Caffè e cacao. Riuscite ad immaginare una giornata senza? Elementi dominanti della dieta degli umani questi due prodotti sono anche fra i più controversi dal punto di vista della filiera produttiva: ricostruire il percorso di un prodotto dal campo alla tavola è una priorità per governi, imprese e consumatori, alimentata dalla crescente attenzione verso il rispetto dei diritti dei lavoratori, la sostenibilità, la sicurezza alimentare e la tutela ambientale, in particolare contrastando la deforestazione.
Le filiere del cacao e del caffè, in particolare, hanno un grosso peso in Europa, sia a livello di importazioni, sia di consumo. Secondo il ministero degli Affari Esteri, il mercato europeo del cacao e del cioccolato è in crescita costante e si prevede che aumenterà di circa il 4,8% ogni anno, fino al 2027. Lo stesso vale per il caffè, di cui l’Europa detiene circa un terzo del consumo globale. La complessità di queste filiere, data anche dalla quantità di attori coinvolti, non solo rende difficile tracciare con precisione l’origine delle materie prime, ma anche garantire la conformità alle normative vigenti per evitare il rischio di frodi e pratiche non trasparenti.
Cosa fa Trusty
In questo contesto si inserisce Trusty, società benefit e realtà innovativa che utilizza la tecnologia blockchain per garantire la conformità alle normative e la tracciabilità delle filiere alimentari del cacao e del caffè. Con più di 100 mila tonnellate di materiali tracciati e 50 mila coltivatori mappati, la piattafornma è utilizzata da più di 150 clienti nel mondo, principalmente aziende produttrici di cioccolato e caffè tra cui Icam, Domori, Luker Chocolate e Kaoka.
Il processo avviene attraverso una piattaforma basata su tecnologia blockchain che offre la possibilità di raccogliere e centralizzare tutte le informazioni sulla filiera produttiva: dall’approvvigionamento alla distribuzione, dalle materie prime utilizzate, alla data e al luogo di provenienza. Da un lato, questo permette al consumatore di conoscere a fondo la storia degli alimenti attraverso un QR Code apposto sull’etichetta dei prodotti, rendendo l’acquisto più consapevole, dall’altro consente alle aziende e ai fornitori di migliorare le proprie attività di compliance e ai produttori e coltivatori di aggiornare con costanza la tracciabilità dei propri terreni.
“Nelle filiere lunghe e complesse, dove numerosi attori rilasciano dichiarazioni utilizzate anche per la compliance normativa”, ha affermato Alessandro Chelli, fondatore e ceo di Trusty, “è fondamentale preservare la paternità di queste informazioni, soprattutto quando la filiera si estende su più paesi. Partendo da questo presupposto, abbiamo ritenuto l’uso della tecnologia blockchain la scelta più naturale, poiché attribuisce una marca temporale alle dichiarazioni, garantisce l’integrità dei dati e permette a chiunque di verificare in modo oggettivo chi ha effettuato la dichiarazione e quando.”
La tecnologia
Il percorso di tracciabilità e di conformità si articola in diverse fasi con il supporto della piattaforma proprietaria, in grado di integrarsi anche con sistemi gestionali preesistenti. In prima battuta, Trusty consente di raccogliere i dati geografici dei terreni di coltivazione attraverso l’importazione di file geospaziali, verificando eventuali anomalie grazie ad algoritmi sviluppati su oltre 100mila coordinate acquisite. Per chi non dispone o ha difficoltà a reperire questi dati, come ad esempio i piccoli coltivatori locali, Trusty ha sviluppato l’app gratuita Eudr Cc disponibile per Android e iOS.
La piattaforma, una volta verificata la correttezza dei dati, li rende disponibili per la condivisione con i fornitori.In questa sede avviene la fase di Risk Analysis sulla base degli aspetti legali della normativa EUDR, che servirà per la dichiarazione di Due Diligence da presentare sul Portale Europeo. Attraverso la piattaforma l’azienda utilizzatrice raccoglie dai propri fornitori le certificazioni necessarie per garantire che le attività si svolgano su terreni non soggetti a deforestazione dopo il 2020 e nel rispetto delle normative del paese di produzione, incluse quelle a tutela delle comunità locali.
Una volta completata la dichiarazione di Due Diligence, il Portale Europeo restituisce codici univoci in riferimento alla quantità di prodotto da importare/esportare o da mettere in commercio, che verranno comunicati alla grande distribuzione o al singolo produttore che utilizza la materia prima. Queste informazioni possono essere rese disponibili al consumatore all’interno del QR Code associato ad ogni singolo prodotto.
I numeri della deforestazione
“Quando abbiamo fondato Trusty”, aggiunge Chelli, “immaginavamo un futuro in cui i prodotti come il cioccolato e il caffè potessero raccontare una storia di rispetto per l’ambiente e di valorizzazione delle comunità locali. L’utilizzo della tecnologia blockchain ci ha permesso di trasformare questa visione in realtà, offrendo una piattaforma trasparente, sicura e in grado di interagire con sistemi gestionali preesistenti per tracciare ogni fase del processo produttivo. Siamo orgogliosi di contribuire a un cambiamento positivo nel settore alimentare, un passo alla volta”
Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), si stima che a causa della deforestazione – tra il 1990 e il 2020 – siano andati persi 420 milioni di ettari di foreste, un’area grande quanto l’Unione Europea. Il Regolamento UE sulla deforestazione che entrerà in vigore il 30 dicembre 2025 per le aziende grandi e medie e il 30 giugno 2026 per le micro e piccole imprese, prevede che materie prime come bovini, cacao, caffè, olio di palma, gomma, soia, legname e i loro derivati siano a deforestazione zero. Questa norma coinvolge produttori, importatori, esportatori e commercianti i quali, per garantire la conformità alla normativa, devono fornire informazioni precise sull’origine delle materie prime, comprese le coordinate geografiche del terreno dove sono state prodotte. Questo per garantire che non provengano da zone recentemente deforestate.
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