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L’accusa dall’America: TikTok sa di creare dipendenza in meno di un’ora (e non fa niente per evitarlo)

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Trenta pagine di documenti rivelati nell’ambito di una causa contro BydeDance, la società proprietaria di TikTok, suggeriscono che l’azienda ha cercato in modo aggressivo di assicurarsi che i bambini usassero la sua app, nonostante sapesse dei suoi vari pericoli, tra cui il possibile sfruttamento sessuale. A farlo sapere è un articolo esclusivo di Npr, che conferma quanto riportato in precedenza da Forbes.

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I fatti chiave

  • I documenti, scoperti dalla Kentucky Public Radio dopo che erano stati impropriamente modificati, includono i riassunti di studi interni e di comunicazioni tra dirigenti di TikTok, in cui discutono di come rispondere alle situazioni di crisi e di modi per migliorare l’app.
  • I documenti sono tra gli atti di una causa intentata questa settimana dal procuratore generale del Kentucky, nell’ambito di un’indagine su TikTok che è durata due anni e ha coinvolto diversi stati americani.
  • Un articolo di Forbes del 2022 mostrava come la piattaforma di live streaming di TikTok fosse piena di persone che esortavano e pagavano ragazzine per compiere atti che “rasentano la pornografia minorile”. La cosa spinse ByteDance ad aprire un’indagine che confermò come un numero “significaivo” di adulti inviasse messaggi a minorenni che facevano dirette streaming chiedendo di spogliarsi in diretta. In appena un mese, secondo i documenti, gli utenti inviarono un milione di “regali” a minorenni coinvolti in questo “comportamento transazionale”.
  • L’indagine, secondo Npr, ha spinto un funzionario di TikTok a riferire che “una grande sfida del business delle dirette è che il contenuto che ottiene il livello di coinvolgimento più alto potrebbe non essere il genere di contenuto che vogliamo sulla nostra piattaforma”.
  • Altri documenti mostrano che i dirigenti di TikTok erano consapevoli di come l’app creasse dipendenza. Le carte riportano ricerche interne secondo cui la dipendenza scatta dopo meno di un’ora e l’uso compulsivo è correlato a effetti negativi sulla salute mentale, come la perdita di capacità analitiche e di formazione della memoria, oltre a interferire con il sonno, le responsabilità e le relazioni umane.
  • Secondo i documenti, le funzioni rilasciate e promosse dall’applicazione per aiutare gli utenti a limitare il tempo trascorso sulla piattaforma erano viste internamente solo come “un modo per guadagnare la fiducia del pubblico”, senza ridurre davvero il tempo trascorso dagli utenti davanti allo schermo. TikTok era convinta che il 95% degli utenti di smartphone con meno di 17 anni usasse l’app, che spesso era poco efficiente nella rimozione di chi aveva meno di 13 anni, l’età minima per l’uso.
  • I documenti mostrano anche che la piattaforma ha usato in larga misura l’intelligenza artificiale anziché la moderazione umana per bloccare i contenuti sull’autolesionismo e i disturbi alimentari e che ha penalizzato gli utenti ritenuti “poco attraenti” dall’azienda e modificato l’algoritmo per promuovere quelli giudicati “belli”.
  • Il portavoce di TikTok Alex Haurek ha dichiarato a Forbes che è stato un atto molto irresponsabile da parte di Npr pubblicare informazioni riservate del tribunale e ha aggiunto che “la denuncia sceglie specificamente citazioni fuorvianti e usa documenti datati fuori contesto per rappresentare falsamente il nostro impegno per la sicurezza della comunità”.

La frase chiave

Nei documenti, un dirigente di TikTok avverte che la tendenza dell’app a dare dipendenza potrebbe privare i bambini che usano la piattaforma di “altre opportunità” e chiarisce che “intendo letteralmente dormire, mangiare, muoversi nella stanza e guardare qualcuno negli occhi”.

Il contesto

Questi documenti – ora coperti dal segreto – vengono da un copia-incolla fatto dalla Kentucky Public Radio dei documenti legali (dei quali sono oscurate alcune parti) che hanno rivelato 30 pagine di documenti segreti. I documenti sono atti legali ricavati da un’indagine di due anni condotta da 14 procuratori generali, che hanno portato i funzionari a citare in giudizio l’azienda martedì scorso. Una delle azioni, presentata dalla Corte Superiore di Washington, faceva esplicitamente riferito all’articolo di Forbes sui problemi di TikTok Live.

ByteDance, proprietaria della piattaforma, deve fare i conti con una legge federale che richiede la vendita di TikTok entro gennaio 2025, in modo che non sia più di proprietà esclusiva di un’azienda cinese, pena la messa al bando negli Stati Uniti. In una causa intentata a settembre, funzionari del governo federale hanno scritto che la proprietà cinese di ByteDance “crea una minaccia alla sicurezza nazionale di immensa profondità e vastità”.

L’inchiesta di Forbes citata nella causa è solo uno dei tanti articoli pubblicati dalla testata sull’azienda. Tra questi, ce ne sono alcuni che parlano di come ByteDance abbia spiato giornalisti di Forbes, abbia monitorato parole “sensibili”, abbia esposto i contatti di celebrità e politici, abbia promosso la propaganda cinese e abbia gestito scorrettamente i dati degli utenti.

La difesa

In risposta alla legge federale, TikTok ha sostenuto che la messa al bando voluta dal governo statunitense non applica equamente le regole sulla libertà di parola a tutte le piattaforme. Ha affermato inoltre che la messa al bando sarebbe basata solo su speculazioni e preoccupazioni errate su manipolazione dei contenuti e pratiche di sicurezza dei dati che TikTok in realtà non adotta.

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