Da quando nel 2017 si è separata da Pirelli, Prometeon ha percorso una strada autonoma, diventando in poco tempo leader mondiale nella produzione di pneumatici per settori industriali, tra cui trasporto merci e persone, agricoltura e off-road. In questi sette anni, Prometeon ha rafforzato la sua posizione nel mercato, investendo in ricerca e innovazione di prodotto.
Oggi è presente in oltre 160 Paesi grazie a una rete commerciale capillare e vanta una forza lavoro diversificata di circa 8.000 dipendenti. Pur essendo nata pochi anni fa, Prometeon ha una storia industriale centenaria. Può infatti contare su un know-how importante grazie alle sue origini: la sua eredità è stata una base di partenza importante per il lavoro che l’azienda ha svolto in termini di miglioramento dei processi e sviluppo di tecnologie uniche.
Anche il focus verticale sullo sviluppo e la produzione di gomme industriali si è rivelato essere negli anni un vantaggio competitivo, promettendo all’azienda di concentrarsi su suoi clienti e sull’ascolto delle reali necessità del mercato.
La società ha archiviato il 2023 con un fatturato di 1,3 miliardi di euro e punta a raggiungere i 2 miliardi di euro di ricavi entro il 2030. Nei prossimi anni verrà presentato un ambizioso piano industriale che porterà verso un ribilanciamento della presenza geografica dell’azienda e proseguirà il rebranding avviato a inizio 2024 con il lancio dei primi pneumatici a marchio Prometeon.
La prima generazione di pneumatici a marchio Prometeon
Dopo il lancio a Venezia nel maggio 2022 della prima generazione di pneumatici Prometeon-engineered, la Serie 02 a marchio Prometeon, disponibili dallo scorso maggio sui mercati dell’Egitto, del Medio Oriente e dell’Africa, e da ottobre in Europa e Turchia con la linea R02, è frutto di un intenso programma di ricerca e sviluppo, che ha visto oltre 6.000 pneumatici testati e più di 200 milioni di chilometri percorsi in tutte le condizioni climatiche e stradali.
La Serie 02 rappresenta un passo importante nella strategia di rebranding, oltre a consolidare la posizione della società come partner preferenziale dei principali produttori di veicoli commerciali. Il debutto con i primi pneumatici a marchio Prometeon in Europa, mercato di riferimento nonché quello in cui l’azienda è cresciuta maggiormente negli ultimi anni, decreta ufficialmente un cambio di passo per il futuro.
L’impegno verso l’ambiente
La nuova Serie 02, frutto delle ultime ricerche e tecnologie, testimonia l’impegno dell’azienda verso l’ambiente: una grande attenzione alle mescole, che vedono un maggiore utilizzo di materiali riciclati e provenienti da fonti sostenibili, un aumento del chilometraggio, della robustezza dei pneumatici e una maggiore ricostruibilità del battistrada puntano attivamente a rendere il trasporto più sostenibile.
Una prova del lavoro che l’azienda sta portando avanti in questo ambito è rappresentata dal nuovo C02, il nuovo prodotto dedicato al trasporto Coach presentato all’IAA di Hannover a settembre 2024: si tratta del primo pneumatico Prometeon in classe A di resistenza al rotolamento, che riduce le emissioni di CO2 e costi di esercizio, e può vantare una percentuale pari all’80% di materiali riciclati e certificati o provenienti da fonti sostenibili.
La rete produttiva Prometeon
Prometeon vanta oggi una rete produttiva globale composta da quattro stabilimenti, di cui due in Brasile (Gravataí e Santa André), uno in Egitto (Alessandria) e uno in Turchia (Izmit). Il più antico, lo stabilimento di Santa André, è operativo dal 1941, mentre quello di Gravataí, dove nacque la produzione di pneumatici per camion Pirelli, è attivo dal 1974 e dal 2024 è carbon neutral per gli scope 1 e 2.
Lo stabilimento turco di Izmit, fondato nel 1960, è il più grande centro produttivo di pneumatici industriali della Turchia e ha recentemente ottenuto la certificazione ISCC Plus, con cui garantirà la provenienza di parte dei materiali utilizzati da fonti bio, bio-circular e circul.
Lo stabilimento di Alessandria d’Egitto, con 30 anni di attività e quasi 20 milioni di pneumatici prodotti, ospita oggi il quarto centro di ricerca e sviluppo dell’azienda, focalizzato all’innovazione di prodotto per applicazioni locali. Il sito ha avviato nel 2022 un ambizioso programma di investimenti in innovazione e sostenibilità del valore di oltre 85 milioni di euro, che proseguirà fino al 2026.
Gli investimenti in ricerca e sviluppo
La crescita sostenibile è garantita da un investimento costante in ricerca e sviluppo, pari a circa il 3% del fatturato, con quattro centri situati in Italia, Brasile e Turchia, oltre al già menzionato centro egiziano, che rappresentano il cuore pulsante dell’innovazione.
Qui, ricercatori e ingegneri lavorano fianco a fianco con università e startup per sviluppare nuove tecnologie e soluzioni all’avanguardia. Come membro fondatore della Global Compact Network Foundation in Italia, l’azienda ha aderito ai 10 principi del Global Compact delle Nazioni Unite, oltre a supportare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs). Con l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040, Prometeon ha definito una roadmap ambiziosa, impegnandosi a seguire gli standard di reportistica GRI.
Nonostante il successo, l’azienda non intende fermarsi e ha già annunciato nuovi investimenti allo scopo di creare prodotti ‘su misura’ del cliente: la Serie 02 a marchio Prometeon segna infatti l’inizio di una nuova era per l’azienda, che la vedrà impegnata in importanti investimenti sia sul fronte industriale, sia su quello commerciale, con l’obiettivo di offrire ai clienti prodotti e servizi sempre più in linea con le loro esigenze, in una logica di vera e propria ‘business partnership’ basata sulla centralità delle relazioni e sulla fiducia, valore fondante dell’azienda.
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