup incentrate sull’intelligenza artificiale hanno raccolto quasi 50 miliardi di dollari di finanziamenti, in un anno di rallentamento negli investimenti di venture capital in generale. OpenAI è certamente la più grande tra loro, con un valore di circa 80 miliardi di dollari dopo un investimento di 10 miliardi di dollari da parte di Microsoft lo scorso gennaio. Sebbene il suo ceo Altman non abbia alcuna partecipazione nella società, Forbes stima che sia un miliardario grazie alla rete dei suoi investimenti.

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Un elenco al quale aggiungono il proprio nome altri due nuovi miliardari provenienti da startup basate sull’intelligenza artificiale: Ivan Zhao, cofondatore e ceo di Notion, a motivo della sua partecipazione nell’app per la produttività che punta tutto sull’intelligenza artificiale (del valore stimato di 5 miliardi di dollari), e Brett Adcock, fondatore e ceo della società da 2,6 miliardi di dollari (valutazione stimata) Figure, specializzata in IA robotica.

L’inizio di una crepa?

Parte significativa dei finanziamenti a tutte queste società private proviene dagli storici giganti della tecnologia come Microsoft, Amazon e Alphabet, che sperano di vincere quella che sempre di più sta diventando una vera e propria “corsa agli armamenti” legati all’intelligenza artificiale.

Per ora, non si sa se e quando la bolla dell’intelligenza artificiale possa scoppiare, e i fondi esaurirsi, tuttavia qualche crepa inizia a vedersi. Inflection AI, cofondata dall’investitore miliardario Reid Hoffman, ha abbandonato il suo chatbot e gli altri due cofondatori insieme ad altri ricercatori a marzo hanno lasciato per accettare un nuovo impiego, sempre nel campo dell’intelligenza artificiale, presso Microsoft.

Ecco nove nuovi miliardari le cui aziende sono legate all’intelligenza artificiale.

(Patrimoni netti all’8 marzo 2024)

Charles Liang

Patrimonio netto: 6,1 miliardi $ | Fonte di ricchezza: hardware | Paese: Stati Uniti

Liang ha cofondato la società di infrastrutture IT Super Micro Computer nel 1993. I suoi server e sistemi di storage sono ora molto richiesti tra le aziende di intelligenza artificiale e cloud computing. I ricavi hanno raggiunto la cifra record di 7 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2023. Il titolo è cresciuto di oltre l’1.100% negli ultimi 12 mesi, sovraperformando anche rispetto ai propri partner produttori di chip come Nvidia, Intel e Amd. La moglie di Liang, Sara Liu, è vicepresidente senior di Super Micro e anche lei nuova miliardaria.

Kwak Dong Shin

Patrimonio netto: 2,9 miliardi $ | Fonte di ricchezza: semiconduttori | Nazione: Corea del Sud

Shin gestisce Hanmi Semiconductor, fondata da suo padre nel 1980. Hanmi produce apparecchiature utilizzate nell’imballaggio dei semiconduttori, una delle fasi finali della produzione di chip. Tra i suoi principali clienti Samsung Electronics e SK Hynix. Gli affari sono in forte espansione grazie al successo dell’intelligenza artificiale, con le azioni in crescita di oltre il 560% nell’ultimo anno.

Shunsaku Sagami

Patrimonio netto: 1,9 miliardi $ | Fonte di ricchezza: intermediazione, fusioni e acquisizioni | Nazione: Giappone

L’M&A Research Institute del 33enne svolge un ruolo di mediatore per i venditori di imprese di piccole e medie dimensioni. Utilizza l’intelligenza artificiale per trovare potenziali acquirenti, spesso proprietà e persone più anziane alle prese con il tema della successione e che desiderano passare all’incasso. L’azienda di Sagami è stata quotata a Tokyo nel 2022.

