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Da Maga a Mega: cos’è il Make Europe Great Again lanciato da Elon Musk

Tra “Maga” a “Mega” cambia solo una lettera ma poi, nella pratica, c’è un continente di differenza. Make Europe Great Again è l’ultima trovata di Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, diventato la mina vagante della nuova (seconda) amministrazione Trump.

Aspetti principali

  • Elon Musk ha recentemente annunciato il lancio del movimento “Mega”, un’iniziativa politica che promuove l’idea di “Rendere di nuovo grande l’Europa”. Il suo post su X ha ottenuto oltre 75 milioni di visualizzazioni, 540.000 like e quasi 75.000 ricondivisioni.
  • Questo movimento richiama lo slogan “Make America Great Again” di Donald Trump. Musk nelle ultime settimane non ha nascosto il suo sostegno al partito di estrema destra tedesco AfD e ha criticato apertamente il governo laburista britannico.
  • L’espressione “Make Europe Great Again” ricorda quella utilizzata qualche settimana fa dal primo ministro ungherese Viktor Orban.

Le reazioni dell’Europa

A 2o giorni dalle elezioni tedesche, le dichiarazioni di Musk hanno suscitato reazioni contrastanti tra i leader europei. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha definito il sostegno di Musk all’AfD “davvero disgustoso” e un ostacolo alla democrazia nell’Unione europea. Nel frattempo, la Commissione europea, nell’ambito di possibili infrazioni del Digital Services Act, ha richiesto a X di fornire, entro il 15 febbraio, la documentazione relativa agli algoritmi che suggeriscono contenuti agli utenti e alle modifiche apportate alle politiche di moderazione.

Musk e il Doge

Nel frattempo, negli Stati Uniti, Musk ha consolidato la sua influenza politica. Secondo fonti del New York Times,  Musk e il suo team per l’efficienza governativa hanno ottenuto l’accesso al sistema di distribuzione dei fondi federali del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti. Musk, che presiede il nuovo Dipartimento per l’Efficienza Governativa, è stato incaricato dal presidente Donald Trump di identificare frodi e sprechi all’interno del governo e aveva richiesto l’accesso al sistema utilizzato dal Tesoro per distribuire i fondi federali. Il sistema, come spiega il NYT, invia oltre 6.000 miliardi di dollari all’anno in pagamenti per conto delle agenzie federali e contiene le informazioni personali di milioni di americani che ricevono pagamenti della Social Security, rimborsi fiscali e altri fondi governativi.

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