dentsu
Responsibility

Così Dentsu sta cercando di lasciare un’impronta positiva sulla società

Articolo di Danilo D’Aleo apparso sul numero di giugno 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

Innovare, cercando di lasciare un’impronta positiva sulla società, con una visione di lungo periodo. In poche parole: innovating to impact. Uno slogan che trae origine dai valori di Dentsu, società che fonda la sua storia e la sua filosofia di pensiero sulla cultura giapponese.

L’azienda è nata nel 1901 a Tokyo e si proponeva di migliorare la condizione della società rurale, favorendo la diffusione della radio e dei mezzi di comunicazione. Oggi è presente in quasi 150 paesi e offre servizi integrati per accompagnare la crescita e la trasformazione delle più importanti organizzazioni a livello mondiale, come spiega a Forbes Italia Mariano Di Benedetto, ceo Italia di Dentsu.

Mariano Di Benedetto, ceo di Dentsu Italia
Mariano Di Benedetto, ceo di Dentsu Italia – courtesy Dentsu

Come è strutturato il vostro business e quali sono i vostri punti di forza?

Il filo conduttore è l’integrazione, che ci permette di offrire ai clienti soluzioni di crescita che combinano un approccio innovativo alla creatività, alle strategie media, partendo dall’analisi dei dati, dalla ricerca di insight e dall’adozione di tecnologie d’avanguardia. Ne deriva un approccio unico, che si colloca all’incrocio tra marketing, consulenza e tecnologia, arricchito da una filosofia aziendale giapponese, che si caratterizza per dedizione al cliente e per una visione orientata al lungo termine.

Che cosa vi distingue da una tradizionale agenzia di comunicazione?

Ci focalizziamo su strategie di crescita e, allo stesso tempo, trasformative. Uniamo le competenze tipiche dei tech vendor e delle consultancy firm a una profonda conoscenza dei consumatori, dei media e dei contenuti, con specializzazioni in settori come lo sport, il gaming, gli eventi e l’experience.

Qual è il focus principale della vostra attività?

Mettiamo al primo posto la cura, il benessere e lo sviluppo dei nostri collaboratori, poiché riconosciamo il ruolo fondamentale delle persone nel nostro business e nella società. Da noi si può respirare un contesto socio-collaborativo etico, rispettoso e inclusivo. I risultati del nostro impegno sono già evidenti: abbiamo ricevuto la certificazione di top employer per il quinto anno consecutivo.

Come vi muovete nella ricerca di giovani talenti?

Abbiamo programmi formativi che riguardano soft e hard skill. Vogliamo essere un vivaio di talenti: come per le squadre di calcio, investire sui prossimi campioni significa formare talenti per la società. Da anni ci impegniamo nelle migliori università italiane con career day e offriamo stage formativi. Stiamo avviando un programma di formazione esecutiva sviluppato su misura per noi in collaborazione con la Bocconi, perché, oltre a coltivare il vivaio delle nuove generazioni, riteniamo fondamentale l’upskilling dei profili più senior.

Che cosa volete ottenere creando questo clima in azienda?

La nostra massima priorità è il benessere personale e lo sviluppo professionale di ciascun membro del team. Cerchiamo di garantire un equilibrio ottimale tra lavoro, vita privata, aspirazioni personali e desideri. Sosteniamo l’inclusività e il rispetto reciproco, promuovendo un ambiente in cui ognuno si senta valorizzato e rispettato nell’essere se stesso. Investiamo, inoltre, in uffici confortevoli e accoglienti, che facilitino la collaborazione e lo scambio di idee tra persone con diverse esperienze e background.

Che cosa fate per promuovere la diversità e le relazioni interpersonali?

Siamo convinti che dalla diversità, dalla coesione e dalla collaborazione prendano vita il miglior servizio possibile per i clienti e gli stimoli per lo sviluppo personale e professionale delle nostre persone. Da oltre un anno abbiamo introdotto meeting one to one e le colazioni con il ceo e la leadership. Momenti che permettono di stabilire un contatto personale diretto con tutti i nostri 1.000 colleghi, ma che sono anche un modo per dimostrare attenzione e interesse nei confronti di ogni membro del team.

In termini di welfare e servizi e benefit aziendali, che cosa garantite?

Da noi il lavoro agile è la normalità da anni: varia da due giorni alla settimana al full remote in casi specifici, come quelli dei genitori con bambini tra zero e tre anni, che possono scegliere di lavorare da casa sempre. Dal 2014 svolgiamo Kids and teens in ufficio, un pomeriggio in cui apriamo i nostri uffici di Milano e Roma ai figli dei nostri collaboratori. Iniziativa che fa parte del programma di work-life balance denominato Cares, il cui obiettivo è creare un ambiente di lavoro che si prenda cura dei collaboratori e del loro equilibrio tra vita privata e professionale, con tante iniziative, come l’attivazione di convenzioni con società di trasporto pubblico, lavanderia, palestra, food delivery e altro. Da alcuni anni abbiamo attivato in azienda la Wellness Week, estesa poi a due settimane, in cui offriamo consulenze e servizi nella sfera della salute e del benessere mentale e fisico, con la partecipazione di medici, psicologi e fitness trainer. A questa aggiungiamo tre wellness day all’anno, in cui le nostre persone possono disconnettersi completamente dalla quotidianità dell’ufficio. Abbiamo anche una dog policy, attiva dal 2019, che prevede che si possano portare i propri cani in ufficio.

Come vi ponete rispetto all’ambiente e al territorio?

Abbiamo la responsabilità e il privilegio di avere un ruolo attivo per creare un futuro migliore. Dentsu Italia è la prima holding del settore diventata società benefit. Perché, facendo bene il nostro lavoro, possiamo avere un impatto positivo sulla società.

Qualche esempio?

Oltre a donazioni e volontariato aziendale, abbiamo istituito anche due giornate retribuite all’anno per tutti da dedicare al prossimo. Poi c’è The Code, che ci permette di andare in zone del nostro Paese in cui i giovani hanno meno opportunità, per fornire loro le competenze necessarie per avere successo nell’economia digitale, con workshop immersivi, concorsi, opportunità di lavoro, di apprendistato e di stage. Lo scorso anno abbiamo coinvolto più di 1.700 studenti. O ancora la creazione, in collaborazione con l’Università di Bristol, di un tool proprietario, Media Carbon Calculator, per ricalibrare i piani per diminuire le emissioni a parità di efficacia.

Parlando di numeri, com’è andato il 2023?

Abbiamo registrato un’ulteriore accelerazione, testimoniata dai risultati positivi degli ultimi quattro trimestri. Tant’è che abbiamo assunto oltre 150 talenti. Abbiamo anche investito molto in ricerca e sviluppo di strumenti e in dati, per agire in velocità ed essere i migliori conoscitori dei consumatori.

E il futuro?

Noi di Dentsu siamo spinti a innovare. Forse è la nostra eccitazione per il futuro o il nostro rifiuto di rimanere ancorati al passato o la volontà di sfidare lo status quo. Forse c’è una forza naturale che ci ha sempre spinto verso il progresso. Ma per noi c’è di più. Abbiamo le conoscenze per avere un impatto sul business dei nostri clienti e costruire il loro valore. Abbiamo la tecnologia per avere un impatto sull’industry. E i dati e la creatività per trasformarla.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .