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Stellantis, i ricavi sono crollati del 27% nel terzo trimestre 2024

Stellantis crolla nel terzo trimestre del 2024. Il gruppo guidato da Carlos Tavares ha registrato ricavi netti pari a 33 miliardi di euro, in calo del 27% rispetto all’anno precedente. Le consegne consolidate sono state pari a 1,148 milioni di unità, in calo di 279mila, ovvero -20%.

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I risultati di Stellantis

  • Una nota parla di “vuoti di produzione in diversi modelli” nel terzo trimestre, “a causa dell’inizio della transizione dei prodotti a livello globale, di riduzioni delle scorte nordamericane pianificate e di venti contrari dovuti al difficile contesto del mercato europeo”.
  • Stellantis ha confermato la presentazione di circa 20 nuovi modelli nel 2024. “I vuoti temporanei nella nostra gamma sono dovuti in parte alla trasformazione del portafoglio prodotti, che amplia la copertura del mercato, consolida le piattaforme e offre una flessibilità multi-energy unica”. Il gruppo sottolinea che i nuovi prodotti piacciono al mercato, “con ordini per 50mila unità della nuova Citroën C3, 75 mila unità della nuova Peugeot 3008 e oltre 200 concessionari attivi per il lancio di Leapmotor in Europa”.
  • La società ha reso noto che il programma di riacquisto di azioni proprie di 3 miliardi di euro, di cui 0,9 miliardi nel terzo trimestre, si è concluso nel mese di ottobre. Il ritorno totale per gli azionisti è stato di 7,7 miliardi di euro. Nella nota stampa si legge che “una politica del capitale coerente sosterrà la calibrazione dei dividendi e il riacquisto di azioni proprie nel 2025”.
  • Nonostante i risultati negativi, il gruppo ha confermato la guidance finanziaria per il 2024, aggiornata lo scorso 30 settembre.

“Performance inferiore al nostro potenziale”

Il cfo Doug Ostermann ha commentato: “Sebbene la performance del terzo trimestre del 2024 sia inferiore al nostro potenziale, sono soddisfatto dei progressi nell’indirizzare i problemi operativi, in particolare lo stock negli Stati Uniti, che è stato ridotto in modo significativo ed è in linea con gli obiettivi di fine anno, nonché la stabilizzazione della quota di mercato nello stesso Paese. In Europa, i nostri rigorosi requisiti di qualità hanno ritardato l’avvio di alcuni modelli dagli alti volumi, ma con i progressi compiuti nel risolvere le sfide, beneficeremo presto dell’espansione significativa che l’ondata di prodotti di nuova generazione porterà nel 2025 e oltre.”

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