È uscita l’undicesima puntata del podcast Talent Stories, progetto curato da Forbes Italia che racconta, in collaborazione con Talent Garden, importante realtà dell’Edutech in Europa, il talento insieme a tutti quei professionisti che il talento lo sanno riconoscere, promuovere e coltivare.
Ospite della puntata è l’ex cestista Bruno Cerella, che racconta le tappe più importanti della carriera da imprenditore, portata avanti in parallelo con quella sportiva: “La mia sfida più grande è stata quella di venire in Italia a 18 anni a giocare nella massima serie. Era un’esperienza di vita che volevo vivere attraverso lo sport, con il supporto di famiglia e amici. La seconda sfida è quella di essere riuscito ad arrivare ai massimi livelli vincendo anche dei trofei grazie alla costanza e al lavoro”, racconta Cerella.
E mentre raccoglieva i suoi primi successi nel mondo del basket, poco più che ventenne decise di gettarsi a capofitto in progetti edili e benefici che oggi hanno come matrice principale la società di real estate Vivir Dc, già nota per le sue costruzioni nel territorio milanese. Ma cosa ha spinto uno sportivo come Bruno a intraprendere la carriera di imprenditore? “Quando sono arrivato in Italia ho tentato la carriera imprenditoriale spinto dalla mia famiglia (sono la terza generazione di costruttori). Ho iniziato più di dieci anni fa a Milano con il primo monolocale che ho comprato e rimesso in vendita”, prosegue Cerella.
“Non ho aspettato che finisse la mia carriera per iniziare il mio percorso imprenditoriale e quello è stato fondamentale. Questo mondo non mi faceva vivere dal punto di vista economico, ma era una diversificazione dei miei investimenti e un percorso di apprendimento potendomi permettere la libertà di decidere quando smettere di giocare e dove vivere. Nel dopo carriera volevo essere libero di gestire il mio tempo”.
Durante il percorso di Bruno non sono mancate certo le difficoltà: “La difficoltà principale per uno straniero sta nel saper scegliere le persone giuste perché è da questo che dipende il successo. A volte ho sbagliato, ma mi è servito e oggi sono grato di far parte di un team fantastico. E quando hai la possibilità di scegliere di chi circondarti sei già a metà dell’opera. Alla fine posso dire di aver coltivato nel tempo una visione ‘infinita’, che punta a costruire un progetto sostenibile nel tempo e questo mi ha permesso di essere credibile e leale in tutti i miei rapporti”.
Il progetto Talent Stories coinvolge diversi speaker e professionisti provenienti dal mondo dello sport, dell’arte, della letteratura, del business e del management creativo e digitale, che intervengono per dare la loro personale visione del concetto di talento. Per la prima stagione sono previste 14 puntate con cadenza quindicinale. Il podcast sarà trasmesso sulle piattaforme Spreaker, Google Podcast, Apple Podcast e Spotify.
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