Articolo tratto dal numero di luglio 2024 di Forbes Small Giants. Abbonati!
Uno dei rischi più grandi per qualsiasi azienda, dalle piccole dimensioni fino alla multinazionale? Perdere il proprio archivio informatico. E i rischi sono più grandi di quanto si possa pensare: attacchi cyber, di cui sono piene le cronache, errori umani, problemi tecnici. In un istante si rischia di perdere il lavoro di anni senza avere la possibilità di recuperarlo.
Così, in un panorama in continua evoluzione e sempre più interconnesso, la capacità di un’azienda di riprendersi da eventi imprevisti è diventata fondamentale innanzitutto per la sopravvivenza, ma anche per il successo. La business continuity e il disaster recovery rappresentano due pilastri fondamentali per la costruzione di un’organizzazione che sia in grado di affrontare qualsiasi sfida e di garantire la continuità operativa anche di fronte a disastri naturali, guasti tecnici, attacchi informatici o altre minacce. Ne abbiamo parlato con Mauro Isoardo, Hpe computer manager.
Si parla spesso parlare di business continuity e di disaster recovery. Di cosa si tratta?
La business continuity non si limita al mero ripristino dei sistemi It dopo un disastro. Si tratta di un approccio con basi particolari che mira a garantire la continuità di tutte le funzioni aziendali critiche, minimizzando l’impatto di un evento disruptive e assicurando la rapida ripresa delle attività. Nello specifico, un piano di business continuity efficace include una serie di misure preventive, come la valutazione dei rischi, la pianificazione di scenari di crisi, la formazione del personale e la comunicazione. Inoltre, comprende strategie che permettono di riavviare rapidamente i sistemi It e di ripristinare i dati aziendali. Un’operazione complessa che interessa settori differenti e deve essere effettuata da professionisti in grado di rispondere a varie esigenze
È corretto dire che il disaster recovery rappresenti il cuore pulsante della business continuity?
Il disaster recovery è un sottoinsieme fondamentale della business continuity, focalizzato sul ripristino dei sistemi It e dei dati aziendali in caso di un disastro. Le strategie di disaster recovery prevedono la creazione di un sito di backup secondario, situato in una località geografica diversa rispetto alla sede aziendale principale. In caso di problemi irrisolvibili, o che richiedano tempi lunghi per la soluzione, questo sito permette di riavviare i sistemi It e di ripristinare i dati, garantendo la continuità operativa aziendale. Un modo per evitare di interrompere completamente l’attività in caso di problemi.
Nello specifico quale può essere ritenuta la prima linea di difesa?
I gruppi di continuità, definiti anche ‘Bcg’, rappresentano la prima linea di difesa nella strategia di business continuity. Si tratta di team di persone dedicate, formate per gestire le risposte a eventi critici e per garantire la continuità delle operazioni aziendali. I Bcg svolgono un ruolo fondamentale nella comunicazione, nel coordinamento e nell’esecuzione delle attività previste nel piano di business continuity. Assicurano un aiuto importantissimo, direi fondamentale, in caso di bisogno.
Quali sono le soluzioni software più adatte? E qual è invece il valore in più assicurato da Hpe?
Esiste un panorama quasi infinito di soluzioni per la business continuity. Per questo diventa decisivo sapere come muoversi alla ricerca dell’opzione più corretta. Quando si parla di business continuity, ma anche di disaster recovery, Zerto si distingue come leader innovativo. La piattaforma Zerto Virtual Replication (Zvr) offre un approccio rivoluzionario, basato sul replication continuo e sul disaster recovery as a service (DRaaS). D’altronde Hpe, con la sua ampia esperienza nel settore It e il suo impegno nell’innovazione, riveste un ruolo chiave in questo mercato. Offrendo soluzioni integrate che combinano hardware, software e servizi professionali, aiuta le imprese di tutte le dimensioni a costruire una resilienza aziendale solida e affidabile.
Quanto è importante oggi investire in soluzioni di business continuity efficaci?
I problemi che possono crearsi con gli archivi non sono più delle semplici opzioni, ma necessità indispensabili per le aziende che vogliono prosperare nel mercato odierno, sempre più competitivo e incerto. Investire in soluzioni e strategie che siano efficaci, sia di business continuity sia di disaster recovery, permette di minimizzare i rischi, proteggere i dati aziendali e garantire la continuità operativa, anche di fronte alle sfide più impegnative e ad alcune difficoltà che spesso sembrano insormontabili. Fondamentale diventa però affidarsi a partner esperti come Hpe e possibilmente puntare su soluzioni innovative come può essere Zerto. Solamente in questo modo le imprese possono costruire una resilienza e consapevolezza aziendale solida e prepararsi ad affrontare il proprio futuro con fiducia.
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