Istituzioni internazionali, istituzioni regionali e imprese italiane, protagoniste in uno dei luoghi più belli e suggestivi del nostro territorio rigorosamente a basso impatto ambientale. Ecco la ricetta dell’organizzazione non profit di Imark Impact per posizionare la prima ‘bandierina’ dell’Hub delle Nazioni Unite per la Moda e il Lifestyle, un’iniziativa globale della Rete delle Nazioni Unite per la Moda e il Lifestyle, programma dell’Ufficio delle Nazioni Unite per le Partnership realizzato con il Fashion Impact Fund e l’Ufficio del presidente della Regione Toscana e organizzato da Imark Impact organizzazione che si occupa di guidare le imprese italiane che vogliono investire in Usa.
Durante l’evento inaugurale a Villa Petriolo, aziende locali e regionali, istituzioni pubbliche, organizzazioni culturali, media, mondo accademico e Nazioni Unite si sono riuniti per dimostrare come i settori della moda, del lifestyle e del turismo possano sviluppare soluzioni scalabili e creare impatti positivi e duraturi per le persone e il pianeta.
“La creatività è al centro dell’Hub delle Nazioni Unite per la Moda, il lifestyle e il turismo”, ha affermato Annemarie Hou, direttore esecutivo dell’Ufficio delle Nazioni Unite per le Partnership, “e questa creatività può crescere attraverso partnership innovative e guidarci affrontare le sfide della sostenibilità in tutti i settori”.
I relatori della serata
Durante l’evento di lancio, i partner hanno avviato sessioni di approfondimento e partecipato eventi culturali immersivi. Per esplorare come promuovere pratiche sostenibili, la circolarità, il consumo responsabile, la tecnologia e scelte di vita migliori. “È solo andando sui territori”, spiega Roberta Marcenaro Lyon founder di Imark Impact, “e lavorando con i change makers e stakeholders a tutti i livelli, dalle istituzioni all’industria, sia del tessile che del lifestyle fino al turismo, che possiamo stabilire dei processi di collaborazione attivi dialogando direttamente con le Nazioni Unite. Imark Impact si fa ponte e promotore tra l’America e l’Italia, credendo che questa attivazione in collaborazione con l’Onu a livello mondiale darà una accelerata enorme all’attuazione degli Esg”.
Un’iniziativa che parte con il piede giusto. A cominciare dal sostegno convinto delle istituzioni regionale e quindi dal forte legame con il territorio: “Siamo onorati che l’Onu abbia selezionato Villa Petriolo in Toscana come il primo Hub per la sua rete Fashion and Lifestyle”, ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana.
“L’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 è una questione seria per la Toscana e infatti il nostro piano di sviluppo regionale per il 2021-2025 è strettamente orientato al raggiungimento dei 17 obiettivi Esg. Inoltre, la moda, il tessile e il turismo sono al centro della nostra economia e delle nostre politiche, affrontando nuove sfide anche in termini di sostenibilità. In questa prospettiva, penso che Villa Petriolo, insieme all’intera Toscana, possa fungere da ‘laboratorio aperto’ per l’attuazione degli Esg in molti settori legati alla moda e al lifestyle, come la ricerca e l’educazione, la sostenibilità industriale e turistica, le energie rinnovabili, la gestione dei rifiuti e del riciclo. Quindi, iniziamo a lavorare insieme.”
Sviluppo e competenza
L’Hub delle Nazioni Unite per la Moda e il Lifestyle diventerà un motore fondamentale per le partnership, con l’obiettivo di elevare soluzioni locali e regionali sulla scena globale e di dare potere alle comunità per il raggiungimento degli obiettivi. È progettato per essere un modello replicabile che può essere adattato a contesti regionali diversi.
Anche un importante punto di riferimento anche per le funzioni educativi che gli obiettivi hanno bisogno di presidiare: “Education rappresenta una priorità per il nostro Paese”, spiega Elisa Zambito Marsala, responsabile Education Ecosystem and Global Value Programs di Intesa Sanpaolo, “anche in considerazione delle sfide demografiche che ci attendono. La nostra capacità di competere a livello internazionale e di mantenere distintività su ambiti chiave dello scenario economico globale dipenderà da quanto saremo in grado di formare e valorizzare la futura leadership italiana. Lo sviluppo di Ecosistemi virtuosi, a cui partecipano istituzioni, organismi sovranazionali, come l’Onu, università, aziende ed enti no profit, deve ispirare i giovani sui principali trend trasformativi dell’economia e della società (come la Blue e la Space Economy, le Life Science, la Nutrition, ecc) e sulle competenze chiave, in un mercato del lavoro in continua trasformazione. Supportare lo sviluppo e l’accrescimento delle competenze in Italia rappresenta un elemento chiave per l’attrattività dei talenti internazionali”.
L’impegno della Toscana
La Rete delle Nazioni Unite per la Moda e il Lifestyle è la forza trainante dell’Hub coordinato da Imark Impact, l’organizzazione non profit di Roberta Marcenaro Lyon è impegnata a promuovere la trasparenza, la responsabilità e le partnership tra gli attori dei settori della moda e dello stile di vita a cominciare proprio dalla Regione Toscana, il cui ricco patrimonio culturale e industriale nel settore tessile, della moda e del turismo è un fattore chiave per promuovere uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Toscana che ha dimostrato il suo impegno per la sostenibilità anche attraverso pratiche agricole eco-compatibili, iniziative di energia rinnovabile e turismo sostenibile.
La sede non poteva essere più in sintonia. Villa Petriolo guidata da Daniele Nannetti (che ne è anche ideatore) è una struttura ricettiva di alto livello strutturata sul modello della villa – fattoria rinascimentale, che è stata scelta dal Global Sustainable Tourism Council (la più importante organizzazione mondiale per la certificazione della sostenibilità nel turismo) come location ideale dove inaugurare il percorso dell’United Nation fashion and Lifestyle Hub.
“Un sistema sostenibile deve rispettare le tre P, planet, people e profit”, ha commentato Daniele Nannetti, “in una unione che si rinnova, anch’essa, nel tempo. L’idea universale di sostenibilità è per noi la rimodulazione del sistema rinascimentale che abbiamo trovato qui a Villa Petriolo e che già nel 1500 ne regolava l’impianto” e continua dicendo “Sono onorato di accogliere l’ONU a Villa Petriolo e in Toscana più in generale per un evento che segnerà i risultati dell’Agenda 2030 a cui teniamo molto”.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .