Sano equilibrio tra lavoro e vita privata, sicurezza psicologica e possibilità di gestire con flessibilità le necessità personali. Sono questi gli elementi essenziali che ricerca la generazione Z in un ambiente di lavoro, secondo il ranking Best Workplaces for GenZ stilato per la prima volta da Great Place to Work Italia.
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La classifica di Great Place to Work Italia
Realizzato sulla base delle risposte di 3.407 collaboratori di 99 organizzazioni, suddivise in base al numero di dipendenti (10-49, 50-149, 150-499 e più di 500), il ranking ha evidenziato la presenza di 20 aziende capaci di riuscire a garantire ai giovanissimi collaboratori nati tra il 1998 e il 2012 degli elevati livelli di fiducia e soddisfazione nell’ambiente di lavoro (91%). Un dato, quello della Media Trust Index, superiore del 14% rispetto a quello fatto registrare dalla popolazione della Gen Z attiva nelle organizzazioni non presenti in classifica (77%).
“La Generazione Z si dimostra più entusiasta circa gli aspetti legati al management con una visione positiva sul passaggio d’informazioni e aspettative, sintomo della percezione di un’ottima comunicazione, che passa sia dai responsabili sia dalla direzione aziendale”, dichiara Beniamino Bedusa, presidente di Great Place to Work Italia. Tuttavia, ci sono alcuni aspetti quali licenziamenti e retribuzione su cui risultano più insoddisfatti, soprattutto rispetto alle generazioni più mature (Baby Boomer, Gen X e Millennial).
È interessante notare, invece, come per le organizzazioni sia più difficile agganciare la Generazione Z sul “purpose”, il versante più emotivo che determina la motivazione personale e l’orgoglio per il lavoro. Se per le generazioni precedenti l’origine nella scelta di un nuovo impiego era principalmente determinata dall’immagine del brand e dalla sua potenza a livello commerciale, per i giovani non basta: responsabilità sociale, esg, parità di trattamento e immedesimazione nei valori aziendali sono i nuovi fattori chiave”, aggiunge Bedusa.
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In quali aziende vuole lavorare la Generazione Z
Partendo dal presupposto che il 40% delle aziende analizzate appartiene al settore IT; 2 organizzazioni su 3 (65%) hanno l’headquarter in Italia e, a livello di distribuzione territoriale tra le regioni, il 60% ha sede in Lombardia, seguono Puglia, Veneto e Lazio con un 10% a testa e chiudono la classifica il Piemonte e l’Emilia Romagna (5% l’una).
La Generazione Z nelle aziende “Best” apprezza particolarmente gli aspetti di socialità sul luogo di lavoro, valutando positivamente il rapporto con i colleghi, il team e l’accoglienza ricevuta. Tanto da arrivare, nel 93% dei casi, a raccomandare l’organizzazione per cui lavorano come eccellente ambiente di lavoro ad amici e conoscenti, con un gap di 13 punti percentuali rispetto alle aziende non in classifica (80%).
Andando ad analizzare la lista delle top 20 migliori aziende in cui lavorare secondo la Gen Z, troviamo al primo posto la pugliese Apuliasoft, realtà con sede a Bari attiva nello sviluppo software. Completano il podio Quantyca, impresa brianzola con sede a Monza che si occupa di consulenza IT e la milanese Accuracy, attiva nel settore della consulenza gestionale al management aziendale.
Ecco la classifica completa
I temi più apprezzati
Tra i temi più apprezzati dai collaboratori della Gen Z delle organizzazioni Best ritroviamo: l’integrità dei responsabili con cui lavorano rispetto alla trasparenza nella comunicazione circa eventuali questioni e cambiamenti di rilievo all’interno dell’azienda (91%) e il tema dei licenziamenti. Per la Gen Z la possibilità di ricevere riconoscimenti si traduce in una maggiore fiducia di autorealizzazione attraverso il lavoro e la valorizzazione dell’impegno profuso. Nei Best Workplaces la fiducia della Gen Z nei confronti del vertice aziendale raggiunge livelli elevati (94%), traducibile in un’alta coerenza ai valori aziendali, alla strategia di business e a una maggiore propensione a diventare ambassador dell’organizzazione per cui si lavora. La Gen Z nelle aziende Best Workplaces percepisce maggiori opportunità di poter sviluppare nuove e migliori modalità di lavoro
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