Non solo gare, tempi e misurazioni all’ombra della torre Eiffel: il “grande circo” delle Olimpiadi porta con se una serie di curiosità legate al mondo del food & beverage, dai drink e dai gelati ispirati ai protagonisti – passati e presenti – fino alle occasioni di marketing territoriale.
Se è vero che per due settimane la capitale francese diventerà il centro (sportivo) del mondo, lo è altrettanto che l’importanza di una simile vetrina non è sfuggita a produttori e consorzi chiamati a rifocillare gli atleti delle diverse compagini nazionali.
Il vino a Casa Italia
Ad esempio, per quanto riguarda i vini che da venerdì faranno mostra di sé a Casa Italia, il carnet del made in Italy enologico è piuttosto ampio: la hospitality house “Ensemble” allestita nel villaggio olimpico di Pré Catelan – un padiglione in stile Napoleone III immerso nel parco più vasto della città, il Bois de Boulogne, dove la sera del 23 giugno 1894 il barone Pierre de Coubertin elevò il calice per brindare alla nascita dei Giochi Olimpici dell’era moderna – sono state scelte ben 29 cantine (tra 16 vini rossi, 10 vini bianchi e 6 rosé) in una selezione che valorizza le principali denominazioni in rappresentanza di tutte le regioni.
A selezionare le bottiglie per conto del Coni è stato il team di LT Wine & Food Advisory, coordinato da Luciano Ferraro e Valentina Fanti, che ha scelto una serie di etichette che danno voce alle principali tipologie del vino italiano protagoniste nel mondo.
“Abbiamo messo insieme – spiega Ferraro – cantine di grandi produttori e di piccoli artigiani, di denominazioni storiche oppure di più recente successo: la selezione dimostra quanto sia radicata in Italia la qualità del vino e la passione di chi lo mette in bottiglia, facendolo conoscere a tutto il mondo. Quello francese sarà il palcoscenico per mettere in scena ancora una volta l’unicità del vigneto Italia”.
“Consapevoli del valore assoluto e distintivo che le cantine italiane sono in grado di dimostrare a livello internazionale – aggiunge il sommelier Manuele Pirovano – sono stati selezionati vini capaci di dare riconoscibilità e visibilità a tutte le 20 regioni italiane, ognuna con le proprie denominazioni e unicità”.
Il dominio della Toscana
Nella selezione di LT Wine & Food Advisory, già al fianco della Figc in diverse edizioni dei Campionati del mondo, a far da padrone è la Toscana con 5 aziende (Ambrogio & Giovanni Folonari Tenute, Marchesi Frescobaldi, Ruffino, Tenuta Le Potazzine e Tenuta Luce), seguita dal Trentino Alto Agide con 3 (Cantina di Bolzano, Mezzacorona e Villa Margon).
A quota 2 aziende seguono regioni come l’Abruzzo (Ciccio Zaccagnini e Fantini Group), Emilia Romagna (Poderi dal Nespoli e Venturini Baldini), Puglia (Fantini Group e Tormaresca) e Veneto (Diesel Farm e Pasqua Vigneti e Cantine).
Una sola azienda invece in rappresentanza di Basilicata (Re Manfredi), Calabria (Librandi), Campania (Feudi di San Gregorio), Friuli Venezia Giulia (Torre Rosazza), Lazio (Casale del Giglio), Liguria (Lunae Bosoni), Lombardia (Nino Negri), Marche (Sartarelli), Molise (Di Majo Norante), Piemonte (Damilano), Sardegna (Selle&Mosca), Sicilia (Cottanera), Umbria (Arnaldo Caprai) e Val d’Aosta (Les Cretes). A curare la parte food di Casa Italia è invece ancora una volta lo chef Davide Oldani, nominato da Coni Food & Sport Ambassador e chiamato già con lo stesso ruolo per le Olimpiadi di Rio de Janeiro.
