La Commissione Europea ha inflitto a Meta una multa di 797,72 milioni di euro per aver abusato della sua posizione dominante nel mercato dei social network e della pubblicità online. L’azienda è stata accusata di aver legato in modo illegale il suo servizio di annunci, Facebook Marketplace, al social network principale, creando così un vantaggio competitivo nei confronti degli altri fornitori di servizi.
“Ha abusato della sua posizione dominante nei mercati dei servizi di social network personali e della pubblicità online su piattaforme di social media”, ha dichiarato la vicepresidente della Commissione Margrethe Vestager. “Deve ora porre fine a questo comportamento. Meta ha legato il suo servizio di annunci online Facebook Marketplace al suo social network Facebook e ha imposto condizioni commerciali sleali agli altri fornitori di servizi di annunci online. Ha agito in questo modo per favorire il proprio servizio Facebook Marketplace, ottenendo così vantaggi che gli altri fornitori di servizi di annunci online non potevano eguagliare. Questo è illegale secondo le norme antitrust dell’Ue”.
Perché l’Ue ha multato Meta
Gli utenti si sono ritrovati esposti a Facebook Marketplace senza avere alcuna possibilità di scelta. Questa imposizione ha favorito la piattaforma, limitando le opportunità per i concorrenti. Secondo l’Ue, inoltre, Meta ha imposto in maniera unilaterale condizioni commerciali inique a tutti quei fornitori di servizi che pubblicizzavano sulle sue piattaforme, come Facebook e Instagram. Questo ha permesso all’azienda di sfruttare i dati degli inserzionisti esterni per migliorare i propri servizi, creando una situazione di squilibrio sul mercato.
La Commissione ha imposto a Meta di smettere di favorire Facebook Marketplace e ha vietato di ripetere comportamenti simili in futuro. La multa di quasi 800 milioni di euro è stata calcolata considerando la gravità e la durata dell’infrazione, oltre al fatturato del marketplace a cui si riferiscono le infrazioni.
Nel giugno 2021, la Commissione europea aveva avviato un procedimento formale per valutare la possibile violazione delle norme antitrust da parte di Facebook. A dicembre 2022 è stata inviata a Meta una comunicazione degli addebiti, alla quale l’azienda ha risposto nel giugno 2023.
Meta: “Questa decisione ignora la realtà”
In una nota, Facebook ha affermato che la decisione “ignora la realtà del fiorente mercato europeo dei servizi di annunci online e mette al riparo le grandi aziende già presenti da un nuovo operatore, Facebook Marketplace, che soddisfa la domanda dei consumatori in modo innovativo e conveniente”. L’azienda ha annunciato che farà “appello contro questa decisione per garantire che i consumatori siano ben serviti nell’Ue”.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .