Quattro anni dopo, i cittadini americani sono di nuovo pronti a fermarsi per 90 minuti per il primo confronto televisivo tra il presidente, Joe Biden, e Donald Trump, lo sfidante repubblicano sconfitto nel 2020. L’elezione a cui seguì l’assalto a Capitol Hill.
Biden vs Trump: come la Cnn vuole evitare gli insulti
In diretta alle 21 locali (in Italia saranno le 3 del mattino) dalla Georgia, uno degli stati in bilico che decideranno le sorti del voto, la sfida durerà circa 90 minuti e sarà moderata da due giornalisti della Cnn, Jake Tapper e Dana Bash. Che, per evitare momenti di alta tensione e continui insulti (cosa già accaduta nel primo dibattito del 2020), si avvarranno di alcune regole: niente pubblico, no al gobbo e microfoni ‘intelligenti’. Quando parlerà Biden, il microfono di Trump sarà disattivato, e viceversa. I candidati avranno due minuti di tempo per rispondere a ciascuna domanda. Poi altri due minuti: uno all’avversario per replicare, e uno per per la controreplica. E ancora: nessun appunto o dichiarazione preparata. Solo un blocchetto con una penna per segnarsi gli appunti.
Un po’ come accade prima del fischio d’inizio di una partita di calcio, i due team hanno tirato una monetina per decidere le postazioni dei due candidati. Il risultato è stato che Biden ha scelto il podio sulla destra, ma ha dovuto lasciare a Trump la possibilità di scegliere di essere l’ultimo a fare la dichiarazione conclusiva.
Il secondo e ultimo confronto tra i candidati sarà il 10 settembre sulla Abc.
Che cosa dicono i sondaggi
Secondo gli ultimi sondaggi della Cbs, Trump è in vantaggio su Biden a livello nazionale di quasi un punto percentuale (con esattezza lo 0,9%). Quello di Fox News, invece, vede il presidente in carica avanti di due punti. La maggior parte delle rilevazioni vede i candidati molto vicini, a eccezione di quella del New York Times e del Siena College Research Institute, che assegna a Trump un vantaggio di sei punti in un testa a testa e di tre con anche candidati di altri partiti in corsa. Lo stesso sondaggio ha riscontrato anche che gli elettori si aspettano che Trump faccia meglio nel confronto televisivo.
In generale, le rilevazioni hanno visto a lungo Trump con un buon vantaggio, che si è però ridotto dopo la fine del processo per la vicenda dei pagamenti alla pornostar Stormy Daniels, in cui è stato giudicato colpevole di 34 reati di falsificazione di documenti aziendali.
Ora il candidato repubblicano sta cercando di cavalcare la vicenda giudiziaria che ha coinvolto il figlio di Biden, Hunter, dichiarato colpevole di tutti e tre i capi d’accusa nel processo a suo carico per l’acquisto di un’arma (rischia fino a 25 anni di carcere).
Va ricordato anche che il sistema elettorale americano non prevede che vinca il candidato che riceve più voti, ma quello che ottiene la maggioranza dei 538 grandi elettori in palio nei 50 stati (più Washington, DC). Nella maggior parte degli stati, il candidato che ottiene la maggioranza relativa conquista tutti i grandi elettori.
I patrimoni di Joe Biden e Donald Trump
In termini economici, Trump sta vivendo un 2024 da ricordare. Grazie allo sbarco in Borsa della sua Trump Media, il suo patrimonio è schizzato da 2,3 agli attuali 6,4 miliardi di dollari. Biden, invece, ha un patrimonio di 10 milioni di dollari.
I miliardari che sostengono i candidati
Nella sfida elettorale, Biden e Trump possono contare sul sostegno economico di alcune delle persone più ricche d’America. Tra i donatori del presidente, il più generoso è stato Michael Bloomberg, che ha contribuito con 20 milioni di dollari (ha un patrimonio di 106,2 miliardi). Tra i principali donatori miliardari ci sono anche Reid Hoffman, fondatore di LinkedIn, e il co-fondatore di Facebook Dustin Moskovitz.
Il primo donatore miliardario di Trump è Timothy Mellon, che ha versato addirittura 76,5 milioni di dollari, di cui 50 subito dopo la condanna dell’ex presidente. Tra i sostenitori più generosi ci sono anche Linda McMahon, moglie dell’ex proprietario della World Wrestling Entertainment, Vince McMahon, e Diane Hendricks, la donna self-made più ricca d’America.
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