I drink ispirati agli atleti delle Olimpiadi
Un panel di bartender riuniti da Anthology by Mavolo ha ideato Mixolimpica, una drink list ispirata agli atleti più amati e attesi della spedizione azzurra, da Marcell Jacobs a Gianmarco Tamberi. “Questi cinque cocktail – spiega l’ideatore Alberto Birollo – sono un tributo agli atleti italiani che rappresenteranno il nostro paese alle Olimpiadi. Ogni drink racconta una storia, un’emozione e un pezzo del carattere di questi straordinari professionisti. Che siate fan del running, del tennis, del salto in alto, del volley o della scherma, c’è un cocktail che vi aspetta per brindare ai successi azzurri”.
Se il caffè è protagonista del 9”58, il drink dedicato al campione olimpico Marcell Jacobs (vodka Le Philtre, liquore al caffè Black Sinner, sciroppo al caramello salato Bacanha e una tazzina di caffè), due fette di cetriolo sono la garnish di Fioretto, intitolato alla portabandiera Arianna Errigo (tequila Don Ramón Plata, sciroppo Fiore di Sambuco Bacanha, succo di lime e Le Tribute Lemonade).
E ancora Jump to Gold è il nome del cocktail dedicato a Gimbo Tamberi, un twist sul Cameron’s Kick, cocktail storico di Harry MacElhone che risale al 1922, ed è composto da mezcal Le Tribute, whisky Brave New Spirits Lighthouse Peated e sciroppo orzata Bacanha con l’aggiunta di succo di limone, albume d’uovo pastorizzato e 3 gocce di soluzione salina affumicata.
Non poteva mancare il drink Sinnergia intitolato al tennista numero 1 al mondo Jannik Sinner, dove è protagonista il gin Amuerte, rigorosamente versione orange. Per finire, Ace to Ace cocktail dedicato alla pallavolista azzurra Paola Egonu: gin Saneha Luminous, rum Chalong Bay Tropical Notes Lime Kaffir, succo d’arancia, succo di lime, polpa di mango e quattro gocce di soluzione salina, con una spolverata di pepe di Sichuan.
Un gelato per la prima medaglia d’oro italiana alle Olimpiadi
Un gusto di gelato tutto rosa con scaglie d’oro per celebrare il successo della bolognese Ondina Valla, che nelle Olimpiadi del 1936 a Berlino conquistò la prima medaglia d’oro per l’Italia: è l’idea della maestra gelatiera Cinzia Otri, titolare della Gelateria della Passera nell’oltrarno fiorentino.
Il gusto – di colore rosa, poiché a base di latte di mandorla aromatizzato con lamponi freschi dell’Abetone e un elisir alla rosa dell’Officina Santa Maria Novella – è stato intitolato a Trebisonda Valla, detta Ondina, ed è stato pensato anche in funzione benaugurale nei confronti della compagine azzurra.
Proprio per tessere un filo ideale tra la prima medaglia d’oro conquistata da un’atleta azzurra e gli auspicati successi degli italiani a Parigi, il topping del gelato di Cinzia Otri è realizzato con scaglie d’oro. Non si tratta di “semplice” foglia d’oro da decorazione, ma di oro alimentare fornito dalla storica azienda artigiana fiorentina Manetti Battiloro, l’unico al mondo a superare ben 7 controlli nelle fasi di lavorazione, con 3 certificazioni internazionali e un’autorizzazione Asl alla produzione alimentare.
“Dopo aver realizzato il gusto ‘Bartali’ per celebrare la partenza dell’ultimo Tour de France da Firenze ho pensato di creare un gusto che celebrasse la prima italiana a salire sul gradino più alto del podio, peraltro in un’edizione dal forte valore simbolico come Berlino ‘36″, racconta Cinzia Otri.
“In gelateria esporremo inoltre una statuetta di Ondina Valla, replica di quella presente all’ingresso della sede della Carpigiani, nel bolognese. Si tratta di un gusto morbido, profumato ma allo stesso tempo con una nota di freschezza data dal lampone”.
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