Ivan Zhao

Patrimonio netto: 1,5 miliardi $ | Fonte della ricchezza: Notion | Paese: Stati Uniti

Il cofondatore e ceo di Notion, startup dedicata alla produttività, si trova oggi in una situazione molto diversa dal 2015, quando lui e il cofondatore Simon Last licenziarono tutti i dipendenti, subaffittarono l’ufficio di San Francisco e si trasferirono a Kyoto, in Giappone. Notion, ora redditizia, punta tutto sull’intelligenza artificiale ed è valutata circa 5 miliardi di dollari da transazioni sul mercato secondario e ha un fatturato stimato di 250 milioni di dollari.

Brett Adcock

Patrimonio netto: 1,4 miliardi $ | Fonte di ricchezza: robot | Paese: Stati Uniti

Figure, fondata da Adcock nel 2022, sta lavorando per dare vita a un “umanoide per scopi generici” alimentato dall’intelligenza artificiale e per inserire così i robot nella forza lavoro. A febbraio, la società ha raccolto 675 milioni di dollari da importanti investitori tra cui Jeff Bezos, Microsoft, Nvidia e OpenAI, per una valutazione di 2,6 miliardi di dollari. Adcock, 37 anni, ne possiede, si stima, il 50%.

Lisa Su

Patrimonio netto: 1,3 miliardi $ | Fonte di ricchezza: semiconduttori | Paese: Stati Uniti

Le azioni di Advanced Micro Devices sono aumentate di oltre 60 volte da quando Su ha preso le redini nel 2014 e ha trasformato l’azienda di semiconduttori in difficoltà in un gioiellino dell’intelligenza artificiale. Figlia di un matematico e contabile diventato imprenditore, Su è nata a Taiwan ed è emigrata a New York all’età di 3 anni. Ha studiato ingegneria elettrica al Mit perché le sembrava essere la specializzazione più difficile.

Michelle Zatlyn

Patrimonio netto: 1,2 miliardi $ | Fonte di ricchezza: sicurezza informatica | Nazione: Canada

Cloudflare di Zatlyn utilizza l’intelligenza artificiale per salvaguardare i propri clienti e contrastare gli attacchi informatici. L’azienda con sede a San Francisco fornisce inoltre spazio nel cloud agli sviluppatori per costruire i propri modelli di intelligenza artificiale. Nata in Canada, Zatlyn ha studiato chimica alla McGill University di Montreal e ha lavorato a Google e Toshiba prima di cofondare Cloudflare nel 2009 con il suo compagno di classe della Harvard Business School Matthew Prince, che è ceo e anch’egli miliardario. Il coo Zatlyn possiede circa il 2% delle azioni della società, che sono aumentate del 65% rispetto al valore dello scorso anno.

Sam Altmann

Patrimonio netto: 1 miliardo $ | Fonte della ricchezza: investimenti | Paese: Stati Uniti

Il ceo di OpenAI ha dato il via all’esplosione dell’intelligenza artificiale con il lancio di ChatGPT nel 2022, ma non possiede azioni nell’azienda, che si stima valga oltre 80 miliardi di dollari. Invece, il 38enne, che è stato drammaticamente licenziato e riassunto da OpenAI lo scorso novembre, deve la sua ricchezza agli investimenti fatti come presidente dell’incubatore di startup Y Combinator dal 2014 al 2019, al fatto di aver scommesso in anticipo su di una realtà come Stripe nonché alle partecipazioni in Reddit e Helion, startup specializzata nella fusione nucleare.

Harvey Jones

Patrimonio netto: 1 miliardo $ | Fonte di ricchezza: Nvidia | Paese: Stati Uniti

Investitore e imprenditore tecnologico di lunga data, Jones è un membro fondatore del consiglio di amministrazione di Nvidia e possiede lo 0,03% delle sue azioni, abbastanza da renderlo uno dei maggiori beneficiari del boom del 300% delle azioni Nvidia alimentato dall’intelligenza artificiale lo scorso anno.

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